Lo ShorTS International Film Festival racconta il Libano
La manifestazione avrà luogo a Trieste dal 28 giugno al 5 luglio 2025. Per la sua 26° edizione, lo ShorTS IFF presenterà 6 cortometraggi di giovani voci libanesi tra memoria, giovinezza e rabbia

Quest’anno il viaggio-focus attraverso il cinema dello ShorTS International Film Festival si ferma in Libano. La manifestazione, dedicata alle recenti produzioni di cortometraggi realizzate dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, avrà luogo a Trieste dal 28 giugno al 5 luglio 2025. “Siamo molto orgogliosi di presentare dei film e degli autori che sicuramente meritano una maggiore attenzione a livello internazionale” ha dichiarato il curatore della sezione Massimiliano Nardulli.
L’itinerario, partito nel 2022, che ha fatto tappa in Israele, Grecia e Turchia, giunge nel territorio libanese per dare spazio alle voci di giovani cineasti che “continuano ad apparire in questa incredibile terra di cinema, nonostante la mancanza di un vero tessuto produttivo nazionale”. Attraverso diverse sezioni, lo ShorTS International Film Festival è da sempre esempio di rappresentazione e contemporaneità, in questa 26° edizione saranno presentati 6 cortometraggi, tra i quali tre anteprime italiane e una europea, legati a temi universali come la morte, la giovinezza e la rabbia sociale.
L’importanza della memoria e di fare i conti con la distruzione del proprio paese sono quello che legano Remains di Christine Abou Zein e The Sun Sets On Beirut di Daniela Stephan. Il primo, film sulla lotta di coloro che restano e a cui rimangono solo i ricordi dopo che tutto è stato distrutto; il secondo, il racconto della ricerca di un gatto tra le rovine del porto di Beirut. Altro filone è quello del delicato ragionamento sulla mortalità e le paure, è il caso di Death & Other Fears di Marie-Louise Elia e di Somewhere In Between di Dahlia Nemlich. Rani Nasr, in anteprima europea, porta un’opera che si regge sulla tensione tra l’aggressività e la rabbia dei giusti, rappresentata dal protagonista, e il pragmatismo di chi è complice del sistema oppressore. Infine, abbiamo il sempre verde coming of age con Adam. La regista Yara El Haj descrive con il suo film la fugacità della giovinezza attraverso l’amicizia stravagante di un ragazzo e il suo viaggio di esplorazione.
Qui il sito ufficiale del Trieste ShorTS International Film Festival.