#Locarno69 – Il vento ci porterà via?

E’ un vento di rinnovamento quello che soffia sulla 4a edizione firmata da Carlo Chatrian, che dedica il festival a Cimino e Kiarostami. Un concorso sempre più giovane e attento all’universo femminile

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Dedica la 69 edizione del Festival a Michael Cimino e Abbas Kiarostami Carlo Chatrian, dopo la conferenza stampa del 13 luglio a Bellinzona, che anticipa di 24 ore quella milanese.
Il direttore artistico di Locarno, giunto alla sua quarta edizione, si ispira allo sperimentalismo, seppur di forme lontanissime, come quelle dei due autori recentemente scomparsi, per descrivere lo spirito che anima la selezione dei film in programma dal 3 al 13 agosto.

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locarno 69E un vento nuovo e delizioso  – di “Vento di cinema”, parla Chatrian nel suo editoriale – pare soffiare davvero, all’interno di una line-up sempre più giovane e mobile, che, lontana anni luce dalla consacrazione museale dei maggiori festival europei, non esita a mettere in Concorso 3 opere prime (la coproduzione bulgara, danese e francese Godless di Ralitza Petrova, il francese Jeunesse di Julien Samani e Marija di Michael Koch) e otto regie femminili su 17 opere in gara.
Non mancano i ritorni degli autori affezionati, come quello di João Pedro Rodrigues, con O Ornitólogo, reinterpretazione del mito e della vita di Sant’Antonio, dopo la calorosa accoglienza nel 2012 di A ultima vez que vi Macau. O quelli di Yousry Nasrallah e di Tizza Covi, quest’ultimo in una coproduzione austriaca, Mister Universo, che rappresenta l’unica voce italiana del Concorso, mentre La natura delle cose di Laura Viezzoli e L’amatore di Maria Mauti saranno Fuori Concorso, assieme al corto Festa di Franco Piavoli.

Scorrendo i titoli della competizione ufficiale, l’impressione a caldo è che i confini con la sezione per sua vocazione ”attualissima” dei Cineasti del presente, che vanta invece i nomi di videoartisti come Douglas Gordon e Yuri Ancarani, o la già nota – almeno per i cinefili romani che la conobbero come borsista dell’Accademia di Francia – Caroline Deruas, interessante creatura garrelliana, si assottiglino sensibilmente anno dopo anno.

In questa tendenza, anche le scelte dei premi e degli omaggi tentano vie meno scontate, da una parte puntando su nomi di “irriducibili al sistema”, come Jodorowsky e Corman, o più defilati, come Bill Pullman, che in punta di piedi ha attraversato generi ed epoche dell’ultima grande Hollywood; dall’altra trasformando un omaggio postumo in una via di ricerca: la retrospettiva dedicata ad Abbas Kiarostami si fa piccola, rispettando lo spirito più intimo dell’opera del cineasta iraniano. Non una proiezione dei capolavori riconosciuti ma il frutto del laboratorio da lui tenuto a Cuba: “7 cortometraggi – scrive Chatrian – che dialogano con l’ultimo lavoro realizzato dal grande regista da poco scomparso”.

getIn perfetta linea con questa ventata di rinnovamento anche quella che è da sempre uno dei fiori all’occhiello del Festival: la retrospettiva, che quest’anno andrà a riscoprire il cinema della giovane Repubblica Federale Tedesca dal 1949 al 1963, mentre la sezione pensata per il grande pubblico, Piazza Grande, spazierà dalla Palma d’Oro di Ken Loach, I, Daniel Blake, all’action della saga di Greengrass, con Jason Bourne, proiettato sotto le stelle il 5 agosto, fino alle implicazioni etiche e politiche del thriller The girl with all the gifts di Colm McCarthy, tutti segni di un’idea di cinema di massa comunque sempre mobile e trasversale.

 

 

I Film del Concorso

AL MA’ WAL KHODRA WAL WAJH EL HASSAN (Brooks, Meadows and Lovely Faces) di Yousry Nasrallah
Egitto – 2016 – 115’

BANGKOK NITES di Katsuya Tomita
Giappone/Francia/Tailandia/Laos – 2016 – 183’

CORRESPONDÊNCIAS di Rita Azevedo Gomes
Portogallo – 2016 – 145’

DAO KHANONG (By the Time It Gets Dark) di Anocha Suwichakornpong
Tailandia/Paesi Bassi/Francia/Qatar – 2016 – 105’

DER TRAUMHAFTE WEG di Angela Schanelec
Germania – 2016 – 86’

GODLESS di Ralitza Petrova
Bulgaria/Danimarca/Francia – 2016 – 99’
opera prima

HERMIA & HELENAdi Matías Piñeiro
Stati Uniti/Argentina – 2016 – 87’

INIMI CICATRIZATE (Scarred Hearts) di Radu Jude
Romania/Germania – 2016 – 141’

JEUNESSE di Julien Samani
Francia/Portogallo – 2016 – 83’
opera prima
KAZE NI NURETA ONNA (Wet Woman in the Wind) di Akihiko Shiota
Giappone – 2016 – 77’

LA IDEA DE UN LAGO di Milagros Mumenthaler
Svizzera/Argentina/Qatar – 2016 – 82’
LA PRUNELLE DE MES YEUX di Axelle Ropert
Francia – 2016 – 90’
MARIJA di Michael Koch
Germania/Svizzera – 2016 – 100’
opera prima
MISTER UNIVERSO di Tizza Covi, Rainer Frimmel
Austria/Italia – 2016 – 90’

O ORNITÓLOGO di João Pedro Rodrigues
Portogallo/Francia/Brasile – 2016 – 118’

OSTATNIA RODZINA (The Last Family) di Jan P. Matuszyński
Polonia – 2016 – 122’
SLAVA (Glory) di Kristina Grozeva, Petar Valchanov
Bulgaria/Grecia – 2016 – 101’

 

Cineasti del presente

AFTERLOV di Stergios Paschos
Grecia – 2016 – 94’
Prima mondiale, opera prima
AKHDAR YABES (Withered Green) di Mohammed Hammad
Egitto – 2016 – 72’
Prima mondiale, opera prima
DESTRUCTION BABIES di Tetsuya Mariko
Giappone – 2016 – 108’
Prima internazionale
DONALD CRIED di Kris Avedisian
Stati Uniti – 2016 – 85’
Prima internazionale, opera prima
EL AUGE DEL HUMANO di Eduardo Williams
Argentina/Brasile/Portogallo – 2016 – 95’
Prima mondiale, opera prima
EL FUTURO PERFECTO di Nele Wohlatz
Argentina – 2016 – 65’
Prima mondiale, opera prima
GORGE CŒUR VENTRE di Maud Alpi
Francia – 2016 – 82’
Prima mondiale, opera prima
I HAD NOWHERE TO GO di Douglas Gordon
Germania – 2016 – 100’
Prima mondiale
IL NIDO di Klaudia Reynicke
Svizzera/Italia – 2016 – 80’
Prima mondiale
ISTIRAHATLAH KATA-KATA(Solo, Solitude) di Yosep Anggi Noen
Indonesia – 2016 – 97’
Prima mondiale
L’INDOMPTÉE di Caroline Deruas
Francia – 2016 – 98’
Prima mondiale, opera prima
MAÑANA A ESTA HORAdi Lina Rodríguez
Colombia/Canada – 2016 – 85’
Prima mondiale
PESCATORI DI CORPI di Michele Pennetta
Svizzera – 2016 – 64’
Prima mondiale, opera prima
THE CHALLENGE di Yuri Ancarani
Italia/Francia/Svizzera – 2016 – 65’
Prima mondiale, opera prima
VIEJO CALAVERAdi Kiro Russo
Bolivia/Qatar – 2016 – 80’
Prima mondiale, opera prima

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