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Corso trimestrale REGIA CINEMATOGRAFICA, dal 18 marzo

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Corso Trimestrale di Montaggio in presenza, da 19 marzo

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Acting! Corso Trimestrale Recitazione Cinematografica, dal18 marzo

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Oltre la vendetta – Il cinema di Park Chan-Wook
Michelangelo Pasini
Park Chan-wook è conosciuto in Occidente quasi esclusivamente per quella che critica e pubblico amano chiamare la trilogia della vendetta. Ma nonostante Sympathy for Mr. Vengeance, Oldboy e Sympathy for Lady Vengeance rappresentino un tassello fondamentale della sua filmografia, non si può limitare la poetica del regista coreano a queste tre pellicole. Con uno stile capace di sintetizzare classicismo e modernità, cinema di genere e caratteri decisamente più autoriali, Park Chan-wook è considerato uno degli alfieri della new wave coreana del nuovo millennio.
[Il Foglio Letterario – pp. 235 € 18,00]
Scrivere con la Luce, i Colori, gli Elementi 
Vittorio Storaro
Electa pubblica una nuova edizione della trilogia di Vittorio Storaro, maestro insuperato di fotografia cinematografica, dedicata alla luce, ai colori e agli elementi (da sempre oggetto della sua personale ricerca). Il libro raccoglie oggi, in un unico volume e in un DVD, le riflessioni del maestro, elaborate in oltre trent’anni di esperienza, mettendo insieme i retroscena del suo lavoro, i segreti e la magia del grande direttore della fotografia, insignito tre volte del premio Oscar dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Los Angeles.
Il nuovo libro, preziosa sintesi dell’arte della fotografia cinematografica, è aggiornato nei testi e nelle fotografie, include dei folder di sole immagini, ed è accompagnato da un DVD mai distribuito in cui il maestro racconta i suoi studi, le sue immagini, i suoi film, la sua vita. Un omaggio di Storaro che, tra le quinte del set, con filmati documento di ieri e di oggi, interviste ai protagonisti (attori e registi) e stralci di film, spiega i trucchi del mestiere “dal vivo” e racconta come realizzare nei film le ispirazioni prese dai maestri dell’arte italiana, regalando agli spettatori una vera e propria lezione di cinema.
[Electa – pp. 440 € 100,00]

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LA SCUOLA DI DOCUMENTARIO di SENTIERI SELVAGGI

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Woody Allen. Quarant'anni di cinema
Pier Maria Bocchi
Tra i registi statunitensi, Woody Alien è, da molti anni, fra i più complessi, interessanti e analizzati. Critici, storici, filosofi si sono avvicendati, nel tempo, in approfondimenti sistematici spesso puntuali e illuminanti.
Il suo cinema copre ormai quattro epoche, dalla fine degli anni '60 fino ai giorni nostri: l'esordio dietro la macchina da presa con Prendi i soldi e scappa e il più recente Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno sono rispettivamente il primo e l'ultimo prodotto di una poetica che trova soprattutto nella società americana e nella sua indagine la vera ragione.
Contro ogni psicologismo autistico, questo libro si propone anche di riparare alcuni torti, in particolare quelli che hanno riguardato la carriera del regista e i film degli ultimi dieci anni, da più parti considerati ripetitivi, un po' stanchi, meno geniali. Attraverso culture, suggestioni e influenze diverse, Woody Alien ha contribuito a fare la Storia dell'immaginario cinematografico americano. Spesso l'attenzione dei media e della critica si è troppo spostata sul privato, tenendo anche conto della sua figura iconica riconoscibilissima: ma ad esaminare col senno di poi e oggi i film alleniani, si scopre un cineasta sorprendentemente legato a doppio nodo con la realtà. Ben più di quanto l'allenismo (autoriale e critico) è stato disposto a rivelare.
[Le Mani – pp. 216 € 16,00]
Ingrid Bergman. La vertigine della perfezione
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KIM KI-DUK: LA MONOGRAFIA DEFINITIVA!

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Nuccio Lodato e Francesca Brignoli
Ingrid Bergman. Per molti la più grande attrice della storia del cinema. A quasi trent’anni dalla sua scomparsa, continua ad essere il prototipo dell’interprete moderna: artista di straordinario talento che praticava con sensibilità, intraprendenza e passione – unite a un grande, “nordico” rigore – quella che per lei era sì una vocazione ma anche, orgogliosamente e prima di tutto, la sua professione.
Il gusto dello sperimentare le costruisce una carriera perfetta, a tutt’oggi mai eguagliata, che racchiude, dal formidabile esordio in Svezia negli anni Trenta del secolo scorso al ritorno in patria alla fine dei Settanta, una parte fondamentale delle vicende del cinema mondiale.
Al talento di questa magnifica apolide, costantemente alla ricerca del nuovo, si deve la creazione di capolavori assoluti diretti da registi come Alfred Hitchcock, George Cukor, Roberto Rossellini, Jean Renoir, Ingmar Bergman. Dai fenomenali primi dieci anni a Hollywood, che segnano la nascita di una nuova tipologia di donna e di star – sofisticata ma naturale, «un misto di bellezza eccitante e fresca purezza», come la definì David O. Selznick – al fondamentale interludio in Italia e di qui alla grandiosa stagione tra Europa e Stati Uniti, Ingrid Bergman, negli anni della maturità (che ne amplificano talento e fascino), si afferma come modello insuperabile di una capacità attoriale creativa, libera, colta e indipendente: esemplarmente attuale.
Un saggio storico-critico, l’analisi puntuale dei film fondamentali della sua carriera, oltre alla rivisitazione biografica dell’attrice e gli apparati completi di filmografia e teatrografia. Un invito a compiere un viaggio con lei, per leggere, rileggere, approfondire le pagine di un cinema che ha generato presenze fra le più potenti e indimenticabili nella cultura visiva del Novecento.
[Le Mani – pp. 334 € 18,00]
Agnès Varda. Cinema senza tetto né legge
Nicola Falcinella
Agnès Varda (Bruxelles, 1928) è una delle più grandi registe donne del cinema. Un'autrice che è sempre sfuggita alle etichette e spesso ha precorso i tempi. Dopo gli studi di pittura e gli inizi come fotografa, esordisce con La Poinfe Courte del 1955 con Philippe Noiret e Silvia Monfort. Il suo primo film è considerato un anticipo della Nouvelle vague per lo stile libero delle riprese e le ambientazioni dal vero. Le sue pellicole più note restano Cleo dalle 5 alle 7 (1962) e Senza letto né legge (1985) con Sandrine Bonnaire, Leone d'oro a Venezia. Il lavoro più recente è l'autobiografico Les plages d'Agnès (2008). Il volume prende in esame il suo modo di lavorare senza differenze tra finzione e documentario, il rapporto dell'autrice con movimenti quali la Nouvelle vague e il femminismo, l'impegno politico, gli omaggi dedicati al marito Jacques Demy, e ancora temi ricorrenti nelle sue opere come l'arte e la musica e analizza le pellicole più significative. In appendice la filmografia completa.
[Le Mani pp.114 – € 14,00]
Scene comiche del cinema italiano
Achille Corea, Fulvio Di Meo, Claudio Maccari (a cura di)
È vero, quando si parla di grande cinema si pensa sempre a film drammatici, scene toccanti, monologhi commoventi. Ma provate a indagare su quale siano le frasi “da film” più citate nei dialoghi quotidiani o a chiedere in giro quali scene si saprebbero recitare a memoria. Fatelo e scoprirete che il cinema comico domina l’immaginario collettivo.
Dal famosissimo «Noio volevon savuar» di Totò e Peppino al «Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?» di Nanni Moretti, che pure comico non è, le grandi scene del cinema brillante si stampano nei ricordi di tutti noi.
Questo volume offre una selezione ragionata di momenti di grande comicità, classica e moderna, un campionario del saper scrivere e saper far ridere che permetterà agli appassionati di rileggere le battute epocali e riscoprire i dialoghi fulminanti dei film che hanno scandito le varie epoche del cinema comico.
Una lettura godibile per ogni spettatore, ma anche uno strumento utile per attori e scrittori.
Pagina dopo pagina la lettura farà riecheggiare le voci, tra gli altri, di Totò e Peppino, Alberto Sordi, Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Roberto Benigni e Massimo Troisi, Diego Abatantuono, Carlo Verdone, Tomas Milian, Corrado Guzzanti,Aldo Giovanni e Giacomo, Ficarra e Picone.
[Audino Editore – pp. 144 € 15,00]
Fata Morgana – Quadrimestrale di cinema e visioni – Conversazioni sul cinema – Numero Speciale
AA.VV.
Julio Bressane, Jean-Louis Comolli, Georges Didi-Huberman Roberto Esposito, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi Werner Herzog, Paolo Jedlowski, Jean-Luc Nancy, Jacques Rancière Paul Schrader, Slavoj Žižek – Undici conversazioni tratte da altrettanti numeri di "Fata Morgana". Undici conversazioni che sintetizzano il progetto intorno al quale è nata nella primavera del 2006 la rivista che, pur raccogliendo al suo interno contributi e discorsi di filosofi, registi, sociologi, antropologi, e naturalmente studiosi di cinema, ha avuto la capacità di raccogliere e contenere nella forma di una "unità aperta" tutta l'eterogeneità di queste prospettive e pratiche discorsive, e non solo all'interno di ogni singolo numero, ma anche fra un numero e l'altro, pensati come se fossero i tanti punti luminosi di una costellazione. Le conversazioni raccolte, che aprono ogni singolo fascicolo della rivista, sono conversazioni su un tema e sono conversazioni sul cinema, ma la differenza non è cosi importante, anzi il luogo stesso della rivista è quello definito dalla loro indiscernibilità.
[Pellegrini editore – pp. 416 € 20,00]
Il volto della Medusa – Il cinema di Nikos Koundouros
Beniamino Biondi
Nikous Koundouros è uno dei maggiori registi di un paese, la Grecia, la cui cinematografia è stata sempre, a torto, ritenuta minore. Persino la grandezza oramai acquisita di Thodoros Anghelopoulos non è riuscita a diffondere nel mondo le opere di numerosi altri cineasti dal ricco immaginario, dalle inquiete tensioni morali, da una ricerca formale inesausta e suggestiva. Nikos Koundouros, salutato come un genio dal giovane critico Francois Truffaut, è il padre del cinema greco d’autore, colui che ha reso la forma cinematografica come forma d’arte e di intervento culturale. A questo cineasta difficile e contraddittorio, noto per il suo carattere irascibile, si devono alcuni certi capolavori: O Drakos, che ha anticipato con modernità sconcertante le tematiche dell’alienazione e del cinema esistenzialista, e Vortex, prestigioso esercizio simbolico di raffinata avanguardia ed opera ancora oggi ignota e maledetta. Un regista la cui poetica della dissolvenza e del brulichio, che stratifica situazioni, destini ed idee, compone una visione totale del mondo, irrimediabilmente greca e dunque irrimediabilmente europea. L’intera cinematografia di Nikos Koundouros possiede tratti originali ed è riferimento costante per tutti i cineasti della Grecia, che a lui guardano ossequiosi come ad un “maestro”.
[Il Foglio Letterario – pp. 50 € 6,00]
Tecnologia Cinematografica. 1890-1932
Riccardo Redi
Poco descritta e spesso trascurata, la tecnologia del cinema nella sua storia più che centenaria è indubbiamente un argomento complesso, difficile. Le invenzioni e le innovazioni sono state spesso contestate, tanto che il merito di questo grande strumento di comunicazione è stato attribuito a inventori diversi. Ma l'accurata descrizione dei ritrovati è resa ardua dal fatto che all'inizio le invenzioni sono state empiriche, senza base scientifica o basate su teorie errate. Ne è un esempio la vicenda della fotografia, che è stata sfruttata e perfezionata per oltre un secolo, prima che la ricerca scientifica moderna ne spiegasse il meccanismo.
Un problema, quello della separazione tra ricerca scientifica e applicazione tecnologica, attualmente molto discusso e che in questo volume può essere soltanto richiamato.
[Persiani Editore – pp. 142 € 14,90]
Set in Cortina – Il Cinema e le Dolomiti. Scatti protagonisti racconti
AA.VV.
La "perla delle Dolomiti", e le sue montagne di straordinaria bellezza e magnificenza, dichiarate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2009, non sono solo meta di turismo ma, dagli anni '20 ad oggi, si sono trasformate in set per la realizzazione di film italiani e internazionali.
Uno sfondo magnificamente scenografico che lascia sempre, nelle sale, gli spettatori a bocca aperta: come ha scritto Walter Petroni " per questo il cinema non smetterà mai di amare Cortina e Cortina di amare il Cinema".
Il volume vuole proporre agli amanti del cinema, della montagna e di Cortina, notizie, curiosità, aneddoti, citazioni e racconti, di registi, attori, direttori della fotografia, scenografi, costumisti e membri della troupe che hanno effettivamente operato sui set montani.
Ma la caratteristica più rilevante dell'opera sono le immagini, dai set più recenti a quelli del passato, da Il gigante delle Dolomiti a Cliffhanger: una ricca galleria fotografica, ritratti inediti, fuori scena, dietro le quinte mostrano l'impresa straordinaria compiuta nel portare troupe, costumi, attrezzi e macchine da presa sulle nevi e lungo i pendii più ammirati al mondo.
[Electa – pp. 190 € 60,00]
Sentieriselvaggi21st n.19: cartacea o digitale