LATE SHOW. I padroni della notte

Da Johnny Carson a Jimmy Fallon, via Jay Leno, Conan, Kimmel, Colbert: un format unico della tv USA che unisce approfondimento, satira e comicità con la protezione delle ombre della notte

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Jimmy Fallon non si è mai ripreso dalla disastrosa intervista a Trump. Questo il titolo di un articolo del Huffington Post datato 23 febbraio 2017. Il grande scivolone è costato caro all’erede della conduzione del Tonight Show, di cui gli ascolti sono vertiginosamente calati. A detta di molti, nel settembre 2016 Jimmy Fallon ha accolto troppo morbidamente l’allora candidato alle presidenziali Donald Trump, già bandito a causa dei suoi commenti razzisti da altri famosi late show, il Late Night di Seth Meyers per dirne uno.  Questo può farci riflettere sul valore dei late show in America. I quali hanno bisogno di poco per funzionare: un presentatore carismatico capace di far brillare il suo ospite e al contempo di brillare insieme a lui, una band musicale (forse anche per ricreare l’atmosfera di certi night club) uno sfondo notturno e il gioco è fatto.  Ma soprattutto un late show che si rispetti si distingue sempre per la capacità di divertire e di informare il pubblico con le armi della comicità.

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Il format è vincente da moltissimi anni. Le origini del Tonight Show, di cui Jimmy Fallon è conduttore, risalgono agli anni 50. Il programma ha avuto molti presentatori e il più famoso fra tutti, colui che ha regnato per più di trent’anni sulla tv americana, è stato Johnny Carson. Ricordate in Io e Annie quando Alvy Singer aspetta Annie Hall di fronte al cinema? Viene assalito dai due “Ciccio” a caccia di autografi. Uno dei due esclama esaltato di averlo visto proprio al Johnny Carson Show. All’epoca il Johnny Carson Show entrò nelle case degli americani diventando un luogo familiare a tutti e un trampolino di lancio per attori e in particolar modo per comici.  Infatti, uno dei punti interessanti che riguarda i late show è il filo diretto che li lega indissolubilmente con i comici e la comicità dello stand up. Lo stesso Alvy di Woody Allen è un comico di professione e viene invitato allo show.

jr Ovviamente non è un caso che la maggior parte degli anchor-man nascano come comici e in quanto tali promuovano e facciano si che il loro studio diventi una casa per i giovani in debutto. Forti anche dell’orario della messa in onda, ossia nel tardo dopo cena, quando chi deve stare a letto dorme già da un po’. Questa è una delle caratteristiche principali che rende il late show un campo libero per battute e irriverenze, un ottimo luogo di satira per la contemporaneità e diciamolo anche di sano cazzeggio. Come se improvvisamente gli uomini dei locali notturni si fossero impadroniti della tv, fondendosi a un format elegante e acclamato da tutti.

Johnny Carson debutta nel 1958, e dal 1962 al 1992 è re indiscusso del late show, diventando col tempo un’icona americana. Uno dei tanti comici ospiti fu proprio Andy Kaufman con il suo personaggio The Stranger proveniente da Caspiar: uno strano tipo che con una fastidiosa vocina annunciava la sue prossime imitazioni, che poi eseguiva con la stessa tonalità. Per poi trasformarsi in Elvis Presley. Proprio come un mago e un trasformista, così come è nato lo stesso Johnny Carson che agli inizi di carriera era un buffo prestigiatore. Oltre a essere un comico, ovviamente.

La storia dei conduttori del Tonight Show è ancora lunga. Una sera del 1977 Johnny Carson invita sul palco un altro giovane comico, un uomo dall’aspetto molto buffo e dal grosso mento pronunciato. È Jay Leno, futuro conduttore televisivo dello show. Quella sera si esibisce accompagnato da dei capelli singolari, che sono il minimo rispetto al tutto il resto. Il giovane Leno parla del tempo in California, dove alle locali previsioni meteo annunciano che ha nevicato sul sole. Una volta diventato un anchor-man grande e grosso continua la lunga tradizione del Tonight Show. Veste elegante ed ha sempre la battuta pronta senza mai essere invadente. E continua da par suo a invitare strani personaggi…Steven Wright ad esempio che con voce monotona saluta la band e racconta di essersi tagliato con la carta mentre scriveva la sua lettera di suicidio. Nella quale fra le altre mille domande si poneva una delle più importanti: c’è spazio fra l’intonaco e il muro?

A Jay Leno segue Conan O’Brien, statunitense di ovvie origini irlandesi rintracciabili nel cognome e nel colore dei capelli. Dopo aver lasciato la conduzione del suo The Late Show with Conan (in cui aveva sostituito l’amico David Letterman) arriva a condurre il Tonigth. Ovviamente anche lui viene da un passato comico che l’ha visto solcare i palchi del SNL ed essere un degli autori delle avventure della famiglia più gialla d’America, i Simpson Durante la prima puntata del Tonight Show, invita un altro personaggio nato al SNL, uno dei tre tipi buffi che scuoteva la testa al ritmo della canzone  Where is Love. Will Ferrell che durante la sua prima conduzione decide di cantargli una canzone di addio.

La storia di Conan col Tonight Show non dura molto, poiché per incomprensioni con la rete e con Jay Leno il timone del programma torna a quest’ultimo prima di passare a Jimmy Fallon. O’Brien vara allora il suo Conan, invita fra gli altri Louis CK che gli racconta di quando ha preso a pugni il suo cane per salvargli la vita.

Jimmy Fallon modernizza parecchio lo show, siamo in un’epoca completamente diversa ormai, basti pensare a Jimmy Kimmel, che è famoso perchè fa leggere agli attori i tweet che li riguardano. Fallon siede dietro la solita scrivania ma è più irrequieto e non sta mai fermo. Qui il comico è lui primo fra tutti e inventa giochi da fare con gli attori. C’è la Lyp Sinc Battle, dove ci si sfida a seguire al meglio il labiale delle canzoni o la Water War dove chi ha la carta più bassa viene inondato da bicchieri d’acqua. Ma anche vere e proprie scenette alla SNL (da cui ovviamente l’anchor-man proviene) come il teatro libero con Benedict Cumberbacht, o il Point Pleasant con Jake Gyllenhaal. Dove i poliziotti americani si prendono un momento di ristoro…

L’articolo dell’Huffington si chiude con una domanda implicita A chi lascia il posto l’ormai estromesso anchor-man? A Stephen Colbert risponde. Sembra che Colbert abbia ora preso il posto di Jimmy Fallon alla testa degli ascolti tv, ma soprattutto sembra sia il vero erede di David Letterman. Comico anche Colbert, è nato su Comedy Central, conducendo il suo telegiornale satirico The Colbert Report. La tradizione dei Late Show in America è lunga e continua. Mille nomi ci sarebbero ancora da citare, non dimenticando le donne, come Ellen Degeneres, e continuando con personaggi come James Corden e molti altri.
I padroni della notte di un format in grado di tenere insieme interviste scomode con i Presidenti degli Stati Uniti, miste a chiacchierate promozionali con le starlette del periodo, e approfondimenti leggeri ma preziosi con giornalisti, scienziati, opinionisti, i protagonisti del contemporaneo.

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