LIBRI DI CINEMA – Il cinema di Gabriel Garcìa Màrquez

Il cinema di Gabriel Garcia Marquez

L'ottimo lavoro di Alessandro Rocco, edito da Le Lettere riesce nell'impresa di delineare il rapporto cinema-letteratura di Màrquez. Un "matrimonio mal riuscito" come lo definisce lo scrittore Premio Nobel, ma comunque intenso e innovativo.

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Il cinema di Gabriel Garcìa Màrquez
Alessandro Rocco
Le Lettere – Collana Latinoamericana
Finito di stampare nel mese di aprile 2009
p. 210 – euro 20

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Aprendo un giornale (La Repubblica) in una calda giornata d'agosto può capitare di imbattersi in un'intervista al regista colombiano Rodrigo Garcia (Le cose che so di lei, Nove vite da donna). Forse a qualcuno questo nome non dirà molto,  ma forse la serie tv prodotta dalla HBO e già andata in onda in Italia In treatment si. Bene lui è il creatore della serie e del protagonista, Paul (Gabriel Byrne), lo psicoterapeuta che affronta e discute ogni giorno con un paziente diverso. C'è qualcosa in più, Rodrigo è il primogenito dello scrittore Gabriel Garcìa Màrquez. Buon sangue non mente. Questa piccola premessa, frutto più del caso che della ricerca, si intreccia con l'ottimo saggio/monografia scritto da Alessandro Rocco e dedicato al cinema di Gabriel Garcìa Màrquez. Sicuramente non un cinema di papà, tanto odiato dai battaglieri cinefili francesi, ma "un matrimonio mal riuscito" come lo definisce lo stesso Gabbo. Un rapporto speciale e intenso, mai dipendente e succube della scrittura, ma complice e spesso ricco di spunti e innovazioni che hanno cambiato la sua stessa tecnica narrativa di Màrquez. Rocco riesce a tracciare in quest'opera di analisi e indagine quella linea sottile e impercettebile che ha segnato le tante scelte artistiche, e umane, dello scrittore Premio Nobel per la letteratura nel 1982. I vari processi che hanno portato l'autore a scrivere soggetti e sceneggiature e poi a ritornare sugli stessi in un continuo lavoro di rifondazione e rimodellazione dellasua stessa tecnica. Così le opere prese in esame, le collaborazioni, i registi colleghi e amici, l'esperienza giovanile da critico militante e il viaggio a Roma per seguire i corsi di regia del Centro sperimentale di cinematografi contribuiscono a plasmare la poetica del Màrquez autore cinematografico. Parlare del cinema di Gabbo, quello "fatto" e quello solo sognato è come ripercorrere gli spazi pieni e qulli vuoti delle migliaia di pagine di inchiostro, gli incontri e i percorsi attraverso la sua america, i volti e i pensieri di una generazioni di cineasti, scrittori e intellettuali che credevano e volevano un cinema che raccontasse le storie e mostrasse l'anima e l'umanità delle persone. Il saggio, anche grazie ad un attento lavoro bibliografico, mette insieme i tanti tasselli di questa carriera iniziata nel 1954 sulle pagine del quotidiano "El Espectador" recensendo il neoralismo italiano di De Sica e del suo Ladri di biciclette. Riflessioni e considerazioni che animeranno i suoi primi lavori come sceneggiatore iniziati nel 1961 in Messico dopo l'esperienza romana: "Credo che un regista cinematografico debba sapere cosa vuole esprimere, prendere i suoi appunti e scrivere il suo film con una cinepresa mentre gira. Credo che questo sia l'unico modo perché un regista diventi davvero creatore". Ruy Guerra, Fernando Torres, Arturo Ripstein, Fernado Birri diventano i pilastri e le sponde su cui coltivare la passione e la propria idea di cinema. La poliedrica attività di questo gruppo confluirà grazie all'impegno di Màrquez e l'aiuto di Birri nella scuola cubana di cinematografia. Il faticoso lavoro di Rocco sulla matassa di pagine, scritti e saggi, riesce nell'impresa di delineare il rapporto cinema-letteratura di Màrquez da una parte prettamente filmico, o meglio pensato già per il grande schermo dall'altra, e nel libro si troveranno i lavori e le sceneggiature elaborate con questo metodo. Dall'altro la materia fluida della partecipazione dello scrittore alla realizzazione filmica lo interessa e affasciana  tanto da indurlo a ricercare una posizione di sceneggiatore-autore, spazio dove poter liberare la propria poetica e estetica autoriale. Conclude Rocco su Màrquez " Una parte notevole della sua produzione letteraria è da considerarsi appartenente al genere filmico…egli può essere annoverato tra gli scrittori che hanno contribuito a rinnovare la letteratura latinoamericana attraverso l'intergazione dei codici di narrazione filmica nel sistema letteraio".

INDICE:

Raccontare o far vedere di Martha Canfield
Premsessa
Gabo e il cinema
Due favole per il cinema
Il lato oscuro del reale
Cinema e tragedie: riscritture di Edipo Re
Gli amori difficili
Sogni che diventano realtà: Me alquilo para sonar
Lo sceneggiatore come autore, il film come letteratura
Filmografica di Gabriel Garcìa Màrquez
Bibliografia su Gabriel Garcìa Màrquez e il cinema

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