Le uscite della settimana 27/8/2015

12 uscite in sala nella settimana prima del Festival di Venezia. Tra i titoli più attesi, Taxi Teheran, Quando c’era Marnie, In un posto bellissimo, Minions, Qualcosa di buono

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Dopo le uscite estive di Ant-Man e Mission Impossible: Rogue Nation, è da oggi che riparte in pieno la stagione cinematografica 2015-2016. Nella settimana che precede il Festival di Venezia ci sono infatti ben 12 novità in sala.

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Lunedì 24 è arrivato in anticipo sul consueto cartellone del giovedì il film dello Studio Ghibli Quando c’era Marnie (la scheda, la recensione) del regista di Arietty Hiromasa Yonebayashi. Oggi invece tra i titoli più attesi ci sono l’Orso d’oro dell’ultima Berlinale, Taxi Teheran (la scheda, la recensione) di Jafar Panahi dove lo stesso cineasta, alla guida di un taxi, tratteggia un ritratto della società iraniana di oggi e il cartoon Minions (la scheda, la recensione) di Pierre Coffin e Kyle Balda, prequel di Cattivissimo Me. Hugh Grant torna a collaborare pe la quarta volta con il regista Marc Lawrence in Professore per amore (la scheda, la recensione). L’attore è uno sceneggiatore in crisi che va a insegnare in un corso di sceneggiatura e ricomincia ad appassionarsi, trovando anche l’amore dopo aver conosiuto una madre single interpretata da Marisa Tomei. Nel cast anche J.K. Simmons. Dagli Stati Uniti arriva anche il melodramma Qualcosa di buono (la scheda, la recensione) di George C. Wolfe, una sorta di Quasi amici al femminile incentrato sul rapporto tra una pianista malata di Sla e una studentessa universitaria dalla vita caotca e confusionara che le fa da assistente interpretate rispettivamente da Hilary Swank ed Emmy Rossum. In Partisan (la scheda, la recensione), esordio nel lungometraggio dell’australiano Ariel Kleiman, Vincent Cassel è il leader carismatico e protettore di un gruppo di donne e bambini maltrattati e progressivamente entra in conflitto col ragazzino prediletto. Il film è stato presentato all’11° Biografim Festival e ha vinto il Premio per la miglior fotografia al Karlovy Vary International Film Festival. Dalla Francia arriva la commedia Love is in the Air. Turbolenze d’amore (la scheda, la recensione) di Alexandre Castagnetti dove Ludivine Sagnier ritrova in volo il suo ex (Nicolas Bedos) con cui si era lasciata anni prima.

quando c'era marnieTre titoli italiani in uscita questa settimana. In In un posto bellissimo (la scheda, la recensione) Isabella Ragonese torna a collaborare con la regista Giorgia Cecere dopo Il primo incarico. Stavolta è una donna sposata con un figlio che si rimetterà in discussione dopo l’incontro con un giovane venditore ambulante straniero. Tra i protagonisti ci sono anche Alessio Boni e Paolo Sassanelli. Realizzato nel 2009 e vincitore ad Annecy, arriva dopo sei anni anche La bella gente (la scheda, la recensione) di Ivano De Matteo, spaccato di una coppia benestante romana a contatto con una prostituta straniera, interpretato tra gli altri da Antonio Catania, Monica Guerritore, Elio Germano e Victoria Larchenko. In Mirafiori Lunapark (la scheda, la recensione) di Stefano Di Polito con Mimmo Calopresti (anche produttore), Giorgio Colangeli, Antonio Catania e Alessandro Haber, tre pensionati Fiat, ex sessantottini, trasformano la loro vecchia fabbrica abbandonata in un lunapark per riavvicinare i nipotini al quartiere.

Presentato in concorso lo scorso anno al Festival di Locarno, A Blast (la scheda, la recensione) di Syllas Tzoumerkas offre un altro ritratto delle inquietudini della Grecia attraverso la figura di una donna in fuga che prima era una moglie e figlia esemplare e ora è diventata un’altra persona. In Il grande quaderno (la scheda, la recensione) di János Szász, due gemelli, a contatto con una nonna crudele, imparano ad essere insensibili e spietati per sopravvivere. Tratto da La trilogia della città di K di Ágota Kristóf, il film è stato il candidato per l’Ungheria agli Oscar 2014 e ha vinto il Crystal Globe al 48° Karlovy Vary International Film Festival.

 

Film da vedere Taxi Teheran e Quando c’era Marnie

 

Film da evitare La bella gente

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