LIBRI DI CINEMA – "Il Buio si Avvicina", di Fabiana Proietti, Alessia Spagnoli, Carlo Valeri

Dino Audino pubblica un fondamentale Manuale per aspiranti mostri da slasher movie: leggendolo, si impara tutto quello che c’è da sapere prima di resuscitare a compiere il proprio massacro di teenager – come costruirsi la propria maschera spaventosa; tutti i trucchetti di cui sono piene le case del genere; le importantissime strategie della tensione.  Giovedi 20 dicembre alle 20.15  al Detour a Roma, presentazione del volume con gli autori.

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IL BUIO SI AVVICINA

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Fabiana Proietti, Alessia Spagnoli, Carlo Valeri

Dino Audino Editore

Prima Edizione – Luglio 2007

190 pagine – 18.00 euro

 

Temi, Figure e Tecniche dell’horror americano dalle origini a oggi. Basterebbe il titolo a dirlo: questo libro è un mostro. Proprio al pari degli eroi negativi del genere che intende analizzare, questo volume di tre giovani critici appassionati è un soprannaturale essere divoratore di nozioni, filmografie, interpretazioni, rimandi, informazioni, schematizzazioni – in 188 pagine scritte fitte fitte entra praticamente di tutto, da Il mito di Dracula, figlio della notte e Frankestein, il Prometeo moderno, sino a i fantasmi-zombie-marziani-indiani-guerrieri-demoni-metallari di Carpenter (approfondimento su Ghosts on Mars), passando da paragrafi come La casa di provincia nel Teen Horror degli anni ’70. Tutto diviso in tre parti ben delineate: dal mostro alla maschera, la casa nel cinema horror, strategie della tensione. Poniamo che il lettore di questo saggio sia un aspirante boogey man, analogo per esempio a Leslie Vernon in Behind the Mask: The Rise of Leslie Vernon, piccolo recentissimo cult low budget d’oltreoceano organizzato come un mockumentary in cui, in una delle tante Springfield d’America, un nuovo mostro da slasher movie sta per risorgere e iniziare a mietere vittime tra i teenager, ma prima di dare il via al massacro si mette a spiegare per filo e per segno come intende assurgere al rango di leggenda dell’orrore alla troupe di una televisione locale, che lo segue in tutto il suo training da mostro: tra le pagine de Il Buio si Avvicina, troverebbe utilissimi consigli su come agire per risultare infallibile. Non solo un libro-mostro, allora, ma addirittura un libro che crea mostri (s’intende, mostri di bravura nel campo del cinema horror americano): Leslie Vernon, o chi per lui, prendendo spunto dai mostri dei ‘grandi classici’ come Dracula, Frankenstein, l’Uomo Lupo, Mr Hyde, il Fantasma dell’Opera, la Donna Pantera, la Mummia, gli zombie, la Mosca, ritrovandosi inevitabilmente nella banda dei Freaks (ottima sottolineatura dell’importanza del capolavoro di Todd Browning), giungerebbe intorno a pagina 60 a studiare tutto quello che c’è da sapere sui vari Jason, Michael Myers, Leatherface, Freddy Krueger (il paragrafo dedicato al mostro della saga di Nightmare è acutamente intitolato Terrore Operaio); tra i labirinti dell’Overlook Hotel e case organiche figlie dell’inventiva di Sam Raimi o di Robert Wise (attenzione all’approfondimento su di un piccolo gioiello riscoperto dai tre autori, Gli invasati), l’aspirante mostro imparerebbe tutti i trucchetti perfetti per dare vita ad una casa assediata (come quelle di Romero, Gli uccelli, L’esorcista, Rosemary’s Baby…ma anche l’astronave Nostromo di Alien). A quel punto, la fase teorica del suo percorso di apprendimento avrebbe termine – adesso si tratta di passare alla pratica: lezione di strategia della tensione. Primo paragrafo: come si costruisce una sequenza di puro pathos – una manna dal cielo per il nostro maniaco in progress! Sequenze analizzate nel dettaglio di film come, tra gli altri, Venerdì 13 Parte Seconda – L’assassino ti siede accanto, o Scream II (si sarà notata una certa predilezione degli autori per il Maestro Wes Craven, scandagliato in lungo e largo nella sua filmografia citando anche opere come Cursed e La casa nera, oltre ai classici). Segue un’altra interessante dritta per chi vuole incutere terrore e morte: Make-up ed effetti speciali: la rappresentazione della mostruosità (qui una meravigliosa attenzione per gli storici responsabili degli effetti speciali, da Jack Pierce a Rob Bottin), e si chiude in bellezza con Inquadrature e movimenti di macchina, che a Leslie Vernon e i suoi compari magari non interesserà poi tanto, ma che tra il fuori-campo, l’ingrandimento dell’orrore, e lo squisito Per una poetica della soggettiva (in cui compare finalmente Roger Corman) ci traghetta sino all’ultimo paragrafo, Un genere da ascoltare, dedicato all’utilizzo del sonoro nei film dell’orrore. Il Manuale è perfettamente funzionale, allora: dopo averlo letto, si diventa infallibili. Almeno, sino all’avvento del sequel…

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