"Lizzie McGuire", di Jim Fall

L'opera è subito stretta dentro una gabbia formale che non lascia grandi spazi a disposizione, come insomma se il set si organizzasse sin dall'inizio in una pianificazione risaputa di distanze e volumi.

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E' andato in onda per la prima volta solo poco tempo fa in Italia Lizzie McGuire, telefilm di culto in America, ora gonfiato nel racconto e amplificato nella durata, pronto insomma per il cinema. L'opera di Jim Fall (regista televisivo e produttore di successo) infatti non fa altro che seguire di pari passo il tono dei tanti episodi della serie omonima, portandosi dietro personaggi, protagonista ed una serie di riferimenti diretti alla fonte originaria. In questo senso l'opera è subito stretta dentro una gabbia formale che non lascia grandi spazi a disposizione, come insomma se il set si organizzasse sin dall'inizio in una pianificazione risaputa di distanze e volumi, se non fosse per la ri-creazione di uno sguardo leggermente sfalsato quando si tratta di scandire il passaggio dalla luce americana quella italiana (la protagonista Lizzie infatti, dopo aver finito le medie e subito prima di iniziare gli studi liceali, decide di fare un viaggio con gli amici a Roma). E' in questo frangente allora che, anche se per poco, Fall sembra restituire al viaggio dei ragazzi un'aria di libertà quasi fuori dagli schemi imposti della serie, in un'atmosfera di festa che coincide con l'equivoco in cui cade la protagonista, scambiata per una giovane cantante italiana. E' un gioco di apparenze, il classico scambio di persona in grado però di creare uno spaesamento sia pur sempre controllato che sancisce però l'importante irruzione dell'esterno (nella serie televisiva apparsa su Disney Channel, lo spazio si organizza quasi sempre intorno alle mura dell'edificio scolastico, quasi a creare un interno centrale che monopolizza ogni storia individuale) che non a caso conduce alla destabilizzazione del proprio corpo. Si tratta dunque di un'apertura improvvisa, di una mescolanza di incroci che ridanno fiato alla collaudata struttura di partenza, e in cui si arriva persino a lasciare sui propri passi alcuni segni di un ricordo filmico (il Vacanze romane di Wyler) che vaga leggero nell'aria, a tracciare disegni di una irraggiungibile classicità.

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Titolo originale: The Lizzie McGuire Movie
Regia: Jim Fall
Sceneggiatura: Ed Decter, Susan Estelle Jansen, John J. Strauss
Fotografia: Jerzy Zielinski
Montaggio: Margaret Goodspeed
Musiche: Cliff Eidelman
Scenografia: Douglas Higgins
Effetti: Rainmaker Digital Pictures
Costumi: Monique Prudhomme, David C. Robinson
Interpreti: Hilari Duff (Lizzie McGuire), Adam Lamberg (Gordo), Robert Carradine (Sig. McGuire), Hallie Todd (Sig.ra McGuire), Jake Thomas (Matt McGuire), Ashlie Brillault (Kate), Yani Gellman (Paolo), Alex Borstein (Sig.ra Ungermeyer), Clayton Snyder (Ethan), Brendan Kelly (Sergei), Daniel Escobar (Sig. Escobar), Peter Kelamis (Dott. Comito)
Produzione: Teen Life Productions, Walt Disney Pictures
Distribuzione: Buena Vista International Italia
Durata: 93'
Origine: USA, 2003


 


 

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