La programmazione di Fuori Orario dal 9 al 15 agosto

Protagonisti del festival di Locarno e cineasti viaggiatori. Le notti a Fuori Orario da oggi a sabato 15.

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Domenica 9 agosto 2020

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

“Locarno 2020 – For the Future of Films” 1 / Omaggi a Jean-Marie Straub , Otar Ioseliani”, Andrzej Zulawski

In collaborazione con il Festival di Locarno, Fuori Orario partecipa con due notti ai programmi di “Locarno 2020 – For the Future of Film”, l’edizione speciale del Festival di quest’anno, impossibilitato a svolgersi nelle forme tradizionali a causa del Corona Virus. In particolare presentiamo un   omaggio a due maestri  che hanno segnato sia la storia del Festival sia quella di Fuori Orario, come Jean-Marie Straub e Otar Ioseliani, e un ricordo di Andrzej Zulawski, scomparso pochi anni fa, poco dopo aver vinto il Premio per la Miglior Regia del Festival di Locarno del 2015  con il suo ultimo film, Cosmos.

COSMOS     

(Id., Francia-Portogallo, 2015, col., dur. 97’ 45’’, v.o. con sottotitoli in italiano)

Regia e sceneggiatura: Andrzej Zulawski
Con: Jean-François Balmer, Sabine Azéma, Jonathan Genet, Johan Libéreau, Victoria Guerra, Clémentine Pons 

Ultimo film del grande regista polacco, Cosmos è stato presentato in Concorso al Locarno Film Festival dove ha vinto il Premio per la Miglior Regia. Tratto dal capolavoro omonimo di Witold Gombrowicz, Cosmos segue le ‘avventure’ di due giovanotti che partono per la campagna per una breve vacanza e, una volta trovata una piccola pensioncina familiare, vengono assediati da segni misteriosi che sembrano sorgere dai tratti più ovvii del quotidiano: un passero impiccato, un legnetto appeso a un muro… La pensione è abitata da personaggi inquietanti (la padrona, il marito, la figlia) che vanno a intricare l’enigma attorno a una trama cosmico-poliziesca che corre inesorabile verso la catastrofe finale. Se per Zulawski Cosmos, il film, considera Gombrowicz uno scrittore “non spasmodico, ma rapido, breve, estremamente ritmico, in una parola caustico” (Mubi, Interview with Zulawski), per Gombrowicz, come annotò nel suo Diario, Cosmos è “un romanzo sulla formazione della realtà”.

LA MADRE

(Italia, 2011, colore, 19’59”)

Di: Jean-Marie Straub

Da: Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese (1947)

Con: Giovanna Daddi e Dario Marconcini

Presentato al Festival di Locarno del 2011. Ultimo film da Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, “tragedia di uomini schiacciati dal destino” scrisse a proposito nei suoi appunti. Con la coppia di attori toscani Dario Marconcini e Giovanna

Daddi già interpreti di altri film Pavese/Straub-Huillet, come Quei loro incontri (2005), Il 

Ginocchio di Artemide (2008), L’inconsolabile (2011).

CHANT D’HIVER                            

(Francia-Georgia, 2015, col., dur., 117’, v.o. sott. it.)

Regia: Otar Iosselliani  

Con: Amiran Amiranashvili, Pierre Etaix, Mathias Jung, Mathieu Amalric, enrico ghezzi.                                                    

In Concorso al Festival di Locarno del 2015. Opera ultima, leggera e beffarda, della commedia umana messa in scena dal grande maestro georgiano, cineasta di cui Fuori Orario ha trasmesso tutta la filmografia e che il Festival di Locarno ha premiato nel 2013 con il Pardo alla carriera..  Un’umanità persa tranquillamente nel caos che la circonda, dove passato, presente e futuro si intrecciano e si fondono in uno scorrere baldanzoso di furberia e crudeltà, guerra, nobiltà, miseria e speranza. Tra gli interpreti vanno segnalati Enrico Ghezzi nel ruolo di un barone decaduto e Pierre Etaix.

Venerdì 14 agosto 2020

presenta

“Locarno 2020 – For the Future of Film 2 / Omaggio a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet

FRAMMENTO DI UNA CONVERSAZIONE CON JEAN-MARIE STRAUB AL FESTIVAL DI LOCARNO DEL 1992

In quell’anno Straub presentava Antigone al Festival, nell’estratto parla della sua relazione artistica e umana con con Danièle Huillet. Per gentile concessione del Locarno Film Festival. Versione originale francese con sottotitoli italiani. Durata: 9’

KOMMUNISTEN                              

(Francia, Svizzera, 2014, col., dur., 71’08”, v.o. sott.it.)

Regia: Jean-Marie Straub

Con: Arnaud Dommerc, Jubarite Semaran, Gilles Pandel, Barbara Ulrich

Presentato al festival di Locarno nel 2014.Un manifesto del proprio pensiero e una summa del proprio cinema, questo è il Kommunisten che Jean-Marie Straub costruisce con pezzi di film precedenti (Operai, contadini, Troppo presto, troppo tardi, Fortini/Cani, La morte di Empedocle, Peccato nero) preceduti da un segmento girato a partire da Le Temps du Mépris di Malraux in cui lui stesso interroga dal fuori campo. Un film testamento dell’opera di Straub-Huillet, due autori che Fuori Orario ha costantemente sostenuto e programmato, facendo dei loro film esempio luminoso, etico ed estetico, di un cinema rigoroso quanto libero e trovando sempre in Jean-Marie e Daniéle due amici e compagni complici e solidali. 

TAVOLA ROTONDA PER IL PARDO D’ONORE A JEAN-MARIE STRAUB (2017)

Con interventi, tra gli altri, di Freddy Buache, fondatore della Cinémathèque Suisse, dei direttori della fotografia Renato Berta e Christophe Clavert,  e degli attori Giovanna Daddi, Dario Marconcini e Astrid Ofner, quest’ultima protagonista del film Antigone. Per gentile concessione del Locarno Film Festival. Versione originale francese e inglese con sotgtotitoli italiani. Viene presentata la prima parte della tavola rotonda, una seconda parte andrà in onda in una successiva notte di Fuori Orario. Durata: 53’

FORTINI/CANI                                             

(Italia, 1976, colore, 82’50”)

Regia: Jean-Marie Straub e Danièle Huillet

Con: Franco Lattes, Luciana Nissim, Adriano Aprà

Le riflessioni letterarie (da I cani del Sinai) di Franco Fortini sulla Guerra dei sei giorni, Marzabotto e il capitalismo formano l’ossatura del discorso politico-poetico di Straub-Huillet sulla guerra, i massacri, la rimozione, quindi anche la così detta “questione palestinese”.

 

Sabato 15 agosto 2020

presenta 

WALK THE WALK

STORIE DI CINEASTI VIAGGIATORI

(18)

Viaggi in Italia (4)

a cura di Fulvio Baglivi e  Roberto Turigliatto

ALLA RICERCA DEI CIBI GENUINI – VIAGGIO NELLA VALLE DEL PO

(Id., Italia, 1957, bianco e nero, puntate 1-5, durata totale 165’ ca)

Regia e conduzione: Mario Soldati

Andato in onda tra dicembre 1957 e gennaio 1958 in 12 puntate, il viaggio di Mario Soldati seguendo il Po è una delle prime inchieste Rai di sempre. Soldati parte “alla ricerca dei cibi genuini” ma chiaramente i cibi e il vino sono il punto di partenza per esplorare una cultura che solo pochi anni più tardi sarà completamente sconvolta e sepolta dal boom industriale. Come nel successivo Viaggio lungo il Tirreno fatto con Cesare Zavattini (mandato in onda poche settimane fa sempre all’interno del ciclo “Walk the Walk”) Soldati incontra un’umanità varia e lascia emergere la letteratura e gli scrittori.

MILANO 83 (CAPITALI CULTURALI D’EUROPA)

(Italia, 1983, col., 64’30”)

Regia, fotografia, montaggio: Ermanno Olmi

Viene riproposto da Fuori Orario il documentario di Olmi, andato in onda incompleto in una precedente puntata del ciclo “Walk the Walk”

Il documentario su Milano, di cui Olmi è autore assoluto, per la serie televisiva “Capitali Culturali d’Europa”, non ha una parola di commento ed è il contrario del documentario promozionale, si afferma infatti in una sua radicale singolarità, probabilmente deludendo i committenti che si aspettavano altro. “La città che emerge dal lungo, conturbante ma affascinante film volge sul negativo, a cominciare dal fatto che è quasi irriconoscibile: sette o otto luoghi topici o tipici, presi per lo più di sfuggita, e un grande anonimato, come se non fosse la città ma l’essenza di una città” (Lorenzo Pellizzari)

 

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