LIBRI DI CINEMA – "Il colore e la composizione filmica" di Luca Venzi

Articolando il suo libro in modo puntuale ed esaustivo, Venzi riesce pienamente ad assolvere al suo scopo di dare al colore non solo una funzione drammaturgica evidente, ma soprattutto un ruolo di radicale importanza all’interno della storia del cinema, “uno dei più complessi, fecondi e affascinanti strumenti espressivi in dotazione all’immagine filmica”

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IL COLORE E LA COMPOSIZIONE FILMICA

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Luca Venzi

Edizioni ETS

Finito di stampare nel 2006

Pag. 154 – 14 euro

 

Studiare il colore in quanto colore. A prescindere dagli oggetti che rappresenta o dalle figure narrative con cui entra in contatto. Per una volta eccoci di fronte a un libro che riesce a illuminarci sul cinema senza fare riferimento a generi cinematografici o registi. Il colore e la composizione filmica fa infatti a meno delle tante letture monografiche o storicistiche sul cinema e i suoi movimenti, e cerca invece di riflettere con complessità e grande consapevolezza estetica sul ruolo che il colore riveste nel cinema, o all’interno di un singolo film. A detta dello stesso autore "un dato colore comincia a esistere quando cessa di presentarsi come una pura e semplice qualità del visibile e si costituisce come colore in quanto tale." Luca Venzi – professore all’Università di Cassino e dottore di ricerca in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo – si propone di affrontare il colore cinematografico su diversi livelli interpretativi, al fine di dare a esso una profonda lettura poietica, un’entità visiva e concettuale autonoma. E lo fa analizzando alcuni film fondativi da un punto di vista cromatico: Lost Highway di Lynch (di cui vengono presi in esame i mirabolanti titoli di testa “giallo nel buio”), Schindler’s List, Tre colori: Blu, Pierrot le fou di Godard, Funny Face di Stanley Donen e molti altri ancora.

Molti sono i riferimenti ai grandi teorici cinematografici del passato, primo fra tutto S. Ejzenstein (ma anche Balazs, Delluc e altri), i cui scritti vengono presi in esame per evidenziare come già il grande regista e teorico russo comprendesse l’esigenza di progettare e modellare una dimensione testuale dell’elemento cromatico. Articolando il suo libro in modo puntuale ed esaustivo, Venzi riesce pienamente ad assolvere al suo scopo di dare al colore non solo una funzione drammaturgica evidente, ma soprattutto un ruolo di radicale importanza all’interno della storia del cinema, “uno dei più complessi, fecondi e affascinanti strumenti espressivi in dotazione all’immagine filmica”.

 

 

Introduzione                                                           p.11

 

Cap.1  Esposizione cromatica                           p.17

 

Cap.2  Insorgenza di colore                                p.27

 

Cap.3  Ricorrenza di colore                                p.67

 

Cap.4  Operatività del colore                              p.103

 

Bibliografia                                                            p.141

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