La ‘vita possibile’ per Ivano De Matteo, Margherita Buy e Valeria Golino

In uscita il 22 settembre con la Teodora Film, il film di Ivano De Matteo mette insieme le due attrici per raccontare qualcosa di molto attuale: la violenza sulle donne e la loro rinascita.

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Si è tenuta stamani alla Casa del Cinema di Roma la presentazionedi La vita possibile, nuovo film di Ivano De Matteo, incentrato su un tema più che attuale: la violenza degli uomini sulle donne e lo conseguenze che ciò comporta su una madre, Anna (Margherita Buy), e su un figlio, Valerio (Andrea Pittorino). Fuggita da un marito violento, la donna si rifugia a Torino da una sua cara e folle amica attrice, Carla (Valeria Golino), che, insieme al ristoratore Mathieu (Bruno Todeschini), l’aiuterà a stabilirsi nella nuova città: una “nuova” vita è, così, possibile.

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L’intero cast ha partecipato alla presentazione del film, che dal 22 settembre sarà al cinema distribuito dalla Teodora Film.

Il mondo visto dal bambino, quello degli adulti, è un mondo pieno di pregiudizi e crudeltà.

Ivano De Matteo: Non volevo fare un film sulla violenza sulle donne, volevo raccontare il dopo. L’intento è quello di dare una speranza, la speranza di una ricostruzione vista attraverso occhi esterni a quelli femminili. Ho tentato di dare una visione diversa, una visione speranzosa che si distacca da quella cupa dei miei film precedenti. La vita possibile si potrebbe racchiudere in poche parole: la violenza di un uomo, l’amicizia di una donna, l’amore di un bambino.

margherita-buy-valeria-golino-la-vita-possibileMargherita Buy: Non penso che attorno al bambino ci siano solo esempi negativi. Spostando lo sguardo da un’altra parte è possibile scorgere qualcosa di positivo che lo può aiutare a crescere meglio. Tra questi ci sono proprio la mamma, l’amica e il signore francese: non è tutto marcio, basta solo saper osservare ciò che può far del bene.

I vostri personaggi sono tutti funzionali alla storia.

Valeria Golino: Sapevo che il mio personaggio era funzionale ed importante alla storia. Se non ci fosse stata Carla sarebbero mancati elementi come allegria, dolcezza, speranza, necessari per raccontare questa storia. Ciò che manca in questo film è l’odio: non ce n’è, nemmeno per quell’uomo che la picchia. Ciò che si prova è solo pietà, compassione.

La famiglia alla base delle tue storie. Che lavoro fai con la tua compagna/sceneggiatrice nel momento in cui “create” il vostro cinema?

Ivano De Matteo: Sono 27 anni che stiamo insieme, in 41mq con due figli e un cane. Ed è proprio quella la bellezza: se stai bene non importa se lo spazio è piccolo. L’importante è che i valore e i principi fondanti siano uguali: ecco perché il rapporto, sia professionale che privato, funziona.

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