LIBRI DI CINEMA – Le novità di Luglio

Io vedo me stesso – David Lynch, Il nome sopra il titolo – Frank Capra, Paul Schrader e il cinema della trascendenza, American storytelling, The dark side – Bad guys, antagonisti e antieroi

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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Io vedo me stesso
David Lynch

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Il fuoco, il fumo. Strade notturne con semafori rossi mossi dal vento, tende rosse agitate da brezze invisibili. Donne angeliche in pericolo, agenti dell’Fbi con una passione maniacale per caffè e torte alla ciliegia. Il fischio delle segherie, le sirene sull’acqua. Queste e mille altre ossessioni affollano la fantasmagoria allucinata di David Lynch, regista fra i più visionari della sua generazione, forse uno degli ultimi, come diceva Hitchcock, a «pensare per immagini». Il suo cinema è un’esperienza simile a quella che si vive al risveglio, quando il mondo del sogno sfuma lentamente nella consapevolezza. È un sogno vigile, un viaggio attraverso l’ignoto, l’oscuro, il bene e il male che forgiano ognuno di noi. Per questo Lynch è così difficile da spiegare e così restio a spiegarsi, perché la parola non può attingere al nucleo dell’incubo, può solo lambirlo.

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Io vedo me stesso è il risultato di più di un decennio di interviste raccolte da Chris Rodley, a cui David Lynch ha affidato il racconto della propria formazione, la passione per la pittura e l’influenza di artisti come Oskar Kokoschka e Francis Bacon, il lavoro di fotografo e la collaborazione musicale con Angelo Badalamenti, fino alle grandi opere cinematografiche, spesso frutto di difficili compromessi per mantenere il controllo creativo.
[Il Saggiatore Editore – pp. 404 € 25,00]

 

 

 

Il nome sopra il titolo – La vita meravigliosa di un maestro del cinema
Frank Capra

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Frank Capra (1897-1991) è uno dei grandi maestro del cinema del Novecento e ha celebrato come nessun altro sul grande schermo l’american way of life degli anni Trenta e Quaranta, con capolavori quali È arrivata la felicità (1936), Arsenico e vecchi merletti (1944), La vita è meravigliosa (1946) e Angeli con la pistola (1961).
Figlio di contadini siciliani, passa dalla laurea in ingegneria alla macchina da presa, ottenendo nel 1934 la consacrazione vera e propria con Accadde una notte, primo film in assoluto a conquistare i cinque Oscar più importanti (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, migliore attore protagonista e miglior attrice protagonista).
In questo libro – un’autobiografia avvincente come un romanzo – Capra ripercorre la propria vita, dai duri sacrifici per farsi un’istruzione al trionfo che gli garantì un privilegio fino ad allora riservato solo alle grandi star di Hollywood: fu il primo regista a poter vantare in apertura dei suoi film «il nome sopra il titolo».
Con un’introduzione di Fabio Stassi e una nota di John Ford.
[Minimum fax Editore – pp. 568 € 23,00]

 

 

Paul Schrader e il cinema della trascendenza
Alberto Castellano

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Il volume vuole restituire la statura e la complessità di uno dei più importanti autori americani della sua generazione, un cineasta fortemente influenzato dal cinema e dalla cultura europea, uno sceneggiatore rigorosamente indipendente ma capace di lavorare anche su committenza per alcuni generi e di muoversi con disinvoltura nel sistema hollywoodiano. Conosciuto più come sceneggiatore che come regista per aver scritto film di autori come Pollack (Yakuza), Scorsese (Taxi Driver, Toro scatenato, L’ultima tentazione di Cristo), De Palma (Complesso di colpa), in realtà Schrader fin dal suo film d’esordio Tuta Blu (1978) s’impone come un regista a tutto tondo, capace di ritagliarsi un percorso artistico ed espressivo intorno a temi profondi e stimolanti, di fare un cinema riflessivo e anche provocatorio segnato da una forte personalità autoriale. Il libro prova a (ri)leggere l’opera di Schrader attraversandola in lungo e in largo dalle angolazioni più diverse e sviscerandone i temi più evidenti ma anche i motivi più nascosti. Gli autori tracciano così un percorso interpretativo-analitico che apre l’universo del regista ad audaci e stimolanti chiavi di lettura ed esplora zone anche oscure ed enigmatiche del suo complesso rapporto con il cinema e con la realtà. E quindi: lo Schrader sceneggiatore, la religione, l’erotismo e il sesso presenti nel suo cinema, le colonne sonore, le infl uenze europee, lo spazio, il rapporto con la letteratura e con i generi, la rappresentazione delle fi gure femminili.
[Mimesis Edizioni – pp. 202 € 18,00]

 

 

di chioAmerican storytelling
Federido Di Chio

 

Come “sono fatte” e come “funzionano” le storie dei film e delle serie americane? Quali strutture narrative le sorreggono e come si sono evolute negli anni? Quali sono i temi, i valori e i profili di eroismo che le caratterizzano? Il volume intende rispondere a queste domande, indagando le forme del racconto hollywoodiano, dalle origini ad oggi, sullo sfondo del continuo e fitto dialogo fra produzione e consumo, industria culturale e società. Un’analisi originale della macchina mitopoietica di Hollywood che da sempre, mentre racconta una storia, e nel modo più avvincente, sa anche attivare delle operazioni simboliche profonde, capaci di interloquire con la parte più intima della collettività.
[Carocci Editore – pp. 192 € 15,00]

 

 

The dark side – Bad guys, antagonisti e antieroi del cinema e della serialita contemporanei
Paolo Braga, Giulia Cavazza, Armando Fumagalli

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Miranda nel Diavolo veste Prada, Christof in The Truman Show, Commodo nel Gladiatore, Fletcher in Whiplash, Frank Underwood in House of Cards… ad accomunare questi personaggi è l’efficacia del “cattivo”, del “lato oscuro”: stanno lì a dimostrare che la sfera del negativo ha acquisito sempre maggiore spazio nella drammaturgia cinematografica e televisiva. Ed è proprio sui modi di raccontare il male sul grande e sul piccolo schermo che si incentra The dark side, andando a riempire il vuoto editoriale lasciato dai principali manuali di storytelling, che all’argomento dedicano pochissimo spazio.
Evidenziando le differenze fra i vari tipi di “cattivo” e soffermandosi sul lavoro creativo alla base della sua costruzione narrativa, gli autori usano la pista del negativo come una chiave di lettura per analizzare il cinema e la serialità televisiva contemporanei. In particolare, il primo saggio analizza le funzioni dell’antagonista e la nascita di eroi più complessi, mentre il secondo indaga la trasformazione dell’antagonista in alcuni film recenti; il terzo e il quarto invece ricorrono a dei case studies per analizzare rispettivamente il lato negativo dell’eroe nei film d’animazione e il fascino dell’antieroe nelle serie Breaking Bad, In Treatment, Mad Men, House of Cards.
[Audino Editore – pp. 128 € 15,00]

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