Les magnétiques, di Vincent Maël Cardona

Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs e miglior opera prima ai César 2022, l’esordio di Vincent Maël Cardona è al Seeyousound di Torino

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«Here are the young men, the weight on their shoulders. Here are the young men, well where have they been?». La magnetica voce di Ian Curtis, frontman del gruppo britannico Joy Division morto suicida nel maggio del 1980, è l’urlo di dolore che spazza via ogni speranza di futuro. Un anno dopo, nel maggio 1981, François Mitterrand vince la sua prima elezione per la presidenza della repubblica francese, ed ecco che il mondo sembra davvero poter finire da un momento all’altro.

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Il ventenne Philippe ha sempre vissuto nell’ombra del fratello maggiore Jérôme e con lui gestisce una radio indipendente in un paesino della Bretagna. Quando il ragazzo riceve la chiamata del servizio militare viene spedito a Berlino Ovest, dove realizzarà di vivere nel pieno di una transizione collettiva e personale. Ma soprattutto capirà di essersi innamorato di Marianne, con la quale sarà in grado di comunicare solo tramite musicassette, suo correlativo sentimentale.

Presentato all’ultima Quinzaine des Réalisateurs e vincitore come miglior opera prima ai César, Les magnétiques è l’opera prima di Vincent Maël Cardona. Un coming-of-age ipnotico e romantico, caratterizzato da una colonna sonora trascinante. Il timido protagonista, interpretato da un inesperto e ciononostante intenso Thimotée Robart, è un personaggio riuscitissimo che certamente si farà ricordare. Così la scena delle pulizie in caserma.

Una decade tragica, segnata subito da un lutto diventato simbolo di una disperazione generazionale che per alcuni sarà senza rimedio. Gli altri potranno fare affidamento a pochi strumenti di comprensione del mondo, fra i quali spicca la musica new wave. La radio come liberazione, via di fuga, valvola di sfogo. Le feste intorno al fuoco nella campagna più buia come consolazione rituale, al tempo debolezza congenita e forza motrice del sogno. «La fiamma brucia. Continua a bruciare»

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.7
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Il voto dei lettori
3 (3 voti)
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