“Look up!”: la marcia green ispirata al film di McKay

In Francia gli organizzatori della marcia per il clima invitano i manifestanti a “guardare in alto”, ispirandosi proprio al film Netflix candidato a quattro premi Oscar.

--------------------------------------------------------------
CORSO SCENEGGIATURA CINEMA E TV, in presenza o online, NUOVA DATA DAL 27 MARZO
--------------------------------------------------------------

Dicembre 2021. Don’t look up, l’ultimo film di Adam McKay, esce su Netflix alla vigilia di Natale, tracciando uno spaventoso quanto verosimile parallelismo con la realtà attuale e riportando al centro del dibattito pubblico alcuni dei principali temi caldi del decennio, come l’inarrestabile cambiamento climatico in atto. Stacco. Febbraio 2022. Dopo la pubblicazione della seconda parte dell’ultimo rapporto dell’IPCC, l’emergenza climatica è innegabile. Eppure leader politici e istituzioni sembrano non accorgersene o addirittura ne negano l’esistenza, sabotando qualsiasi tentativo e iniziativa volta a rimarginare e contenere gli effetti del riscaldamento globale. La minaccia incombente rappresentata dai cambiamenti climatici è passata così sotto silenzio, complice anche l’emergenza sanitaria che ha di fatto oscurato le recenti mobilitazioni per il clima. Motivo per cui in Francia, nel bel mezzo del periodo elettorale, più di 163 associazioni ambientaliste coordinate da United for Climate, Biodiversity, Attac France e Friends of the Earth, hanno fatto sentire la propria voce, reclamando un nuovo giorno di proteste e manifestazioni in tutto il Paese sabato 12 marzo 2022.
Ma il film di McKay non ha avuto solo il merito di risollevare questioni di primaria importanza. Infatti lo slogan “Don’t look up” che dà il titolo al film, ha ispirato gli organizzatori della marcia per il clima, che invitano i manifestanti proprio a “guardare in alto”. La protesta per ora è stata confermata a Parigi, Nizza, Grenoble e Tours, ma non è detto che nelle prossime settimane non si estenda anche ad altre città.

--------------------------------------------------------------
IL NUOVO #SENTIERISELVAGGI21ST N.17 È ARRIVATO! in offerta a soli 13 euro

--------------------------------------------------------------

Che McKay sia abile nel catturare, attraverso il suo cinema, i più impellenti processi di trasformazione sociale e politica contemporanei, non è una novità. Spesso sfondando la quarta parete, sciorinando sequele di dati concreti e numeri verificabili, innestando il proprio mondo finzionale di elementi reali. Ma in questo caso si tratta di un fenomeno ancora più ampio, che vede due mondi, quello reale e quello di finzione, non solo in aperto dialogo, ma addirittura capaci di interscambi e contaminazioni concrete e tangibili, che scavallano i confini della fiction per ridefinire la realtà e dare nuova linfa alla contestazione politica (come En guerre per i gilet gialli o il doc di Michael Moore per l’ascesa di Alexandria Ocasio-Cortez…). Il cinema sembra non limitarsi più solo ad essere specchio sociale e megafono di istanze politiche, ma si sta rivelando capace di produrre e mettere in circolo posizioni ex novo. Di fronte a questa prospettiva, non appare poi così lontana la possibilità che a guidare la protesta del 12 marzo compaia proprio Leonardo DiCaprio, senza dubbio da tempo assurto a green icon dell’Olimpo hollywoodiano.

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative