L'Esposimetro d'oro a Henry Alekan
14° Premio Gianni Di Venanzo
La Giuria della 14^ edizione del Premio internazionale per la fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo , presieduta dal critico e saggista Stefano Masi, ha assegnato l’Esposimetro d’oro alla Memoria a Henry Alekan. Il riconoscimento sarà ritirato per conto di Henry Alekan a Teramo, nel cine teatro Comunale, nel corso della cerimonia di premiazione del premio Di Venanzo, che si terrà sabato 14 novembre 2009. La manifestazione dedicata ai maestri della luce del cinema, densa di appuntamenti, prenderà il via il 1° novembre 2009 a Teramo. Henry Alekan (10 febbraio 1909, Parigi; 15 giugno 2001, Auxerre). Nel 1952 cura il bianco e nero di Vacanze romane di William Wyler con il quale ottiene la candidatura al Premio Oscar. Ma Alekan, vero e proprio maestro del bianco e nero, grazie ad una carriera davvero lunga raggiunge in età avanzata risultati straordinari anche con il colore, come testimonia La truite di Joseph Losey, con il quale vince il Premio Cèsar per la fotografia. Negli anni ’60 raggiunge l’apice della sua notorietà come direttore della fotografia curando l’ immaginario visivo di grandi coproduzioni internazionali e di film americani girati in Europa: Il coltello nella piaga di Anatole Litvak, Topkapi di Jules Dassin, il kolossal Mayerling di Terence Young. Per tutti gli anni ’70 resta lontano dal cinema e sorprendentemente all’inizio degli anni Ottanta vive una nuova giovinezza professionale lavorando con Raul Ruiz e soprattutto con Wim Wenders per il quale dirigerà la fotografia di Lo stato delle cose e di Il cielo sopra Berlino. Grazie a questa riscoperta, Henry Alekan lavora ancora per Alain Robbe-Grillet, Jean- Marie Straub, Thomas Harlan, Robert Kramer e Amos Gitai. Per Gitai e per Wenders, in Così lontano, così vicino, Alekan diventa anche attore.