La miniserie documentario Lorena ripercorre i fatti del Caso Bobbitt, uno dei primi esempi estremi di ribellione contro le molestie sessuali. Dopo ventisei anni, il documentario – prodotto da Jordan Peele e disponibile su Amazon Prime Video – vuole analizzare il caso sotto una nuova luce.
Il sogno americano, la bella casa nel quartiere invidiabile, circondata dal giardino sempre verde, la famiglia felice, il lavoro perfetto. Niente di nuovo per l’America degli anni ’90; la storia di Lorena Bobbitt era iniziata più o meno così.
Lorena è nata e cresciuta in Ecuador, ma dalla prima volta che aveva visitato l’America del Nord, se ne era innamorata. All’età di 18 anni si trasferì in Virginia, nella città di Manassas, in cerca del suo sogno americano. Lì conobbe John Bobbitt. Lui, un affascinante militare, lei, giovanissima e aggraziata, finirono per uscire insieme e diventare marito e moglie.
La sera del 23 giugno 1993, Lorena evira John con un coltello, mentre lui dorme nella loro casa a Manassas.
Negli anni novanta il caso dei Bobbitt divenne anche mediatico, tutti volevano seguirlo, tanto che il processo fu trasmesso in diretta televisiva.
La faccenda si faceva sempre più interessante. Una donna che nel pieno della notte prende un coltello da 18 centimetri, amputa il marito e poi scappa con il suo pene per lanciarlo dal finestrino, non era qualcosa che si vedeva tutti i giorni. In più non mancavano i dettagli comici, come il fatto che gli agenti recuperarono l’organo reciso in mezzo all’erba e lo portarono in ospedale in una confezione di hot dog.
Quella di Lorena era una storia moto più complessa di come sembrava. Anni di ripetute violenze domestiche, abusi sessuali e discriminazioni razziali, l’avevano condotta a compiere l’estremo gesto.
In ballo c’era più di un atto efferato e folle. C’era un rapporto morboso che aveva portato la donna allo stremo. C’era un gesto di ribellione e di reazione all’insidia della violenza che Lorena subiva dentro le mura della sua casa.

Il caso divenne popolare in tutto il globo e il processo fu uno dei primi eventi giudiziari mediatici, andò in onda su CNN con tanto di chioschi e magliette in vendita fuori dal tribunale.

Erano gli anni in cui nasceva la stampa scandalistica e un caso del genere attirava le attenzioni di tutti. Sia la stampa, che il sistema giudiziario penale, non prendevano ancora sul serio il dramma dell’abuso. Non c’era un dialogo nazionale riguardo la violenza domestica. Eppure erano sempre di più le donne che denunciavano atti di violenza in casa, qualcosa si stava muovendo.
Lorena e John divennero Star. John non si tirò indietro e sfruttò la sua fama del momento. Partecipò a show televisivi per raccogliere fondi, girò un film porno e si sottopose ad un intervento chirurgico per aumentare le dimensioni del pene.

Il documentario ricostruisce la storia tramite foto di archivio, interrogatori, interviste e video di repertorio. Gli agenti e il chirurgo che furono coinvolti durante la notte del 23 giugno raccontano la vicenda dal loro punto di vista e risalgono ai fatti nel loro ordine. Vengono intervistati sia John che Lorena, entrambi assolti. Lorena vive ancora a Manassas, ha una figlia di 13 anni avuta con il secondo marito. Ha fondato un’ associazione per il sostegno delle donne vittime di violenza e tutt’ora non le manca la voglia di farsi sentire.