LIBRI DI CINEMA – Cinema e spettri del Terzo Reich, di Roberto Lasagna

Il critico Roberto Lasagna ripercorre e analizza la mitologia nazi attraverso la settima arte: il cinema che lo stesso Hitler e Goebbels utilizzarono per diverso tempo come strumento di propaganda.

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Cinema e spettri del Terzo Reich
Roberto Lasagna
Edizioni Il Foglio
pp. 143, € 14,00

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Una delle pagine più nere e dolorose che la storia ricordi si chiama nazismo. Il critico e saggista Roberto Lasagna ripercorre e analizza la mitologia nazi attraverso la settima arte. Il cinema che lo stesso Adolf Hitler e il ministro Joseph Goebbels utilizzarono per diverso tempo come strumento di propaganda con Leni Riefenstahl (regista, attrice e fotografa tedesca) colonna portante del cinema propagandista. La stessa settima arte fu, successivamente, utilizzata per mostrare gli orrori della vicenda hitleriana da diverse prospettive. Lasagna traccia un percorso, lungo più di settant’anni, fatto di interpretazioni infinite di quell’incubo (oltre 100 i film citati). Si va, infatti, da Il grande dittatore di Charlie Chaplin (che utilizzò l’ironia per sbeffeggiare l’assurda ideologia nazi) fino al più recente Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino che, prendendo spunto da un film di Enzo G. Castellari (Quel maledetto treno blindato), reinventa la storia attraverso un’elaborazione personale dei materiali storici e cinematografici. Ma in mezzo c’è tanto altro: lo straordinario Schindler’s List, con Steven Spielberg che trasforma la storia dell’Olocausto in un grande melodramma hollywoodiano fatto di immagini che restano per sempre impresse nella mente degli spettatori; La Vita è bella del nostro Roberto Benigni che ebbe il merito di raccontare la Shoah attraverso lo strumento della favola (e per questo subì assurde critiche di negazionismo); Il pianista di Roman Polansky, il film più claustrofobico sulla Shoah anch’esso attaccato dalla critica radicale perché nel raccontare la storia l’autore non risparmia nemmeno gli stessi ebrei, talvolta complici di tanto orrore; Hitler-Un film dalla Germania, pellicola-fiume di Hans Syberberg in cui si riflette sul significato del nazismo nella storia e nella cultura tedesca.
Cinema e spettri del Terzo Reich è, per bocca dello stesso autore, “Una lettura propedeutica per affrontare, attraverso l’analisi dei film e la cultura che li ha prodotti, gli spettri e la mitologia naziste”.

INDICE

5 Premessa

CeS
11 Il cinema che aiuta a non dimenticare
13 Da Caligari a Goebbels
21 Logica totalitaria e discontinuità epocale
25 Il nazismo come estetismo
31 L’uomo incatenato
37 Messa in scena della Shoah
45 Nuove rappresentazioni
54 Dalle immagini della realtà alla realtà nelle immagini
67 Masse in gabbia
74 Una vicenda di usurpazione
78 La ribellione di Shosanna
82 A scuola di propaganda
85 Spettri senza Marx
91 Spettri con Marx
94 Odessa
97 Segreti in cantina
104 Sulle tracce del “Quarto Reich”
111 Desaparecido ma non troppo
115 Contro la mistica del male
120 Momenti di riflessione dalla Germania
128 L’incerto cammino della verità
139 Filmografia dei film citati
142 Riferimenti bibliografici essenziali

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array