L’ANAD lancia il movimento #ArtisticIntelligence
Diventa sempre più forte la protesta di doppiatori e attori, che vedono a rischio il loro lavoro e la loro integrità artistica

Due settimane fa il l’ANAD (Associazione Nazionale Attori Doppiatori) aveva lasciato un video appello nel quale 12 doppiatori italiani hanno spiegato le motivazioni della protesta: contrastare la minaccia dell’uso indiscriminato dell’Intelligenza Artificiale nel campo del doppiaggio e, più in generale, delle professioni artistiche. Nasce così il movimento #ArtisticIntelligence, con cui ANAD richiama l’attenzione di lavoratori del settore e spettatori, per un uso consapevole e controllato delle nuove tecnologie, affinché non sostituiscano, appunto, l’intelligenza artistica.
E infatti l’appello dell’ANAD è proprio “Difendiamo l’intelligenza artistica”, di fronte alla minaccia sempre più concreta che, grazie all’IA, diventi via via più facile utilizzare volti e volti di attori e doppiatori, per creare opere audiovisive senza il loro consenso.
Con una lista di richieste articolata in 5 punti, l’ANAD chiede che ci sia maggiore tutela a livello normativo, attuando una regolamentazione chiara che tuteli l’opera artistica e impedisca indebiti appropriamenti. Nel secondo punto ANAD attira l’attenzione sul rischio di sostituzione del lavoro umano con quello artificiale. Ciò non solo comporterebbe l’esclusione di milioni di lavoratori dal loro settore e di contribuenti che sostengono l’economia dei propri paesi. Certificazione lavorativa è il quarto punto della richiesta, che chiede l’estromissione di progetti creati indebitamente con l’IA dai fondi pubblici per il cinema. Si chiede inoltre di approfondire gli studi per far diventare la voce uno strumento biometrico che, come per le impronte digitali, attesti l’effettiva identità di chi la usa. L’appello di ANAD sollecita infine maggiore lotta alla microcriminalità legata all’uso e riproduzione di voci e volti in maniera illecita.