LETTE E…RIVISTE – "Ma gli anni Settanta, man…" Mel Gibson sul cinema

Quando Kubrick faceva saltare la gente dalle finestre e John Boorman esplorava selvaggiamente le paure umane. Quando Mel Gibson passava la notte a guardare film e si sentiva come i protagonisti di Peckinpah: il regista di "Apocalypto" racconta i suoi registi preferiti a "Total Film"

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E' un'occasione incredibile di esprimere se stessi. Molto di più che recitando. Non voglio sminuire quell'esperienza – è straordinaria, ho amato fare l'attore e lo faccio ancora, ma fare il regista mi appaga molto di più.


 


Orson Welles ha detto: Howard Hawks è grande prosa, John Ford è poesia. Parlaci del tuo amore per Ford…


Ho in testa The Searchers in modo così nitido. Proprio certe angolazioni, certi primi piani. Ok, sono solo tipi di inquadrature, ma il punto è quello che Ford riusciva a farci, a fare con gli attori. Magari il protagonista non aveva idea di cosa stava facendo (non dico John Wayne, che era un attore consumato)…apparentemente, Ford era un tipo un po' crudele. Ho sentito invece una storia su Kubrick: una volta sul set ha fatto saltare un tipo da una finestra. Stanley fece semplicemente: "Ciao!" e il tizio saltò giù! Pensa quanto poteva essere teso…Kubrick è uno dei più grandi. 2001 è uno dei miei preferiti. Ti fa sentire così strano, no? A 19 anni ho visto al cinema Barry Lindon. Visto e rivisto. Ero totalmente affascinato dal mondo che Kubrick aveva creato in quel film. L'opposto delle aspettative, l'opposto della bidimensionalità. E Arancia meccanica. Il coraggio di quel film, la forza di rottura. Che aveva, e che ha ancora oggi. Ma come ha fatto?


Un altro che amo moltissimo è John Boorman. Penso che Deliverance sia un film perfetto. Una fottuta assurda odissea da incubo. Ha esplorato le paure ancestrali in un modo che non credevo fosse possibile. Anch'io ci ho provato, in Apocalypto. Ho provato ad esplorare tutte le paure che sentivo. Ma…andiamo! (ride) Deliverance è veramente spaventoso, è il prototipo del vero horror. Quando l'ho visto avevo circa 18 anni. Gli anni Settanta erano un gran periodo per il cinema. C'era gente come Coppola e Lumet.


All'epoca ero solito guardare i film a notte fonda…li guardavo e neanche sapevo che erano di Lumet…alle tre di notte mi entusiasmavo, vedevo Connery, poi mi chiedevo ma chi  è il regista? E scoprivo che era Sidney. Lo stesso per Hawks: anche lui è uno che ti sorprende. Perché è stato capace di rappresentare un'era, e allo stesso tempo di cambiare il cinema. E Don Siegel: Dirty Harry… Charley Varrick! Devi assolutamente vederlo. E' del 1973, mi pare. E' uno di quei film che vedi e rivedi. E Peckinpah: The getaway, The wild bunch…anche questi sono dei gran film.

The wild bunch ti dà l'idea che tutto è morto…


…Sì, quando camminano lungo la strada.


 


E ti senti come se stessi andando ancora con loro.


Lo so. E' bello. E' cool. Quella piccola canzone messicana. E John Frankenheimer. Questi sono registi. Hai mai visto The Train?


 


E' quello con John Voigt?


No, Burt Lancaster.


 


Oh yeah, World War II movies!


Fucking killer film! E Roman Polanski? Chinatown. Fantastico. Il Macbeth di Polanski l'ho amato tantissimo, è davvero illuminante.


 


C'è davvero un sacco di sangue in quel film.


Sì. Un bagno di sangue. Teste che volano. Fuckin' cool. Ma tutti questi registi – ne sto parlando perché mi prendono in modo viscerale, emozionalmente profondo, con i loro ritmi, con tutto quello che fanno. Veri talenti. Di sicuro, anche in modo inconsapevole, saccheggio dalle loro opere. Bè, probabilmente tutti a loro volta hanno saccheggiato da qualcun altro. Otto Preminger, Eric von Stroheim. Billy Wilder è un altro dei miei preferiti. Lo guardo ancora…Sunset Boulevard. Fantastico.


 


E i cineasti contemporanei?


Trovo che Chris Nolan sia davvero scaltro, geniale. Memento, wow! Roba complicata da gestire. Anche Batman Begins era buono, e non è facile fare centro con questo genere di pellicole – qualcosa che è stato fatto e rifatto…Insomma, da Griffith a Nolan, sono tanti quelli che amo. E là fuori ci sono molti grandi registi. Ma gli anni Settanta, man


 


"Gibson's gurus: directors Mad Max adores" – da Total Film, gennaio 2007


www.totalfilm.com/features/gibsons_gurus_directors_mad_max_adores


 


Traduzione di Annarita Guidi

Total Film è una delle riviste inglesi più attente alla qualità e all'ampiezza dell'informazione: vuole divertire e intrattenere, ma soprattutto fornire al suo pubblico dati, news e informazioni sicure, complete e aggiornate sia sulle pellicole in sala che sul mondo home entertainment. Il mensile spazia dai blockbuster hollywoodiani al cinema indipendente, puntando soprattutto alle esclusive e alle anticipazioni, alle curiosità, alle pellicole più attese e ai grandi nomi, agli artisti più difficilmente raggiungibili. Total Film segue con molta attenzione festival e manifestazioni, così come le uscite di libri, album e videogiochi legati all'universo cinema. Sul sito della rivista, sempre aggiornato, è possibile abbonarsi e consultare l'archivio on-line. (a.g.)

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