LAVORI IN CORSO. Stephen King, il maestro dell’incubo (ri)conquista Hollywood

Un focus sul grande scrittore statunitense che, più di ogni altro, ha influenzato l’immaginario hollywoodiano e che ora sta tornando in sala con nuovo fervore.

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Non è certo una novità che la produzione letteraria del noto scrittore sia stata spesso soggetto di numerose pellicole amatissime e di successo, segnando uno stampo immaginario tra il thriller, l’horror e il drammatico che ha colpito come un marchio indelebile la scena hollywoodiana.
Ideatore di celebri cult, da Carrie – Lo sguardo di satana, Stand by me o Misery non deve morire, Stephen King ha portato la sua penna ricca di inquietudine a toccare l’anima cinematografica con lungimiranza e fecondo imprinting artistico.
Pur non conoscendo mai un reale e concreto arresto in questa ascesa senza eguali, è evidente come il successo dello scorso anno firmato da Andy Muschietti con IT abbia portato ulteriore luce sulla produzione di King, ora alla base di numerosi progetti che ci terranno compagnia nelle prossime uscite in sala.
Sembra infatti che Hollywood abbia trovato nel suo prolifico tessuto romanziero una serie di nuovi step filmici che si susseguiranno senza tregua.

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In prima analisi è ovviamente IT: Chapter two ad avere il massimo campo d’attenzione agli occhi dei media.
Malgrado l’annuncio di inizio riprese sia stato smentito e ufficializzato per conto di Variety a partire dai prossimi mesi estivi, nuove aggiunte nel cast stanno tenendo banco giorno per giorno nel richiamare sempre maggiore interesse: oltre ai già annunciati Jessica Chastain (Beverly), James McAvoy (Bill), Bill Hader (Richie), Jay Ryan (Ben), Isaiah Mustafa (Mike), Will Beinbrink (Tom Rogan), il regista Xavier Dolan nel ruolo di Adrian Mellon e il ritorno di Bill Skarsgard per Pennywise, entrano a far parte del film anche Teach Grant (il bullo Henry Bowers) e Jess Weixler (Audra, moglie di Bill).


Il team dei Perdenti, ormai adulti, è al completo e la resa dei conti con il terribile mostro dalle vesti di clown è sempre più vicina.
Non è ancora chiaro se il cast originale del primo film tornerà sul set per un richiamo dato da possibili flashback. Come già dichiarato le notizie in merito alla produzione si susseguono quotidianamente alimentando un hype già alle stelle che vedrà il suo fulcro nel settembre 2019, data prevista per l’uscita del secondo capitolo nuovamente firmato da Andy Muschietti.

L’attesa relativa ai più emblematici classici dello scrittore non si arresta con IT ma continua con l’enigmatico sequel di Shining, Doctor Sleep.
Se in precedenza vi avevamo già annunciato l’incursione di Ewan McGregor nei panni del protagonista Danny Torrance, ora anche un nome femminile prende piede. Si tratta di Rebecca Ferguson, lanciata a livello internazionale da Mission: Impossible – Rogue Nation e pronta a tornare nel successivo capitolo Mission: Impossible – Fallout, non è ancora chiaro quale ruolo incarnerà l’attrice nella pellicola diretta da Mike Flanagan, regista che con Il gioco di Gerald per Netflix ha già dato prova di sapersi destreggiare nel mondo di King.
La storia di Doctor Sleep segue le vicende di Danny che, adulto, lavora in un istituto per anziani, dove usa i propri poteri per “accompagnare” i suoi pazienti verso la fine nella maniera più tranquilla possibile. L’uomo non ha ancora superato i traumi subiti da bambino in seguito alle vicende dell’Overlook Hotel. Dall’altra parte degli Stati Uniti spunta una setta di persone con gli stessi poteri che si è messa a caccia di Abra, una giovane che pare essere la più potente di questi esseri umani “speciali”. Il loro intento è quello di trovarla, ucciderla e succhiarne la “luccicanza”. Al comando del gruppo la perfida Rose. Danny dovrà trovare Abra prima degli assassini e portarla in salvo.
Il film arriverà in sala negli Stati Uniti il 24 gennaio 2020.

La 20th Century Fox ha messo le mani su uno dei racconti più pregnanti della raccolta A volte ritornano, ovvero Il Baubau (The Boogeyman) che sarà presto soggetto di un lungometraggio curato dagli sceneggiatori Scott Beck e Bryan Woods, autori del successo horror di John Krasinski dal titolo A quiet place.
La storia principale è ambientata durante una seduta psichiatrica in cui un uomo racconta al dottore di essere convinto che la morte dei suoi tre figli sia stata causata da un’orribile creatura che vive nell’armadio di casa sua. Ma si tratta dei vaneggiamenti di una mente impazzita dal dolore oppure c’è davvero qualcosa di sinistro che aspetta l’uomo nel buio?
A produrre il film sarà la 21 Laps di Shawn Levy, la società dietro Stranger Things e Arrival.

Andiamo ora a riprendere vecchi successi: non solo Pet Semetary è attualmente in fase di riprese, anche L’incendiaria, uscito nel 1984 con il titolo di Fenomeni paranormali incontrollabili, avrà una nuova trasposizione cinematografica.
Firestarter (titolo inglese) racconta la storia di una bambina (interpretata negli anni ’80 da Drew Barrymore) con abilità pirocinetiche che il governo vuole sequestrare, per studiarla e capire in quale modo trarre vantaggio dai suoi poteri.
Malgrado la Universal abbia annunciato l’acquisizione già due mesi fa, ora il film prodotto da Akiva Goldsman e Jason Blum ha un regista ufficiale, il tedesco di origine turca Fatih Akin al suo esordio negli studios di Hollywood.
Autore di opere apprezzatissime come La sposa turca e Soul Kitchen, Akin appare una scelta azzardata e di indiscutibile interesse per la regia di un horror americano. Il suo temperamento europeo e di alta sensibilità artistica potrebbe dare quel contributo personale pronto a fornire un volto decisamente innovativo al filone kinghiano.

Altri nuovi progetti vedono protagonista lo sceneggiatore Josh Boone, autore di Colpa delle stelle, che si starebbe dedicando agli script di Il talismano, romanzo scritto a quattro mani di Stephen King e Peter Straub, e L’ombra dello scorpione.
Il primo, che potrebbe vedere Boone anche alla regia, è stato nominato ai Locus e World Fantasy Award nel 1985 e ha un secondo capitolo dal titolo La casa del buio.
Al centro della storia del libro c’è il dodicenne Jack Sawyer, il quale per salvare la madre morente si trova costretto quasi suo malgrado a viaggiare attraverso due mondi paralleli, il nostro e uno fantastico ma pieno di pericoli.

Concludiamo con l’ennesima trasposizione dall’interesse garantito, basata su uno dei lavori più angosciosi e forti del maestro dell’incubo: la New Line ha infatti acquisito i diritti di La lunga marcia, romanzo scritto da King negli anni ’60 e pubblicato solo molti anni più tardi con lo pseudonimo di Richard Bachman, nome più volte usato dall’autore.
Ambientato in un futuro distopico in cui in America viene organizzata una competizione tra giovani, vi è una “marcia” in cui chi si ferma per qualsiasi motivo viene liquidato a sangue freddo. Solo quello che resisterà per ultimo sarà il vincitore della gara sanguinaria.
Cast e regista non sono ancora noti ma troveremo allo script James Vanderbilt, celebre per la sceneggiatura di Zodiac di David Fincher e per la regia dell’apprezzato Truth.

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