Si è spento questa notte a Roma, dopo una lunga malattia, Oreste Lionello. Aveva 81 anni. Nato a Rodi nel 1927 da genitori di origine calabrese, tornato da ragazzo in Italia si laurea in giurisprudenza, per poi frequentare vari corsi di recitazione. Verso la metà degli anni ’50 si trasferisce a Roma, dedicandosi alla radio e al cabaret. E proprio al cabaret consacrerà gran parte della sua vita, affermandosi, a partire dagli anni ’70, come uno dei protagonisti assoluti della compagnia del Bagaglino. Al cinema sono numerosissime le apparizioni in ruoli da caratterista (Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi, Tototruffa ’62, 4 mosche di velluto grigio, Kakkietruppen…). Ma è nel doppiaggio che Lionello si afferma come uno dei protagonisti assoluti del panorama cinematografico italiano. Per gli appassionati il suo nome, o meglio la sua voce, si lega indissolubilmente al volto di Woody Allen. Ma numerosi sono stati gli attori a cui ha ‘dato parola’: tra gli altri, Michele Serrault, Gene Wilder, Peter Sellers (Il dottor Stranamore, La vendetta della Pantera Rosa), Jerry Lewis, Peter Falk (La grande corsa), John Belushi (I vicini di casa). (a.s.)