"L'avversario", di Nicole Garcia

Il film di Nicole Garcia affronta un tema crudo e violento con una freddezza acuta che lascia disarmati. La struttura stessa del film sembra escludere la partecipazione emotiva dello spettatore.

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L'avversario prende spunto da una storia vera, un fatto realmente avvenuto in Francia: un uomo, dopo aver mentito per anni alla sua famiglia facendo credere di lavorare per un'importante società, poco alla volta perde la capacità di fingere e in un estremo atto di disperazione uccide moglie, figli e genitori, tentando successivamente il suicidio.

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Il film di Nicole Garcia affronta un tema crudo e violento con una freddezza acuta che lascia disarmati. E non è soltanto perché i delitti che chiudono la storia non sono mostrati, ma soltanto suggeriti; non è soltanto per il cromatismo della fotografia, spesso virante verso tonalità fredde; non è nemmeno per la recitazione compassata ed equilibrata (eppure mai così magistrale) di Daniel Auteil, davvero perfetto nell'incarnare un personaggio tormentato che vive laceranti contraddizioni interiori senza (quasi) mai manifestarle.


È la struttura stessa del film a condurlo verso una freddezza pressoché meccanica che sembra escludere la partecipazione emotiva dello spettatore. Il lungo flashback che costituisce la spina dorsale della storia è intervallato da eventi antecedenti e successivi che, più che spezzare la linearità narrativa, sono funzionali soprattutto alla definizione di un carattere fragile, volubile, costantemente indeciso tra "essere" e "dover essere", in uno spietato gioco di mutamenti comportamentali che finiscono con il rendere la vita impossibile al protagonista.


Il film procede per piccoli scarti, improvvise accelerazioni, con un movimento altalenante che Nicole Garcia conduce con eleganza e maestria, riuscendo a mantenere intatta e inalterata un'impressione di compatta uniformità. Cosicché la progressione dell'omicida verso i fatali gesti finali è quasi inavvertibile, inserita com'è nel flusso omogeneo di eventi, dialoghi e azioni che conducono a una tragedia priva degli accenti drammatici che ci si attenderebbe.


 


 


Titolo originale: L'adversaire
Regia: Nicole Garcia
Sceneggiatura: Frédéric Bélier-Garcia, Jacques Fieschi, Nicole Garcia dal romanzo "L'adversaire" di Emmanuel Carrère
Fotografia: Jean-Marc Fabre
Montaggio: Emmanuelle Castro
Musiche: Angelo Badalamenti
Scenografia: Véronique Barnéoud
Costumi: Nathalie du Roscoat
Interpreti: Daniel Auteil (Jean-Marc Faure), Geraldine Pailhas (Christine Faure), François Cluzet (Luc), Emmanuelle Devos (Marianne), Bernard Fresson (il padre di Christine), François Berléand (Rémi), Alice Fauvet (Alice), Nicholas Abraham (Xavier)
Produzione: Alain Sarde per Wild Bunch
Distribuzione: Nexo
Durata: 120'
Origine: Francia, 2002


 


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