LIBRI DI CINEMA – "Alice attraverso lo schermo"
Attraverso saggi critici e film di riferimento, questo libro vuole proporre uno dei tanti percorsi del cinema all'interno della letteratura fantasy, che grazie alla densità degli archetipi ed alla ricchezza delle descrizioni fornisce spunti accurati ma aperti, rielaborabili in letture anche molto lontane tra loro. Sovera Edizioni
Cristina Canfora, Luca Lardieri
Sovera Edizioni
Uscita: maggio 2010
pp. 143 – € 15
Nel passaggio da un mezzo espressivo ad un altro, dalla letterature al cinema, bisogna fare i conti con opportunità e difficoltà del processo di transcodificazione.
La letteratura fantasy, ricca di minuziose descrizioni utili a costruire visivamente atmosfere, sembra prestarsi spontaneamente agli adattamenti cinematografici, fornendo spunti iniziali accurati ma aperti, rielaborabili in letture anche molto lontane tra loro.
Attraverso vari saggi ed opinioni differenti tra gli autori, questo libro evidenzia come il personaggio letterario di Alice, cui Carroll diede vita nel 1865, serpeggi nel cinema fantasy sotto le forme più disparate, non soltanto attraverso le varie versioni delle proprie avventure ma piuttosto quale sottotesto e riferimento costante, metafora fondativa di un intero genere cinematografico, che dalle caratteristiche ideologiche e di stile di questo romanzo ha tratto e continua a trarre linfa vitale.
Questo perchè il fantasy semplicemente è wonderland, patria del non sense per natura sovversivo, irrazionale, libero dalle logiche dell'ordinario, caotico.
Intrinsecamente lontano dal sentimentalismo che spinge all'azione nell'universo de Il mago di Oz (Dorothy e compagni compiono un viaggio in cerca di cuore, un percorso emotivo), l'archetipo mitico di Alice è viaggio cerebrale nei meandri dell'immaginazione, rivelando per questo la propria carica rivoluzionaria in qualsiasi contesto venga attualizzato: dalla riuscita versione disneyana del 1951 ai sottomondi Burtoniani di Nightmare before Christmas o La sposa cadavere, dal mondo delle grige meraviglie -dove si arriva svegliandosi, non più dormendo- in Matrix, al “darkoniglio” guida nei buchi neri (della mente) in Donnie Darko, la sola maniera per essere fedeli a wonderland è stravolgerne, di volta in volta, tutte le regole. Ecco allora che l'abbandono dell'immaginazione a favore della razionalità matura nel finale di Alice in Wonderland di Burton può essere letto come un tradimento, e un film innovativo come Avatar sembra toccare i momenti più alti nelle descrizioni, nelle esplorazioni visivo-tattili del “Wonderland Pandora”, mentre la vicenda sentimentale del protagonista (classico eroe americano sulla via della redenzione) finisce col mitigare la carica rivoluzionaria della “meraviglia fine a se stessa”, avvicinando il film più a Il mago di Oz che non ad Alice.
Se Carroll ha saputo tracciare le direttive del lato immaginifico del fantasy, ad Edgar Allan Poe va invece il merito di aver introdotto il gotico sulle vie del cinema, attraverso descrizioni minuziose di ambienti lugubri e macabri, abitati da freaks interiormente tormentati, donne di una doppiezza perturbante, vittime ed ammaliatrici, non morte ma neanche vive.
Tra i molti film portati a tesimonianza, esemplificativo il paragone tra il racconto Ligeia di Poe ed il film La sposa cadavere di Burton: al di là dei differenti sviluppi delle 2 trame, ciò che lega profondamente lo scrittore ed il cineasta è la visione della vita come parentesi in un mondo di morte che preesiste, un barocco universo degli inferi dai confini permeabili, nient'altro che il lato oscuro di Wonderland.
PREFAZIONE
Attraverso lo schermo e quel che Alice vi trovò
CAPITOLO PRIMO
Personaggi in costume. Esempi dalla letteratura inglese
Pride&Prejudice. Shakespeare in love. Vanity Fair
di Cristina Canfora
CAPITOLO SECONDO
More then meets the eyes
Edgar Allan Poe e Tim Burton: un invito a vedere oltre
di Cristina Canfora
CAPITOLO TERZO
Carroll chiama Disney parte I
da Alice nel paese delle meraviglie a Il mago di Oz
di Cristina Canfora e Luca Lardieri
CAPITOLO QUARTO
Mondi possibili. Da Tolkien ad Alice Sebold. Le terre di mezzo di Peter Jakson
La trilogia de Il signore degli anelli
di Cristina Canfora, Luca Lardieri e Gaetano Maiorino
CAPITOLO QUINTO
Alice e le meraviglie della fantascienza
The Matrix, Donnie Darko e Avatar
di Luca Lardieri
CAPITOLO SESTO
Cappelli per teste mozzate. Tim Burton tra Carroll e Washinghton Irving
Sleepy Hollow e Alice in Wonderland
di Cristina Canfora e Luca Lardieri
FILMOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA
APPENDICE FOTOGRAFICA
Alice in Wonderland