LETTE E…RIVISTE – Le riviste di cinema da tutto il mondo (giugno 2006)

Questo mese sguardo su "Scr(i)pt", "Studio Magazine", "Film Comment", "German Films Quarterly", "Video Watchdog", "Creative Screenwriting"

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Superman returns! Quali le sfide per la nuova pellicola diretta da Bryan Singer, tra l'ombra dell'originale di Richard Donner (1978), le aspettative del pubblico e il battage per quello che Scr(i)pt  annuncia come uno dei film più attesi del decennio? La rivista dà la parola direttamente a Michael Dougherty e Dan Harris, già sceneggiatori di X-men 2, che raccontano la loro scelta: andare incontro ad una nuova audience aggiornando le sfide del personaggio, senza cambiarne i tratti di personalità. Restando in zona 'big case histories', Karey Kirkpatrick, l'autore degli esilaranti Chicken run e The Hitchhiker's guide to galaxy, racconta il percorso dal fumetto al grande schermo della sua ultima creazione, nonché prima prova di regia: Over the edge. E sempre in presa diretta altre due testimonianze dai tavolini della sceneggiatura: Russell Gewirtz racconta il suo 'travaglio creativo' per Inside Man e David Jacobson il lavoro sui protagonisti ibrido-western (Edward Norton e Ewan Rachel Wood) del suo Down in the valley.

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www.scriptmag.com/magazine/issues/currentissue.php

Kirsten Dunst guadagna la copertina ultra-glamour del mensile francese Studio Magazine: dall'esordio d'autore (New York Stories di Woody Allen) al lavoro con registi come Brian De Palma (Il falò delle vanità) e Barry Levinson (Wag the dog), a Spider Man e Se mi lasci ti cancello, la ragazza (ha appena 24 anni) ne ha fatta di strada – e Sofia Coppola ha dato il suo volto a Marie-Antoinette, dopo averla diretta in Il giardino delle vergini suicide. Altra superstar sotto i riflettori (ben oltre il senso metaforico) è Zinedine Zidane ovvero il cinema è sempre più innamorato del calcio: Zidane, un portrait du XXIe siècle, in bilico tra il documentario e l'installazione, filma l'intero incontro Real Madrid-Villareal del 23 aprile 2005 con diciassette telecamere per restituire la prospettiva del giocatore in campo. E ancora, tutte le donne di Almodovar e un'intervista a Hugh Jackman (Swordfish, Van Helsing), protagonista di X-men 3.


www.studiomag.com/studio/studio.nsf/wsom/1

Spazio ai grandi nomi sull'ultimo FilmComment: A prairie home companion, secondo la rivista, investe di nuova luce la carriera di Robert Altman, mentre un approfondimento è dedicato a Guy Debord, re del situazionismo e del détournement, autore di Hurlements en faveur de Sade, Critique de la séparation e La société du spectacle. Ma il primo piano di questo numero è dedicato a Paul Greengrass (The theory of flight, Bloody Sunday, The Bourne supremacy): quante restrizioni deve fronteggiare un regista che sceglie di raccontare una storia sull'11 settembre? La realtà dei fatti, i sentimenti dei familiari, la responsabilità politica, la sensibilità collettiva di un Paese. E poi i rischi: mitizzazione, retorica, sentimentalismo. United 93 è testimonianza e memoria ma è anche una riflessione meta-cinematografica sui limiti della comunicazione visiva: così il regista racconta il suo 'making of'. La rivista offre poi una panoramica sul cinema siriano: dove i finanziamenti pubblici non bastano a togliere ai cineasti la voglia di trovare strade alternative per far arrivare al pubblico i loro – molto spesso critici – punti di vista.


www.filmlinc.com/fcm/mj06/mayjune.htm

German Films Quarterly apre il numero estivo con una carrellata sui film che hanno puntato sulla Germania come location. Dalla Bavaria di Cold Void ai campi coltivati di Unveiled, vengono raccontati i percorsi di produzione, le scelte e le istituzioni coinvolte: la rivista conferma così la sua tendenza a 'giocare in casa', contemporaneamente fornendo ai lettori/(aspiranti) cineasti approfondimenti e informazioni sempre utili. Nella sezione tradizionalmente dedicata alle più importanti figure del cinema tedesco, troviamo una lunga intervista a Gerhard Meixner e Roman Paul – fondatori della Razor Film Produktion e produttori di Paradise now – e il profilo di Philippe Gröning, regista di Summer, The terrorists!, L'amour, l'argent, l'amour e di Into great silent, Premio speciale della giuria al Sundance Film Festival.


www.german-cinema.de/en/germanfilmsquaterly/latest/index.html 

Cinque anni dall'ultimo film. Quindici dall'ultima sceneggiatura sugli zombie. Venti dall'ultima regia sugli zombie. Chi è? George A. Romero, Land of the dead: Video Watchdog raccoglie i suoi redattori intorno a una tavola rotonda per discutere il recente ritorno al grande schermo del maestro americano. Tra versioni 'cinematografiche' e versioni 'unrated', reazioni e commenti sono tutto tranne che scontati…Sempre in tema di mostri di celluloide – tema caro al bimestrale americano – troviamo un approfondimento sul King Kong originale – quello del 1933, diretto da Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack e interpretato da Fay Wray e Robert Armstrong – con succulente immagini a suo tempo tagliate dalla censura. Infine, una vera chicca per i nostalgici del classico: The call of Cthulhu, pellicola prodotta dalla H.P. Lovecraft Historical Society, scritta da Sean Branney e diretta da Andrew Leman (entrambi esordienti), si rivela un piccolo gioiello di coraggio (bianco e nero e muto) e fedeltà al racconto horror del celebre scrittore e alle sue inconfondibili atmosfere gotiche.


www.videowatchdog.com/home/home.html


 

"Non c'è niente di più utile per una carriera che sbagliare…": lo confessa a Creative Screenwriting Akiva Goldsman, reduce dall'adattamento di Il codice da Vinci e già sceneggiatrice per Ron Howard (A beautiful mind, Cinderella Man) e Joel Schumacher (The client, Batman forever). Come annuncia la copertina, l'ultima issue è espressamente dedicata ai blockbuster estivi: ecco allora gli appuntamenti 'numero tre' per X-men e per Mission: Impossible – quando l'action-movie si regge su un personaggio – raccontato dal regista J.J. Abrahams e dagli sceneggiatori Roberto Orci e Alex Kurtzman. Ma non mancano le anticipazioni: Meryl Streep, presto sugli schermi con The devil wears Prada, racconta al magazine il suo lavoro insieme alla sceneggiatrice Aline Brosh McKenna. Sembra che l'attrice – che interpreta la tremenda boss del romanzo/'chick lit' da cui è tratta la pellicola – abbia mostrato alla sceneggiatrice 'come aggiungere una dimensione diversa' al diabolico personaggio…


www.creativescreenwriting.com/current.html

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