LAGO FILM FEST 2010 – Il Programma

lago film fest
Partita ieri, la m
anifestazione di Revine Lago, in provincia di Treviso, giunta alla sesta edizione, mantiene il suo piglio indipendente e anticonformista, ritagliandosi uno spazio originale nella proposizione di cinema e video arte

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lago film festUn programma decisamente ricco quello del Lago Film Fest 2010. La giovane manifestazione di Revine Lago, in provincia di Treviso, giunta alla sesta edizione, mantiene il suo piglio indipendente e anticonformista, ritagliandosi uno spazio originale nella proposizione di cinema e video arte, contando su nuove o già consolidate partnership con i circuiti internazionali come quelle con il réseau di Nisi Masa, con il Centro Sperimentale di Cinematografia o con il gruppo basco Kimuak, che promuove la diffusione dei cortometraggi baschi in tutto il mondo. Senza dimenticare di rivolgere lo sguardo alle nuove realtà, grazie all’interazione con il social network dedicato alla video grafica Zooppa, che durante la settimana del festival proporrà una selezione di migliori web spot fra cui una giuria selezionerà il vincitore.

Alla competizione vera e propria, che si fa sempre più internazionale, con 150 titoli proveninenti da tutto il mondo, ed è articolata nelle sezioni Cortometraggi, Documentari, Sceneggiature – dal titolo “Premio Rodolfo Sonego – fanno poi da cornice le performance attoriali, come quelle dei Freaks Giocattoli in vetrina «giocattoli-attori azionabili dal pubblico attraverso l’uso del meccanismo che li caratterizza», o musicali, nei progetti del duo I Comaneci, fatto di «nude lentezze acustiche e house concert» e di Papiers colles, che propongono «frammenti di musica classica in composizioni nuove e irriconoscibili, anagrammi musicali che rappresentano un'interessante riflessione sulle potenzialità del suono e in cui Azione (batteria) e staticità (digital sound) si contrappongono nella performance, come anche le culture da cui provengono, musica di improvvisazione contemporanea ed elettronica».

Nel già ricco carnet di appuntamenti trovano spazio anche i workshop: come l' arteterapia sulla danza o sul canto armonico e vibratorio, con un seminario tenuto dall’artista francese Georges Larmande, fino alla proposta dell'interessante sezione Limno, in cui giovani videoartisti internazionali lavoreranno sul tema dell’Acqua, nelle sue possibili e molteplici forme, trovando così un'interazione concreta tra le possibilità dell'audiovisivo e il panorama lacustre, non solo sfondo suggestivo ma fulcro della manifestazione.

Torna, infine, una delle proposte più convincenti della scorsa stagione, realizzata grazie alla collaborazione col DOCVA di Milano. La sezione di videoarte anche quest’anno vedrà sfilare lavori di emergenti accanto a quelli di artisti affermati, mescolando ricerche espressive in un panorama duttile e ricettivo, in grado di sconfinare nel documentario come nell’animazione.

Altra novità per l’edizione 2010 è il contest  18 occhi: un''iniziativa a che è anche un bando di concorso, nata dalla volontà di far raccontare il Lago Film Fest «con l’occhio, la mano e l’obiettivo ciò che le parole non riescono a esprimere, e a cui sono invitati a partecipare illustratori, fotografi e videorepoerter».

Quest’anno, inoltre, è la giuria a rappresentare un mini evento nell’evento: tra i giudici che decreteranno il vincitore della Miglior Sceneggiatura per il Premio Sonego, la coppia Rezza-Mastrella, che, oltre ad essere protagonista di una rassegna cinematografica avrà il compito di suggellare il Festival esibendosi il 1° agosto nello spettacolo Pitecus, e Silvio Bandinelli, proprietario della Showtime, compagnia di produzione e distribuzione di film pornografici, che dopo una laurea in Storia del cinema ha approcciato il porno nel segno di Carmelo Bene («Con i modesti risultati artistici che un porno regista come me può ottenere, ho cercato, da fan, studioso e ex attore (una parentesi di sette giorni) di Carmelo Bene, di applicare, o quantomeno di ricordarmi, alcune sue considerazioni per il mio lavoro e per i miei film. Così degenerando, devo dire con spavalda velleità, ho cercato di produrre il mio piccolo cortocircuito innestando nel racconto pornografico temi cosiddetti alti, quali la politica, il potere, la religione, la famiglia , la critica sociale , spingendomi fianco a parlare di mafia».

Infine, la presentazione solidale di altre manifestazioni di cinema indipendente, come il Lucania Film Festival e il Milano Film Festival, con cui Lago ha in comune la riflessione sullo stato attuale del cinema e la voglia di raccontarlo a 360 gradi, aprendosi alla musica, al videoclip e alla videoarte con un occhio sempre più rivolto verso platee internazionali.

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