LETTE E…RIVISTE – Le riviste di cinema da tutto il mondo (dicembre 2005)

Questo mese sguardo su: "MovieMaker", "Uncut", "Scr(i)pt", "Studio Magazine", "TotalFilm", "FilmComment"

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Lo sguardo di Joaquin Phoenix (sugli schermi americani con Walk the line) apre l'autunno-inverno del quadrimestrale newyorkese Moviemaker. Tra gli articoli di punta, le 'confessioni' di Thomas Vinterberg – come scrivere le regole del cinema indipendente sottoscrivendo il "Dogma 95", rompere gli stessi schemi in Dear Wendy e vivere felici – e uno sguardo sul nuovo cinema horror d'Oriente, che secondo la rivista sta letteralmente cambiando il modo in cui lo spettatore si confronta con le proprie paure. Atom Egoyan (Where the truth lies) confida alla rivista le sue dieci regole auree per il successo, mentre Hollywood pensa alla ricostruzione di una realtà produttiva tra le più veloci a svilupparsi negli ultimi anni, di recente compromessa dall'uragano Katrina: New Orleans.  www.moviemaker.com

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Tutti pazzi per David Bowie nel nuovo numero di Uncut: il mensile inglese dedicato a musica e cinema (e relative contaminazioni) regala alla star un vasto approfondimento, divertendosi a tornare indietro di trent'anni – al 1975 – quando Bowie (al secolo David Jones), tra "Space Oddity", "Young Americans" e "Station to Station" si trova all'apice della carriera, sia a livello commerciale che creativo. E' in quello stesso periodo che il musicista si cala nei panni di un umanoide in The man who fell to Earth di Nicolas Roeg (1976), a cui seguiranno, tra gli altri, i ruoli di Ponzio Pilato in L'ultima tentazione di Cristo e di Andy Warhol in Basquiat. Interviste al "surrealista" Terry Gilliam (Monty Python, Brazil, La leggenda del Re Pescatore, Paura e delirio a Las Vegas), sugli schermi con I fratelli Grimm e l'incantevole strega, e a John Hiatt – il cantautore preferito di Bob Dylan – sulla scia di No direction home. I film su cui punta la rivista questo mese sono invece Kiss Kiss Bang Bang di Shane Black e The Costant Gardener di Fernando Meirelles.
www.uncut.net/magazine/

The lion, the witch and the wardrobe: l'impresa di adattare l'acclamato romanzo di C.S. Lewis per il grande schermo raccontata da Christopher Markus e Stephen McFeely, gli sceneggiatori esordienti che hanno raccolto per Le cronache di Narnia le sfide di una delle favole più amate dai bambini. Nel bimestrale Sc(i)pt troviamo anche Noah Baumbach e il suo lavoro di scrittura per The squid and the wale (da lui stesso diretto) e William Broyles Jr – veterano della Marina americana e sceneggiatore di film come Cast Away, Apollo 13 e The Polar Express – alle prese con Jarhead, adattamento cinematografico del libro di memorie di Anthony Swofford, marine in Arabia Saudita e in Kuwait. E ancora: i titoli e i nomi come strumenti nelle mani dello sceneggiatore, le 100 battute migliori scelte dall'American Film Istitute e la parola a Shane Black per Kiss Kiss, Bang Bang e a Larry Mc Murtry e Diana Ossana, scrittori per Ang Lee in Brokeback Mountain.
www.scriptmag.com      

Arriva King Kong e conquista la copertina di Studio Magazine insieme a Valérie Lemercier, star di Palais Royal! – secondo il mensile una delle migliori commedie dell'anno – che posa in esclusiva per la rivista francese e risponde alle domande dei lettori. A seguire, ovviamente, Peter Jackson racconta come e perché ha sempre sognato di girare il remake di King Kong. Interviste ai giovani protagonisti di Harry Potter e il calice di fuoco, riflettori puntati sulla folgorante carriera della giovane Keira Knightley – da Star Wars a Domino di Tony Scott e Orgoglio e pregiudizio di Joe Wright – e reportage centrato su Jane Campion (Lezioni di Piano, Ritratto di signora), in Australia per girare uno dei segmenti del film collettivo 8. Si gioca in casa con Melvil Poupad – il protagonista di Le temps qui reste commenta una sequenza dell'ultima fatica di Francois Ozon – e con Marc Esposito e il suo nuovo film Toute la beauté du monde, a due anni da Il cuore degli uomini.
www.studiomag.com

La copertina di dicembre del mensile TotalFilm è dedicata alla pellicola di Natale: sul terreno della spettacolarità, ecco Le cronache di Narnia di Andrew Adamson come sfida annunciata alla trilogia del Signore degli anelli. L'intervista del mese a Jodie Foster, che parla dei suoi film più importanti (da Taxi Driver all'ultimo Flightplan, passando per Il silenzio degli innocenti e Panic Room), si accompagna ad un primo piano su The Constant Gardener: in esclusiva, il brasiliano Fernando Meirelles discute del suo "globe-trotting thriller". Dopo aver diretto attori come Russel Crowe e Michael Douglas, Curtis Hanson torna al femminile con Cameron Diaz (In her shoes), mentre Johnny Depp si cala in uno dei personaggi più "debosciati, depravati e alcolizzati" che abbia mai interpretato, sul set del film The rum diary, per la regia di Bruce Robinson.
www.futurenet.com/totalfilm/magazine/default.asp

Il mondo sotterraneo di paranoia, rimozione e segreto di Michael Haneke è al centro dell'ultimo numero di Film Comment, che sceglie per la copertina una delle immagini più cariche e inquietanti di Niente da nascondere. Il Bob Dylan di Martin Scorsese: No direction home, ovvero quando un artista made in USA ne esplora e ritrae un altro…Tra passato e futuro, il bimestrale americano riflette sull'eredità cinematografica di Greta Garbo e sulle suggestioni onirico-ipnotiche di Innocence di Lucile Hadzihalilovic (La bouche de Jean-Pierre, Good boys use condoms). Tra suoni e visioni, sinestesie e contaminazioni spaziano i pezzi dedicati a Ennio Morricone, a Morgan Fisher – regista di corti come ( ), a metà tra il cinema e l'arte concettuale – e a Peter Lorre, "faccia e voce" di pellicole come M – Il mostro di Dusseldorf, L'uomo che sapeva troppo, Casablanca e Arsenico e vecchi merletti.
www.filmlinc.com

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