LETTE E… RIVISTE – le riviste di cinema da tutto il mondo (giugno 2004)
Questo mese sguardo su: “Fade in”, “Film Comment”, “Inside Film Magazine”, “Premiere”, “Studio” e “Sight and sound”
Spesso polemico, anche se non sempre coglie nel segno, Sight and Sound questa volta lancia i suoi strali provocatori contro Michael Moore e il suo Fahrenight9/11. "Missione improbabile", questo il titolo dell'articolo di Ruby Rich, promette di dare qualche consiglio in più al vincitore della Palma d'Oro, a suo dire ancora non in grado di influenzare il voto per la Casa Bianca. Ancora Cannes, con un resoconto delle primizie di quest'ultima edizione, e una piacevole escursione torinese, per ripercorrere alcune tappe di The best of youth, ovvero quel La meglio gioventù che meritatamente sta ottenendo favori anche in terre anglosassoni.
Copertina sempre blockbuster per il francese Première, che questo mese si apre con Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Ancora cinema fantastico, ma lontanissimo dal britannico maghetto, per Virginie Ledoyan, che nella Fancia degli anni '50 rimane incinta nell'orfanotrofio dove vive: è la trama di Saint ange (Pascal Laugier). Quanto a star system, arriva subito il turno di Tom Hanks, protagonista di Ladykillers ed eroe in stile Frank Capra nell'ultima pellicola di Spielberg, The terminal. Attori emergenti, e con ottime premesse, i due Gillenhall: Jake (The good girl, L'alba del giorno dopo) e Maggie (Secretary, Mona Lisa smile).
Inside Film Magazine dedica la copertina di giugno ai "New kids on the blok": l'infornata dei giovani volti australiani della prossima stagione cinematografica, segnalati dall'attrice-sceneggiatrice Susan Prior. Da un casinò all'altro, sempre con le valigie in mano e usando solo contanti: è la vita dei giocatori di poker più incalliti, come la ritrae il documentario Poker Kings di Maciek Wzselaki. Poi il mensile torna sui rapporti industriali con la Cina, i cui studi di ripresa e post-produzione sono sempre più visitati dai filmmaker australiani, attenti anche alle vetrine del "Broadcast Asia" di quest'anno (Singapore, 15-18 giugno), al centro di un altro reportage.
La copertina di Film Comment (maggio/giugno) è dedicata al lungamente atteso ritorno de Il grande uno rosso-The big red one, in versione restaurata e, soprattutto, rimontata. Ospite dell'ultimo festival di Cannes, la pellicola di Samuel Fuller e Lee Marvin si potrà vedere anche a Torino 2004. Si chiamano Super size me e The corporation i documentari che, in modalità diverse, smantellano la realtà delle multinazionali, dalle abbuffate di hamburger ai "cerotti", con tanto di codice d'acquisto, serrati sulle labbra. A un anno dalla sua morte, il francese Maurice Pialat è rievocato in un lungo speciale che vede coinvolte tante firme del mensile del Lincoln Center, mentre all'italiano Paolo Benvenuti è dedicato un articolo disponibile soltanto online, a margine della riflessione su La passione di Cristo, definito da Film Comment "radicalmente opportunistico".
Dell'ultima tra le fluttuanti e non troppo regolari (almeno per ciò che riguarda gli aggiornamenti su internet) copertine di Fade in, è riuscito a impossessarsi Ben Stiller, il miglior imprenditore del demenziale made in USA, al cenro anche di un'intervista con Michale Fleming. Altra intervista, sbandierata come la migliore di tutti i tempi, per Charlie Kaufman, mentre il dietro-le-quinte del mese, ovviamente, è quello di Starsky e Hutch, regalato dal regista Todd Phillips. Per chiudere, i numeri: 8 domande e ½ che Neil Young "continua a scrivere e dirigere nel mondo libero", le 5 leggi di studio che hanno cambiato Hollywood, e i 4 professionisti del "bosco di trifoglio".
Protagonista di "Saint ange", Virgninie Ledoyan (Otto donne e un mistero, The beach, l'eau froide) è anche al centro dell'ultima copertina di Studio, in cui ripercorre le tappe della sua già prolifica carriera. Intervista anche per Pascal Laugier, regista del thriller e alla sua prima esperienza con il lungometraggio. Immancabile, poi, il portfolio dedicato al festival di Cannes, mentre -in occasione dell'uscita del libro che le dedica- il figlio di Audrie Hepburn racconta l'icona di grazia e stile scomparsa 11 anni fa. Lezioni di cinema da Raymond Depardon (autore del documentario 10e chambre: instants d'audiences) e Claude Chabrol (in uscita con La demoiselle d'honneur). Infine, Studio fa un'indigestione di Tarantino in occasione dell'uscita in dvd della sua "Opera omnia".