"Les choristes – I ragazzi del coro", di Christophe Barratier

Ricomincia dal coro, suggerirebbe Tavernier; ma Barratier non cade nella trappola sociologica: posto il senso dell'arte come obiettivo, si fa sostenere dalla nonchalance chapliniana di Jugnot.

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Vite scandite dai tempi inesorabili delle lezioni, dei pasti, della ginnastica, in un collegio per piccoli reietti: orfani, poveri, emarginati di una Francia inginocchiata di fronte alle devastazioni della seconda guerra mondiale. Ritmi ai quali i ragazzi debbono sincronizzarsi, tra piccole e grandi angherie di coetanei, tra le punizioni di un preside aguzzino, tutto ricompreso nella missione di paladino della disciplina. Mathieu, il nuovo sorvegliante, con un passato di insegnante di musica, si mette in testa di comporre le dissonanti personalità di ragazzi diversi tra loro, e cerca di trovare una strada alternativa a quella della coercizione, per dare agli ospiti del collegio – ed a sé stesso – una speranza di futuro.

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Ricomincia dal coro, suggerirebbe Tavernier; ma Barratier non cade nella trappola sociologica: per questo suo primo lungometraggio si fa trasportare dalla componente autobiografica (un passato, abbandonato, da musicista) e da una memoria cinefila che lo porta a rispolverare un film del 1945 di Jean Dreville, La gabbia degli usignoli. Obiettivo implicito è il senso dell'arte, il valore della poesia in un contesto tragicamente prosaico, e a questo fine Barratier dedica gli sforzi necessari per supportare una delle più classiche storie di formazione – un istituto severo, un direttore rigido, dei ragazzi difficili ed un educatore sensibile – conducendola fluida ad un termine, che è poi l'inizio del film, in cui grazie alla potenza dell'arte "uno su mille ce la fa". Nascondendo la propria regia, Barratier si fa sostenere da uno Jugnot remissivo ma testardo come in Tandem, filantropo come in Monsieur Batignole: un neoanarchico formatore di coscienze a rime baciate, privo della fuggente ombra esistenzialista del professor Keating/Robin Williams come della severa bonarietà del maestro Lopez di Essere e avere. Per il tramite della sua maschera caratteristica, il sorvegliante Mathieu muta in accordi cento disaccordi senza violenza, rifiutando un ruolo di addomesticatore di monelli con la composta nonchalance di cui era maestro Chaplin.


 


Titolo originale: Les choristes


Regia: Christophe Barratier


Interpreti: Gérard Jugnot, François Berléand, Kad Merad, Jean-Paul Bonnaire, Marie Bunel, Jean-Baptiste Maunier


Distribuzione: Filmauro


Durata: 1h 35'


Origine: Francia, 2004

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