Las Leonas, di Chiara Bondì e Isabel Achával

Prodotto da Nanni Moretti che compare in un cameo, un documentario eccessivamente logorroico dove ci si smarrisce e la durata sembra dilatarsi a dismisura.

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“Buongiorno Roma. Buongiorno America Latina”. La voce di Vox Mundi Web Radio è il prologo e accompagna a intermittenza Las Leonas, diretto da Chiara Bondì e Isabel Achával e prodotto da Nanni Moretti per la Sacher Film. Proprio il suo cameo nel finale e nel negozio dove sta scegliendo e comprando le coppe per il trofeo Las Leonas, campionato di calcio a otto femminile che si svolge sui campi Vis Aurelia e dove partecipano sei squadre, rimanda immediatamente al suo recente documentario Santiago, Italia. Nel modo di filmare gli oppositori del regime di Pinochet che hanno raggiunto l’Italia e le ragazze e donne provenienti soprattutto dal Sud America (ma anche da Capoverde, Marocco, Moldavia, Cina e Italia), c’è un approccio simile. Non c’è distanza, ma partecipazione, condivisione. Moretti in Santiago, Italia, davanti al generale Eduardo Iturriaga detenuto per omicidio e sequestro di persona, aveva esplicitamente preso posizione: “Io non sono imparziale”. Sembra un po’ la stessa posizione di Chiara Bondì e Isabel Achával – che avevano già collaborato insieme nel corto Nel mare dove sono nata io del 2013 – mentre intervistano Elvira, Bea, Vania, Joan, Melisa, Siham e Ana. Vivono tutte a Roma. C’è chi lavora come badante, chi come domestica, chi come tata. Guardano in macchina, fanno entrare dentro la loro quotidianità raccontando le loro difficoltà, i dolori fisici, le laceranti separazioni, il passato doloroso (come quello di Elvira chiusa sempre in una stanza perché glielo aveva imposto la padrona di casa per cui lavorava la madre). Mostrano poi il legame con Roma, parlano di Mourinho, rivendicano la loro libertà come Siham, la difficile convivenza di omosessualità e religione.

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Las leonas espone le protagoniste che mettono in gioco tutto sé stesse. La loro sincerità così dichiarata da apparire esibita. In 80 minuti ci sono tante, troppe storie e si finisce per non entrare davvero in sintonia con nessuna. L’oggettività non è, intenzionalmente, mai cercata. Ma anche nelle lacrime che sono catturate, si ha anche il sospetto che siano attese, pronte per essere filmate. Las leonas impone la sua umanità e il suo calore, si sofferma su frammenti stilistici discutibili (perché il ralenti della partita?) e soprattutto mostra la sua inadeguatezza nel filmare i match dove si vedono scene sotto porta, corse con il pallone, primi piani, ma dove non c’è mai l’adeguata tensione sportiva. Finisce così per essere un lavoro eccessivamente logorroico dove ci si smarrisce e la durata sembra dilatarsi a dismisura.

 

Regia: Chiara Bondì e Isabel Achával
Distribuzione: Academy Two
Durata: 80′
Origine: Italia, Argentina 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2
Sending
Il voto dei lettori
3.57 (7 voti)
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