LIBRI DI CINEMA – Il cinema va a scuola

Il critico Giampiero Frasca ci conduce nell’affascinante e problematico rapporto tra scuola e cinema, analizzando una moltitudine di pellicole sul tema in un saggio zeppo di riferimenti, citazioni, curiosità e figure indimenticabili della scuola nel cinema. Edizioni Le Mani.

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Il cinema va a scuola
Giampiero Frasca
Edizioni Le Mani
Finito di stampare nel mese di gennaio 2011
p. 252, € 15
 
Dopo i saggi su Dennis Hopper, sui generi cinematografici, sul western, il critico Giampiero Frasca ci regala un prezioso studio sul rapporto tra il cinema e una delle istituzioni più complesse e necessarie della società: la scuola. Il tema, intrinsecamente vasto e multiforme, ha una lunga e tradizionale frequentazione con il grande schermo, che perdura tuttora con risultati apprezzabili, come dimostrano i recenti La classe o L’onda e che si configura da tempo come sottogenere autonomo.
L’argomento è affrontato con rigore e accuratezza, in un saggio minuziosamente documentato, strutturato in maniera tematica, che forse ha il solo difetto di essere troppo immediato nel passare da una pellicola all’altra, non peccando certo di eccessivo schematismo. Metà dell’opera è, comprensibilmente, dedicata alle figure principali dell’istituzione: gli studenti e gli insegnanti, raccontati alla luce di quei rapporti di amore-odio-subordinazione che il cinema ha spesso saputo magnificamente raccontare e mostrare. Pregevole, però, è l’attenzione dedicata a figure comprimarie (ma mai secondarie) di quel mondo, come bidelli, presidi, genitori. Inoltre, e questo è una sorta di valore aggiunto, il saggio si avventura anche nei luoghi attinenti all’ambiente scolastico, le cui componenti visiva e spaziale sono spesso fondamentali nell’aspetto filmico; qui vengono presi in esame non solo le aule o i bagni, ma anche ambientazioni meno scontate come corridoi, sala professori, cortili. L’ultimo capitolo è opportunamente dedicato alle declinazioni cinematografiche dei meccanismi pedagogici ed educativi.
Ad essere analizzati sono film e documentari, essendo quasi completamente assenti telefilm o serie TV: un’esclusione che è senza dubbio il risultato di una precisa scelta metodologica iniziale, seppur non dichiarata. I riferimenti cinematografici, italiani e stranieri, sono davvero numerosi: giusto per fare alcuni nomi, si va dai vecchi film di genere italiani come Maddalena, zero in condotta o Il maestro di Vigevano, Se… o Addio Mr. Chips!, fino a Elephant di Gus Van Sant e a classici come Zero in condotta di Jean Vigo, I quattrocento colpi di Truffaut o (e come aspettarsi il contrario?) L’attimo fuggente di Peter Weir.
Il libro è ricco anche nel paratesto. Offre infatti al lettore un discreto apparato iconografico a colori, ma soprattutto un’ottima e preziosa bibliografia primaria, critica e tematica; non poteva mancare l’indice dei nomi e dei film, insostituibile strumento di consultazione e ricerca.
Ogni tipologia di lettore ha dunque l’occasione di cimentarsi con le sue conoscenze durante la lettura. Il cinofilo, l’appassionato dell’argomento o il semplice “curioso” potranno consultare l’opera quasi come un dizionario o divertirsi anche a ripescare riferimenti nel bagaglio cinematografico personale, riscoprendo titoli accantonati o scovandone di nuovi.
 
INDICE
 
Prima che la campanella suoni                         
 
Gli insegnanti                                                              
Vocazione e idealismo                                    
L’eccentricità                                                             
Burnout e altre sindromi                                             
 
Gli studenti                                                                 
I separati in casa                                                        
I nipoti di Gian Burrasca e la
degenerazione di Marlon Brando                                
Perfidia e intrighi                                                        
 
Dirigenti scolastici, bidelli, genitori                               
Il volto contraddittorio dell’istituzione:
i dirigenti scolastici                                                     
L’umorismo complice: i bidelli                         
Tra carenze ed eccessi impropri: i genitori                   
 
I luoghi                                                      
Lo spazio dello scambio: l’aula                       
Lo spazio intermedio: il corridoio                                
Gli spazi esclusivi:
la sala insegnanti, il cortile, i servizi igienici                   
 
Principi di geografia dell’educazione                
Tradizione e repressione                                  
Cattivi maestri e formazione dell’uomo nuovo  
La didattica “illuminata”                                              
Lo sfascio educativo                                                  
Tipologie scolastiche e dislocazioni                             
 
 
Bibliografia                                                                
 
Indice dei nomi e dei film                                            
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