LIBRI DI CINEMA – “The Walking Dead o il male dentro", di Salvatore Patriarca

La realtà catastrofica di The Walking Dead è smembrata sotto la lente sociologica di Salvatore Patriarca, che indaga la natura di questo fenomeno planetario, lasciando gli aspetti più macabri sullo sfondo per concentrarsi sulle più grandi paure dell'uomo contemporaneo.

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The walking dead o il male dentro
di Patriarca Salvatore,
Eir Editore, 1a edizione luglio 2013
pp 112, 8,00 euro

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Lo sceriffo di un piccolo villaggio della Georgia si risveglia solo, in un ospedale fatiscente di un mondo irreale, da incubo. Ovunque è distruzione e desolazione, e le uniche creature vive sono le orde di corpi in putrefazione che si trascinano per la città. La casa è distrutta e la sua famiglia scomparsa. L’uomo è solo in un mondo per nulla è uguale a quello che ricordava, in cui non c’è più spazio per la tecnologia e per la comunicazione frenetica, e l’unica speranza è tornare alle origini, in una piccola comunità di individui, che combatte per difendersi dagli attacchi esterni e procacciarsi il cibo.

Zombie, morti, sangue e paura sono tutto ciò che si offre alla vista, ma al disorientamento iniziale del risveglio in un mondo disgregato, segue immediatamente la fuga nel passato e il tentativo di ritrovare la famiglia perduta e il proprio ruolo nella società in una comunità di estranei, che se da una parte fa guscio contro un male esterno, dall’altra cresce in seno un male primordiale, ben più potente dei non morti. Il male corre nel sangue e tutti sono contagiati. Gli zombie non sono altro che la manifestazione esplicita della malvagità che prolifera da sempre in ogni uomo, e che esplode con tutta la sua ferocia quando cade il filtro della razionalità, che da secoli contiene gli istinti più bassi sotto la maschera della civiltà.

La realtà catastrofica di The Walking Dead è smembrata sotto la lente sociologica di Salvatore Patriarca, che indaga la natura di questo fenomeno planetario, lasciando gli aspetti più macabri sullo sfondo per concentrarsi sulle più grandi paure dell'uomo contemporaneo. Nonostante la visione pessimistica dell'umanità infettata da un male incurabile, i temi affrontati da questa narrazione seriale non sono l'orrore e la paura del mostro, ma i giganti con cui è costretto a scontrarsi l'uomo nel momento in cui viene privato della sua evoluzione storica: la comunità, la cultura e la tecnologia.

In un mondo in completo decadimento, The Walking Dead si pone infatti in una posizione pro-sociale, in cui l'uomo non è il nemico, ma la speranza, e la comunità umana non è un esperimento fallito o un'utopia da abbandonare, ma un'obiettivo dal quale non si può prescindere per vivere nella pace reciproca. L'uomo è uno zòon politikòn a prescindere dalle condizioni catastrofiche in cui versa, e la tendenza istintiva alla ricostruzione è ciò che lo spinge a spostarsi in territori più congeniali e a formare un nucleo sociale. L'oìkos, la casa, è il punto di riferimento per la sedimentazione informazionale e la mancanza di questo punto di riferimento annulla ogni ragionamento di natura ecologica, economica e politica che sfocia nella cultura. L'azzeramento completo della conoscenza è il danno più profondo che l'apocalisse zombie ha inflitto all'umanità, seppellendo e annientando tutto l'accumulo culturale, artistico e conoscitivo, che l'essere umano ha faticosamente creato attraverso i secoli, riducendo la conoscenza all'esperienza empirica personale, che è impossibile tramandare e consolitare senza un luogo preciso in cui depositare le informazioni. Non a caso l'ultimo grande ostacolo che i superstiti devono affrontare è l'azzeramento della tecnologia, quello strumento controverso, che permette di accedere a un sapere potenzialmente infinito e di comunicare attraverso gli oceani, e che potrebbe essere l'unica difesa possibile contro le forze oscure della natura. In un universo così controverso, in cui bene e male si confondono e l'umanità è sopraffatta dalle sue stesse ombre, l'unica possibilità di sopravvivenza è ricreare la vita in una comunità organizzata e collaborativa, in cui il sapere viene condiviso e ognuno mette in campo le proprie abilità per un bene comune, che sia la salvezza dall'apocalisse o una breve sosta in un viaggio eterno, in cugli gli uomini sono condannati a divorarsi tra loro mentre fuggono verso una pace utopica.

Indice:

Introduzione
La serie tv

1. Il mondo nuovo

2. L'uomo solo e la scoperta del male

3. La fattoria e la comunità ideale

4. La prigione e la guerra

5. I protagonisti

Conclusioni

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