La siciliana ribelle esce negli USA

Aspettando Il banchiere dei poveri
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Con Marco Amenta l’America scopre Rita Atria, la giovane eroina italiana che denunciò la mafia. Esce il 4 agosto negli USA -distribuito dalla prestigiosa Music Box Film, futura “erede” della Miramax – La Siciliana Ribelle, che dopo aver partecipato a più di 50 Festival nel mondo e vinto numerosi premi approda al celebre Film Forum, tempio del cinema indipendente newyorkese e da li prosegue per Los Angeles, Chicago, San Diego, San Francisco, Washington, Philadelphia, Seattle e molte altre città.
The Sicilian Girl – questo il titolo scelto dagli americani – arriva nelle sale USA dopo essere stato distribuito dalla Francia alla Nuova Zelanda, dal Belgio alla Scandinavia fino all’Australia.
C’è attesa nei commenti dei giornalisti americani che hanno visto il film in anteprima “Appassionante, avvincente e mozzafiato!” scrive il Washington City Paper. E il “Ventura Breeze di Los Angeles” lo paragona al capolavoro di Coppola: “Francis, prendi nota. Ogni singolo fotogramma è avvincente quanto Il Padrino. Un film che fino alla fine che ti inchioda alla sedia”.
Il film è liberamente ispirato alla storia di Rita Atria che, appena diciassettenne, osa denunciare Cosa Nostra e vendicare l’assassinio del padre e del fratello, entrambi mafiosi. Dopo l’incontro con il giudice Borsellino, Rita diventa testimone di giustizia e inizia una vita di clandestinità. Una figura simbolo, una moderna Antigone, un’eroina che lotta per la giustizia fino allo stoico epilogo: Rita si toglierà la vita sette giorni dopo la strage Borsellino.
"Il volto dell'Italia all'estero è quello di Riina e Provenzano, di politici e imprenditori corrotti, ma non dobbiamo dimenticare che l'Italia è anche il paese dell'anti-mafia, di tanti eroi come Borsellino o Rita Atria. Il 26 Luglio di 18 anni fa – continua Amenta – Rita Atria si toglieva la vita ed è doveroso non dimenticare lei e quanti – da eroi – hanno lottato una guerra che dura da oltre 50 anni, che ha fatto migliaia di morti e che ancora scuote dolorosamente l'Italia dalla Sicilia alla Calabria, da Scampia a Milano.
Per questo film – sottolinea Amenta – che vuole essere una riflessione sulla giustizia e sull’impegno civile, ho potuto contare sul finanziamento pubblico del Ministero per i Beni Culturali e della Regione Sicilia, senza i quali non sarebbe mai esistito”.
Padrino di Amenta negli Usa sarà l’attore premio Oscar Peter Fonda: “Dopo aver visto e apprezzato La Siciliana Ribelle – aggiunge Amenta – Fonda ha deciso di sostenere il mio lavoro presentandomi agenti e produttori a Los Angeles per il mio prossimo progetto su Yunus, Il Banchiere dei Poveri, premio Nobel per la Pace, in cui Peter Fonda avrà anche un ruolo”.

Il film sarà una coproduzione europea e la sceneggiatura, scritta con Sergio Donati (C’era una volta il West) e Massimo Gaudioso (Gomorra) è già stata premiata al Tribeca Film Festival.

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