LETTE E… RIVISTE – Le riviste di cinema da tutto il mondo (maggio-giugno 2008)
Questa volta sguardo su Cinema Musica, Script, Film Review, The Dark Side, Fotogramas, Film Comment
Spaventosa immersione nell’horror svedese per il bimestrale specializzato The Dark Side, che si chiede che film farebbe Terrence Malick se si lanciasse in una pellicola dell’orrore. Forse un film simile a The Vanguard, un apocalittico ennesimo capitolo sugli zombie, diretto dall’inglese Jay Slater. Non è una supposizione invece quella che vede ormai Peter Medak come un Master of Horrors, dopo The Krays e The Changeling. Periodo d’oro anche per i maestri ispanici del genere, dopo il successo di REC. In occasione dell’uscita del DVD di The Orphanage di Juan Antonio Bayona, film prodotto tra gli altri dal labirintico Guillermo del Toro, l’intervista al regista porta i lettori del magazine nelle memorie di un vecchio orfanotrofio. Altra interviste a Christian Solimeno e Alan James, star dell’acclamata e lacrimosa terza madre di Dario Argento. Applausi anche per Waz, il thriller-horror indipendente di Tom Shankland, ancora senza data di uscita in Italia, ma già attesissimo dagli amanti del genere.
http://www.ebony.co.uk/darkside/thismth.htm
Occhieggia dalla copertina della rivista Fotogramas di giugno, Irina Spalko/Cate Blanchett, fra le star interpellate dal mensile per la sezione interviste. Accanto a lei il belloccio di Grey's Anatomy Patrick Dempsey, approdato “come d’incanto” sul grande schermo insieme a Michelle Monaghan per Un amore di testimone. Non manca una voce italiana, quella di Nanni Moretti sul “suo” Caos calmo. Per nulla calmo, sicuramente apocalittico il caos di E venne il giorno di Shyamalan, al centro di uno dei reportage del mese, dominati dai numeri: Hulk versione 2.0 firmata Edward Norton, 100 anni dalla nascita della “lupa” Bette Davis, i 50 migliori film della Warner votati dai lettori. Spazio anche per Clooney e Zellweger e per la loro storia d’amore alternativa di In amore niente regole, in aperta sfida con le quattro amiche newyorchesi sempre pronte a chiacchierare di amore e sesso di Sex and the City. E quando è l’horror a farla da padrone ecco in prima fila Stephen King con il suo The Mist – La nebbia.
http://www.fotogramas.orange.es/fotogramas/sumario.html
Dal primo giugno è disponibile il nuovo numero della rivista che dedica ampio spazio al connubio tra cinema e musica. Si apre con una intervista “on the road” al premio Oscar nel 2007 per le musiche di I segreti di Brokeback Mountains, Gustavo Santaolalla, di nuovo al lavoro per regalare tappeti sonori all’opera cinematografica di prossima uscita, basata sul romanzo di Jack Kerouac. Direttamente dal trailer di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, Brian Tyler, dopo aver abbandonato al loro requiem Alien e Predator e aver accompagnato Rambo nel suo quarto viaggio, si concede ai giornalisti del magazine tedesco. La musica non conosce confini ed ecco Gunnar Sønstevold dare un saggio della sua arte dalla Norvegia, John Groves discutere del suo lavoro di compositore per la pubblicità e Carl Stalling far sentire la sua “voce” dai cartoons dei Looney Toones della warner Bros. Ultimo saluto a Leonard Rosenman, autore di innumerevoli temi celebri per il grande schermo come Barry Lindon e Robocop 2, scomparso lo scorso mese di marzo. Sorpresa finale: la colonna sonora dell’anno 2007.
http://www.cinemamusica.de/936/cinema-musica-ausgabe-12
http://www.visimag.com/filmreview/f220_display.htm
Stiano allerta i fan di Asia Argento. In arrivo nelle sale USA e presto in quelle italiane The Last Mistress, il nuovo coraggioso film di Catherine Breillat ambientato nella Parigi del diciannovesimo secolo, in cui spicca proprio la figlia d’arte, per l’occasione sulla copertina di FilmComment. Altro modello di donna è quello di Jennifer Jones, alla cui “tempestosa” carriera è stata appena dedicata una retrospettiva di 10 pellicole al Walter Reade Theatre di New York e alla cui bellezza la rivista dedica un lungo articolo. Arriva il momento anche per la nuova fatica di David Mamet, che nel suo Redbelt ingaggia una lunga battaglia per riuscire a rimanere puro in un mondo corrotto. A metà tra due mondi, in bilico tra due realtà rimane invece l’identità culturale turco-tedesca di Ai confini del paradiso di Fatih Akin, qui “ri-visto” come crossover di dilemmi e carichi morali. Altri due registi chiudono la serie di “focus in” del bimestrale americano: Alexandre Kluge, il padre del nuovo cinema tedesco e Darezhan Omirbaev, l’Alfred Hitchcock degli spazi interiori.
http://www.filmlinc.com/fcm/mj08/index.htm
In vista dell’estate il bimestrale Script si prepara a prendere la tintarella sotto le luci di un grande schermo, quello dei blockbuster
http://www.scriptmag.com/magazine/issues/currentissue.php