LINEA D'OMBRA 2004 – I partigiani del video

Al Salerno Film Festival la peculiarità è, anche nella nona edizione, (s)confinare con il frammento sparso: sulla sottile linea confluiscono i segmenti dei "nuovi universi" creativi del video e del digitale

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Il concorso lungometraggi di quest'anno ha regalato vere sorprese. Due titoli su tutti: Summer in the golden valley, opera prima del bosniaco Sdrjan Vuletic (premiato a Rotterdam) e Fremder Freund del tedesco Elmar Fischer. Ma oltre alla sezione principale forte è il richiamo verso i corpi pulsanti e magmatici del video clip e digitale d'animazione e non. Gli omaggi alla Partizan Midi Minuit, ad Alain Escall e a Gionata Zarantonello impreziosiscono un festival da sempre coraggioso e stimolante.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Nata nel 1986 a Parigi, la Partizan Midi Minuit è una delle più importanti e innovative case di produzione di videoclip musicali e della pubblicità. Tra i suoi registi di punta: Michel Gondry, Antoin Bardou-Jacquet, Quentin Dupieux. Numerosi sono stati i riconoscimenti ottenuti in quasi vent'anni di attività, tra cui diversi MTV Award; nel 2003, inoltre la Partizan ha vinto la Palma d'Oro a Cannes, grazie a diversi short come quello di Bardou-Jacquet per Honda Accord. I lavori selezionati dal curatore Bruno De Marino sono 32, quasi tutti realizzati nel 2003. I clip della Partizan sono accomunati da uno spirito comico e surreale, utilizzando spesso e volentieri tecniche sofisticate di elaborazione dell'immagine e animazione al computer. Michel Gondry (forse il più noto) è tra gli innovatori del clip metanarrativo. Da ricordare Sugar Water per i Cibo Matto e Bachelorette per Bjork. Nel primo la struttura è perfettamente speculare (due cantanti giapponesi diventano complementari l'una rispetto all'altra), vi è chiaramente un gioco sul doppio: due esseri sono la stessa persona, perché l'una non potrebbe esistere senza l'altra. La struttura "a chiasmo" prevede la congiunzione delle due esistenze. Anche il secondo mescola sogno e realtà. È la metafora dello "showbiz" che può terminare da un momento all'altro. Il racconto svolge una funzione critica a più livelli: biografico, contenutistico (il testo della canzone) e visivo, proprio come un perfetto lavoro metanarrativo. Quentin Dupieux è il creatore del pupazzo giallo Flat Eric. Il peluche in Flat Beat si muove a ritmo di techno e non parla mai: si limita a battere il tempo. È l'essenza stessa della musica, una sua visualizzazione ludica e surreale. Il livello di antropomorfizzazione di una creatura o di un oggetto è dunque il punto d'arrivo di un lungo processo che ha portato gradualmente alla scomparsa della star. Intorno ai due poli della contaminazione linguistica e dei mezzi espressivi gira un altro francese, Alain Escall. Giovane collaboratore di Peter Greenaway, Escall è sicuramente tra i più interessanti autori del nuovo cinema (video arte?) girato in post produzione. Molte delle sue opere in digitale traggono linfa vitale dalla cultura visiva giapponese. Pur lavorando spesso con la dimensione narrativa e utilizzando personaggi e scenografie reali, l'autore sfrutta tutte le suggestioni dell'immagine di sintesi per rievocare elementi iconografici del passato (vedi Le Conte du monde flottant).

Tra i più audaci, azzardati, cattivi, scorrettamente impolitico dei registi della generazione digitale, il ventiduenne Gionata Zarantonello. Esordisce con un lungo splatter su una strage scolastica, stile "Colombine", nel profondo nord italiano; prosegue con un corto crudele su una prostituta bambina; esplora il terreno dei millimetraggi e della serialità in flash animation, con storie e personaggi provocatori ed esilaranti; infine si lancia in un secondo lungo in digitale, tutto in piano sequenza, che vede come protagonista un organo sessuale maschile. Tra i titoli presentati: La messa è finita… acquistate in pace, La cravatta, Il primo bacio, Attesa, Alice dalle 4 alle 5.


Al festival si scandaglia, come da tradizione, il rapporto, ormai avviluppante, tra tecnologia, avanguardia e realismo. Si fa attraverso autori che non perseguono la perfetta mimesi con la realtà. Antinaturalismo e stilizzazione ponderanti allentano la mostruosa apologia della simulazione fine a se stessa.

www.shadowline.it (Sito ufficiale di Linea D'Ombra)


www.clermont-filmfestival.com (Sito ufficiale del Festival del cortometraggio)


www.michelgondry.com (Sito ufficiale di Michel Gondry)


www.director-file.com/gondry (Sito non ufficiale di Michel Gondry)

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array