L’influenza degli endorsement nelle elezioni americane

Spettacolo e Politica si intrecciano nella corsa alla casa bianca tra Kamala Harris e Donald Trump. Celebrità e influencer saranno decisivi nel voto del 5 novembre

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Le elezioni americane tra Kamala Harris e Donald Trump, ormai giunte al momento decisivo del 5 novembre, segnano un significativo incrocio tra politica e spettacolo. Come sostiene Guy Debord “tutta la vita delle società nelle quali predominano le condizioni moderne di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di spettacoli”. Un’affermazione che riflette a pieno la dinamica attuale, dove gli endorsement delle celebrità trasformano il processo elettorale in eventi mediatici di grande richiamo. I cosiddetti endorsement sono sostegni espliciti a un candidato o a un movimento politico tramite una dichiarazione ufficiale.

In un’epoca in cui l’immagine e la personalità hanno un peso crescente, i candidati non sono solo portatori di idee, ma diventano veri e propri protagonisti di uno show. Celebrità e influencer amplificano le loro voci, contribuendo a creare un’atmosfera di partecipazione collettiva che si discosta dal tradizionale e più europeo engagement politico. Lo scenario americano mostra come la spettacolarizzazione influenzi le scelte degli elettori e quanto questo stia rimodellando il panorama politico negli Stati Uniti e, gradualmente, anche quello europeo.

Durante la corsa alle presidenziali, Kamala Harris ha ottenuto il supporto di numerosi volti noti. Attori come Leonardo DiCaprio, noto per il suo attivismo ambientale, hanno utilizzato le loro piattaforme per criticare Donald Trump, definito da DiCaprio un “negazionista climatico”. L’attore sostiene apertamente Harris considerandola una leader capace di affrontare seriamente le questioni ambientali. Altri artisti, tra cui Bruce Springsteen e Beyoncé, sostengono attivamente la campagna democratica. Springsteen ha esortato gli elettori a riconoscere il pericolo rappresentato da Trump, mentre la pop-star ha consegnato una sostanziosa donazione alla campagna della candidata democratica, affermando: “È il momento per l’America di cantare una nuova canzone”.

Beyoncé supporta Harris a Houston, Texas

Dall’altro lato, anche Donald Trump continua a ricevere il supporto di figure di spicco soprattutto nel panorama musicale. Celebrità come Kanye West, Kid Rock e Lil Pump hanno espresso il loro sostegno al tycoon. Kanye, in particolare, ha ribadito il suo appoggio incondizionato a Trump, affermando che è «l’unico candidato giusto per l’America». Anche Elon Musk, CEO di SpaceX, ha mostrato un sostegno costante a Trump, utilizzando la piattaforma social X per attaccare Harris e i suoi sostenitori. Mel Gibson, noto sostenitore repubblicano, ha invece attaccato direttamente l’avversaria di Trump affermando: “Non promette niente di buono: ha un record miserabile e nessuna politica di cui parlare. (Harris) ha il quoziente intellettivo di un recinto”.

Questa continua interazione tra spettacolo e politica solleva interrogativi sul reale impatto degli endorsement sulle elezioni. In un contesto in cui le celebrità hanno il potere di influenzare il pubblico, il loro sostegno può trasformarsi in un fattore determinante nel successo di un candidato. Il rischio è che la politica diventi sempre più una performance, in cui le questioni sostanziali possono essere oscurate dall’appeal delle personalità coinvolte.

Anche l’ex presidente statunitense Barack Obama, preceduto da Eminem ad un comizio democratico a Detroit, ha rappato il testo di “Lose Yourself”, una delle canzoni più iconiche del rapper. Non sorprende il comportamento di Obama in un contesto dove spettacolo e politica si intrecciano visceralmente. Per tutta risposta, a un comizio repubblicano tenutosi al Madison Square Garden l’ex wrestler Hulk Hogan si è strappato la camicia rivelando una canotta con lo slogan “Trump/Vance”.

In definitiva, gli endorsement rappresentano più di un aspetto superficiale per le elezioni del 5 novembre. Si tratta di un’evoluzione del capitalismo contemporaneo, dove l’immagine e la percezione dominano il discorso pubblico. In un’epoca in cui l’opinione delle celebrità può influenzare il destino politico di un paese, la vera sfida è distinguere tra spettacolo e sostanza, compiendo scelte consapevoli al momento del voto.

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