"L’uomo che non c’era" e le altre uscite della settimana

L’ultimo lavoro dei Coen, miglior regia al Festival di Cannes 2001, con Billy Bob Thornton e Frances McDormand. In sala anche “ABC Africa” di Kiarostami, “Rock Star”, “Malefemmene”, ecc…

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Processi di riscrittura visiva, finezze e virtuosismi, costrutti narrativi impeccabili: in “L’uomo che non c’era”, miglior regia a Cannes 2001, Joel e Ethan Coen manovrano l’elegante bianco e nero di Roger Deakins e ricompongono suggestioni ed atmosfere del noir americano classico: nel 1949, a Santa Rosa, piccolo centro al nord della California, un barbiere frustrato ricatta l’amante della moglie, mettendo in moto una serie di disastrose conseguenze. Interpreti Billy Bob Thornton, James Gandolfini e Frances McDormand. In “ABC Africa” di Kiarostami (in sala da oggi anziché, come previsto, dal 23 novembre), il regista iraniano ed il suo assistente Seifollah Samadian, filmano su richiesta dell’Ifad – International Fund for Agricultural Development dell’ONU – gli orfani di Kampala, Uganda, i cui genitori sono morti di AIDS. Si richiama ai dettami di Dogma ed ai suoi timbri visivi irregolari l’ultimo lavoro di Salvatore Piscicelli che con “Quartetto” si concentra sui complessi incroci esistenziali di quattro ragazze, mentre in “Arcipelaghi” (interpreti non professionisti, dialetto) Giovanni Columbu rivisita l’omonimo romanzo di Maria Giacobbe e tratteggia una Sardegna tragica ed oscura. Passano dietro la macchina da presa gli sceneggiatori di “Rounders” (1998), Brian Koppelman e David Levien, che firmano (e producono) “Compagnie pericolose”, thriller composito sull'iniziazione al crimine di quattro figli d'arte della malavita newyorchese, interpretato da Vin Diesel, Barry Pepper, John Malkovich.
L’universo musicale declinato in tre film con toni, accenti, angolazioni differenti: in “Assolutamente famosi”, commedia grottesca di Dominique Deruddere, le strade per ottenere il successo sono numerose e soprattutto illecite; in “Rock Star”, di Stephen Herek, un impiegato realizza il suo sogno e prende posto nella sua rock band preferita; in “Glitter – Quando nasce una stella”, di Vondie Curtis-Hall, Mariah Carey soffre, risorge e canta.
“Malefemmene” di Fabio Conversi si concentra sull’esperienza carceraria, prima traumatica poi rigenerante, di un’attrice ingiustamente imprigionata. Nora Ephron dirige John Travolta, Lisa Kudrow e Tim Roth in una commedia scritta da Adam Resnick, “Magic Numbers”, mentre i fratelli Farrelly mescolano animazione ed attori reali in “Osmosis Jones”, in cui si azzuffano virus, piastrine e globuli bianchi.
Arti marziali, Parigi e una micidiale congiura: chiude la lista “Kiss of the Dragon”, interpretato da Jet Li e Bridget Fonda, scritto da Luc Besson (anche co-produttore) e Robert Mark Kamen, diretto da Chris Naon.

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