Lo specchio della vita – Jon Halliday incontra Douglas Sirk

Edito da ilSaggiatore, un libro che racconta la vita e le opere di uno dei maestri del cinema americano del dopoguerra.

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“Davanti alla macchina da presa non si bara. Non puoi nasconderle quello che sei. Ed è questa la grandezza del cinema.” (D. Sirk).
È uscito il libro-intervista Lo specchio della vita, che racchiude le conversazioni avvenute tra Jon Halliday, importante storico irlandese, e il grande regista tedesco Douglas Sirk. Un dialogo sul rapporto tra arte ed esistenza, tra fama e valore, tra ricerca espressiva e popolarità. A tutti gli effetti, un’immersione nella vita e nella carriera del maestro del mélo hollywoodiano del dopoguerra: dall’esordio come regista teatrale nella Repubblica di Weimar, dove maturò una grande amicizia con Bertolt Brecht, ai primi tentativi filmici; gli anni della censura nazista, l’inevitabile fuga dalla Germania per realizzare i suoi sogni oltreoceano. Il volume racconta attraverso le parole del cineasta i primi passi come esule negli Stati Uniti sperimentando tra i generi – western, peplum, noir, musical – poi poi arrivare alla messa a punto di un nuovo linguaggio cinematografico e all’affermazione con film del calibro di  Magnifica ossessione, Tempo di vivere ma anche Come le foglie al vento, fino al ritorno in Europa.

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Lo specchio della vita è il ritratto di una figura geniale a lungo sottovalutata, tra i grandi protagonisti di una stagione cinematografica che si inserisce tra la morte del film muto e le prime opere a colori. Un periodo unico, rivestito di aura magica e carica di nostalgia, costellato da film amatissimi dal grande pubblico, disprezzati dai critici e riabilitati dai posteri. E in questo quadro storico, Sirk si inserì meravigliosamente, raccontando con grande maestria le nevrosi sociali del tempo, adottando anche alcune soluzioni registiche innovative all’interno delle produzioni patinate del tempo.

Il libro, edito ilSaggiatore, è impreziosito da uno scritto inedito del regista Rainer Werner Fassbinder, sodale e ammiratore di Sirk, e da una postfazione di Goffredo Fofi.

Qui il link dove è possibile acquistare il libro.

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