Les jeunes amants, di Carine Tardieu

Da un’idea di Solveigh Anspach, un film inquieto sull’impossibilità della felicità a tratti troppo spiegato ma con momenti intensi grazie anche alle interpretazioni di Fanny Ardant e Melvil Poupaud

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La dedica finale a Solveigh Anspach, la cineasta franco-islandese scomparsa nel 2015 non è casuale; Les jeunes amants nasce infatti da una sua idea originale. È un film che parla di passioni e malattia. Non ci sono le rivelazioni del precedente film di Carine Tardieu, Toglimi un dubbio ma piuttosto è un racconto inquieto sulla ricerca e l’impossibilità della felicità.

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I destini di Shana (Fanny Ardant) e Pierre (Melvil Poupaud) si sono incrociati a Lione nel 2006 in un ospedale. Lei era l’amica della donna in fin di vita, lui il medico che si occupava della paziente che resta subito colpita dal fascino della donna. Si ritrovano 15 anni più tardi e si raccontano le loro storie e i dolori privati. Pierre è sposato e ha due figli ed è molto più giovane di Shana, un architetto in pensione che cerca di aiutare la figlia nella sua vita incasinata. Dopo l’incontro nella campagna irlandese, la passione corre sui binari, sulla linea Parigi-Lione-Parigi. I due iniziano una relazione, piena di incertezze sul loro futuro e su quella delle loro famiglie.

Si guardano negli occhi, poi dalla finestra della casa in Irlanda, poi ancora negli occhi. Tardieu mostra tutte le intermittenze del cuore, l’amore che fa rima con desiderio e disperazione, con un impeto che non controlla perché è proprio la vicenda di Shana e Pierre che è tempestosa. Fanny Ardant evidenzia con bravura la fragilità emotiva e fisica di Shana e mostra le sue emozioni anche con un solo sguardo o un silenzio. Ma è tutto il cast a funzionare in Les jeunes amants, da Melvil Poupaud a Cécile de France che è stata protagonista anche in Toglimi un dubbio. Il limite probabilmente è quello di rimarcare gli stati d’animo con un gesto (le rose buttate addosso, il dettaglio delle mani) oppure con una scrittura al limite della verbosità: la confessione di un tradimento, le spiegazioni mediche sui medicinali e lo stato di salute dei pazienti. Il film però ha al tempo stesso momenti di notevole intensità da quella di Shana che scoppia a piangere davanti alla figlia a quella in cui la donna vede da lontano Pierre che sta aiutando una ragazza con una valigia.

Les jeunes amants è un film sul tempo che resta, sulla nostalgia del passato (soprattutto di un certo cinema francese). Nel ‘breve incontro’ dei due protagonisti tornano in mente gli incroci nella metropolitana di Robert De Niro e Meryl Streep in Innamorarsi ma soprattutto emergono gli incroci del caso e del destino del cinema di Claude Lelouch in un altro film di uomini e donne, di intrecci paralleli, dove il destino resta sempre qualcosa di totalmente incontrollabile e ingestibile.

 

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.5

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
3 (2 voti)
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