"Le cronache di Narnia. Il viaggio del veliero", di Micheal Apted


Il passaggio dall'infanzia all'adolescenza è come un viaggio per i Sette Mari, una sfida costante con se stessi, alla ricerca del proprio Io e della propria strada. È questa la metafora alla base di Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero, che Michael Apted abbraccia e trasforma in un viaggio per gli occhi tra Salgari e Dante

-----------------------------------------------------------------
REGALA UN CORSO DI CINEMA!

-----------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------
Scuola di Cinema Triennale – Unisciti al Set: l’Anno Accademico è Ancora Tutto da Girare!

--------------------------------------------------------------

Ben Barnes, Georgie Henley, Skandar Keynes e Will Poulter in una scena di Il passaggio dall'infanzia all'adolescenza è come un viaggio per i Sette Mari, una sfida costante con se stessi, alla ricerca del proprio Io e della propria strada. È questa la metafora alla base di Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero, terzo capitolo tratto dalla saga di C.S. Lewis. A tornare nella magica terra di Narnia, dove finalmente regna la pace grazie al re Caspian (un Ben Barnes più convincente che nel precedente film), stavolta sono solo Edmund e Lucy Pevensie (Skandar Keynes e Georgie Henley), i più giovani della famiglia, accompagnati dal cugino Eustace (Will Poulter), piccolo saccente che non crede all'esistenza di questo fantastico mondo. Per i fratelli Peter e Susan la crescita è già avvenuta, loro ormai si trovano in America, a contatto con il mondo degli adulti, ma per Edmund e Lucy è necessario un ultimo viaggio prima di lasciarsi l'infanzia alle spalle. E così, dopo aver affrontato streghe cattive e usurpatori di troni dall'improbabile accento spagnolo, i ragazzi si trovano a bordo del veliero reale per portare la pace anche ai confini del mondo-Narnia. Ma, come sempre accade, il viaggio si rivelerà più complicato del previsto e i ragazzi saranno costretti ad affrontare varie sfide, prima di poter raggiungere la terra di Aslan. Il viaggio del veliero è quindi un vero e proprio Viaggio dell'eroe, in cui le varie fasi di sviluppo del personaggio teorizzate da Campbell vengono qui prese alla lettera, infuse di misticismo cristiano: da un iniziale stato di pace si entra in un mondo ancora più straordinario, quando un misterioso fumo verde minaccia le sorti di Narnia ed è in questo mondo che Edmund e Lucy saranno costretti, innanzitutto, a conoscere se stessi, affrontando le loro maggiori paure e debolezze, dei veri e propri fatal flaw che impediscono loro di agire giustamente. A indirizzarli sulla retta via saranno dei veri e propri guardiani della porta, dei consiglieri magici che forniscono loro il sapere necessario per sconfiggere il male, ma soprattutto il leone-Dio Aslan, colui che ha creato Narnia e infonde coraggio nei cuori dei ragazzi. Soltanto nel momento in cui Edmund e Lucy saranno pronti a credere nelle loro forze e Eustace, in una sorta di viaggio inverso, è passato dall'essere troppo adulto e controllato all'essere il bambino che è, avendo fiducia nella propria immaginazione, potranno vincere la sfida finale contro il male e approdare sulle spiagge della terra di Aslan, una lingua di sabbia ai confini del mondo, una terra promessa a cui solo i puri d'animo possono arrivare mentre coloro che peccano di ubris, proprio come l'Ulisse dantesco, sono  destinati a perire. Se il messaggio, così apertamente cristiano e moralista, potrebbe sembrare a tratti troppo marcato, la regia di Michael Apted contribuisce a fare del film (saggiamente più breve rispetto ai precedenti capitoli) una straordinaria avventura per gli occhi degli spettatori, grandi o piccini che siano. La potenza del misticismo lewisiano incontra un immaginario alla Salgari, Una scena di

--------------------------------------------------------------
KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

--------------------------------------------------------------
trasformando il cupo mondo medievale dei primi due film in un acceso universo seicentesco, in cui il blu del mare e l'oro-viola del veliero dominano l'immagine, amplificata dal 3D, che rende soprattutto la lotta finale con i serpenti di mare di grande impatto. Apted bilancia con maestria  questi momenti di puro spettacolo, tutti all'aperto e a contatto con il mare, e quelli più intimisti all'interno della cabina reale ed è proprio grazie a questa dialettica che il film risulta ben riuscito, veicolando il messaggio senza calcare troppo la mano a discapito dell'intrattenimento. Alla fine i ragazzi torneranno nel mondo reale, un mondo dove la guerra volge al termine, pronti ad affrontare sfide future. Narnia resterà nei loro cuori così come negli occhi dello spettatore.    

 

Titolo originale: The Chronicles of Narnia – The Dawn Trader

Regia: Michael Apted

Interpreti: Georgie Henley, Skandar Keynes, Ben Barnes, Will Poulter, Simon Pegg, Liam Neeson

Distribuzione: 20th Century Fox Italia

Durata: 115'

Origine: Gran Bretagna, 2010

----------------------------------------------------------
Regala la Gift Card di Sentieri selvaggi

----------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    ----------------------------
    Sostenete Sentieri selvaggi!


    ----------------------------