Il cinema coreano contemporaneo

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Identità, cultura e politica

Edizioni O barra O

Traduzione di Pietro Ferrari

Presentazione di Paolo Bertolin

Pagine: 240

Finito di stampare nell'ottobre 2006

Prezzo: 20 Euro

"L'analisi comparata dei film scelti in questo libro prospetta una relazione complessa tra le basi politiche ed economiche e le forze culturali della società nella configurazione dell'identità nazionale. Il presente studio dimostra come il cinema svolga la funzione di dare corpo alle contrastanti percezioni della società e della nazione da parte dei coreani che vivono sotto i due diversi sistemi. Al di là delle differenze visibili tra i film del Nord e del Sud, tuttavia, la mia analisi mette a nudo anche la forza perdurante dell'omogeneità culturale, mai andata completamente perduta nonostante i quarantacinque anni di confronto politico. Il film come testo culturale dispiega dinamicamente le interpretazioni del mondo sociale da parte delle persone, portando alla luce le loro varie preoccupazioni per la società mentre si impegnano attivamente a capire se stesse e, al contempo, a comunicare tra loro. Nel contesto della Corea contemporanea, l'importanza della cultura tradizionale risiede nella sua possibilità di mediare le visioni contrastanti della società e della nazione tra Nord e Sud." Così esordiscono le "Conclusioni" in appendice a questo ricco e bel  saggio di Hyangjin Lee, professoressa al Dipartimento di Studi sull'Asia Orientale dell'Università di Sheffield, da sempre attenta al tema della possibile integrazione culturale tra Corea del Nord e Corea del Sud, in vista dell'auspicata riunificazione. Questo libro ripercorre nella sua interezza lo sviluppo del cinema coreano, dagli esordi nel 1903 al consolidamento avvenuto durante il periodo coloniale giapponese (1910/45), fino all'affermazione dei giorni nostri, mettendo in luce la diversificazione dei film seguita alla divisione tra Nord e Sud. Il saggio parte dalla creazione dell'identità storica e cinematografica della Corea, per poi analizzare gli adattamenti cinematografici dei racconti tradizionali popolari, capitoli interessanti per comprendere le diverse modulazioni di genere che stanno alla base del cinema coreano. Non meno importante l'approfondito sguardo rivolto alla rappresentazione cinematografica della storia, delle diverse classi sociali e dei mutamenti culturali dell'identità contemporanea nazionale.  Per dare ragione a Hyangjin Lee quando, concludendo il suo libro, scrive: "Il futuro della cinematografia coreana dipende da una quantità di parametri esterni: fattori soprattutto economici nel Sud, essenzialmente politici nel Nord. L'attuale produzione dei giovani registi di talento nella parte meridionale suona come una nota di speranza per quanti sono interessati al futuro del film coreano. I loro seri messaggi ed esperimenti artistici meritano costante attenzione. Benché le fluttuanti condizioni economiche e gli imprevedibili sviluppi politici del paese rendano difficile indovinare una precisa linea di evoluzione, il cinema coreano si presenta quanto mai ricco come argomento per la ricerca sociologica proprio per la sua complessità come testo culturale".

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