Le grida del silenzio, di Sasha Alessandra Carlesi

L’opera prima di Sasha Alessandra Carlesi è un ambizioso racconto di formazione, attraverso la progressiva presa di distanza dalla realtà durante un weekend a contatto con la natura

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La contrapposizione tra il giorno e la notte, la riduzione in assorbimento del visibile a favore dell’invisibile, del nascosto, è la strada maestra dell’ambiziosa opera prima di Sasha Alessandra Carlesi. Sette ragazzi decidono di passare qualche giorno immersi nella natura, lasciandosi alle spalle gli impegni, le preoccupazioni, le “maschere”, come ama definirle l’autrice e devono fare i conti con una realtà diversa da quella abituale.

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L’introspezione antropologica dell’universo giovanile, nella perdita di riferimento di distanza al contatto con le forze ataviche della natura, lascia i protagonisti lontani dal terreno rassicurante e li colloca inconsapevolmente sopra uno strapiombo. Il divampare degli impulsi azzera le connessioni palpabili, apre le porte sull’avventura, alle incognite eccitanti, anticipo indispensabile prima del distacco in una lettura critica della paura. Un allontanamento diverso dalla trascendenza tipica di un’età matura toccata dalla disillusione mistica, nel disincanto della delusione o nella speranza di una dimensione extracorporea, il bilancio di una vita. Più corretto parlare in questo caso di una sostituzione repentina di obiettivo, la constatazione incerta dell’imperfezione nel fare indeciso di una coscienza in divenire. Se in un caso si tratta di ascensione, qui siamo piuttosto dalle parti di una discesa, dell’invasione ingombrante di aspetti limitrofi ai sogni condannati ad essere infranti nell’incontro con il concreto.

L’allusione alla morte fisica, come scostamento da un percorso immediatamente invaso dalle erbacce, una pianta carnivora dall’aspetto invitante, metodica e spietata, che attende l’attimo giusto prima di stringere le fauci sopra la vittima, rappresenta il prezzo che quel mondo senza memoria, cruciale nel tracciare la mappa esistenziale, paga all’inconsapevole. Davanti ad un così importante bagaglio simbolico, la bussola della comprensione si ritrova con un ago impazzito. L’abbondante numero di protagonisti, tentativo di moltiplicare le aspirazioni individuali sottolineandone le differenze e il vorticoso incedere, favorisce la confusione dietro le tante linee narrative. Il taglio autoriale dal portato comedy della storia, l’intento di avvicinare le domande inevase dentro uno spirito a tratti goliardico, sconta delle difficoltà di convergenza, e non basta a tal proposito l’uso del collante musicale extradiegetico, dai colori peraltro, ed inspiegabilmente, quasi esclusivamente thriller, per rimediare a delle evidenti discrepanze.

 

Regia: Sasha Alessandra Carlesi
Interpreti:  Alice Bellagamba, Luca Avallone, Manuela Zero, Roberto Calabrese, Martina Carletti, Ana Cruz, Luca Molinari
Origine: Italia, 2017
Distribuzione: Ipnotica produzioni srl
Durata: 90’

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