L'intelligence iraniana arresta sei registi indipendenti

Per il loro documentario sulla "carriera" di Khamenei

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Nei giorni scorsi Bbc Persia, il programma in persiano della Bbc, ha mandato in onda un lungo documentario che ripercorreva la carriera di Khamenei, raccontando attraverso quali giochi di potere l'attuale leader supremo fosse stato nominato "rahbar" alla morte dell'Ayatollah Khomeini. Puntuale è arrivata la ritorsione. Sei giornalisti e documentaristi, cinque uomini e una donna, che secondo le autorità di Teheran collaborerebbero con l'emittente britannica (che però smentisce che si tratti di propri collaboratori), sono stati arrestati dalle forze dell'intelligence iraniana. Le ragioni dell'arresto non sono state rese note, e naturalmente non viene fatto alcun riferimento al documentario su Khamenei, che le autorità iraniane ufficialmente ignorano anche se nei giorni scorsi hanno fatto il possibile per oscurarlo (senza peraltro riuscirci completamente). I media iraniani hanno solo riferito che i sei giornalisti sono stati arrestati sabato scorso mentre giravano un documentario per il programma in persiano della Bbc, a quanto pare senza avere il permesso del ministero degli Esteri. La tv di Stato li ha definiti "una cellula segreta della Bbc" e accusati di dare alla Bbc "informazioni per infangare l'immagine dell'Iran e del suo popolo". Il ministro della Cultura Mohammad Hosseini ha confermato l'arresto dei sei e ha detto che nessun giornalista iraniano dovrebbe lavorare per l'emittente britannica. La Bbc ha tuttavia recisamente smentito che i sei "facciano parte del suo personale" e di aver commissionato i documentari. "Si tratta non di giornalisti bensì di registi indipendenti i cui film sono stati presentati a diversi festival e manifestazioni internazionali, e di cui, secondo le procedure normali, il servizio persiano della Bbc ha acquistato i diritti di diffusione", ha detto l'emittente esprimendo preoccupazione per la loro sorte. "Il regime sta solo cercando di intimidire i registi e gli arresti sono da vedere nel quadro delle pressioni crescenti che il governo iraniano sta esercitando sulla Bbc per la sua copertura equilibrata e imparziale degli eventi nella regione".I sei documentaristi, secondo notizie da Teheran, sarebbero stati trasferiti nella famigerata sezione 209 del carcere di Evin, controllata dai servizi d'intelligence. Di loro non sono stati dati i nomi ma solo le iniziali; secondo il sito Tabnak si tratterebbe di registi noti, e tra di loro ci sarebbe anche Mojtaba Mirtahmasb, autore insieme a Panahi di This is not a film, un documentario sulla vita del famoso regista condannato a sei anni di carcere e all'interdizione da girare film praticamente a vita. Mirtahmasb avrebbe dovuto partecipare al festival di Venezia ma gli era stato impedito di lasciare l'Iran. Le trasmissioni in persiano della Bbc, come quelle di Voice of America, sono una spina nel fianco del regime, che da tempo ha chiuso gli uffici e messo al bando il servizio, accusato di diffondere "programmi antirivoluzionari". (fonte: Repubblica.it)
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