Maestrale, di Nico Bonomolo
Maestrale racconta un protagonista universale. Un sognatore alla ricerca di un porto sicuro che nel viaggio stesso trova una salvezza, anche se forse effimera. Presentato in anteprima ad Animaphix
In anteprima mondiale all’Animaphix di Bagheria, festival d’animazione ideato da Rosalba Colla, arriva il nuovo corto d’animazione di Nico Bonomolo. Autore da tempo riconosciuto e apprezzato dal pubblico e dagli addetti ai lavori, Bonomolo nel 2018 era riuscito a qualificarsi per i premi Oscar e a ricevere una nomination ai David di Donatello per Confino, corto che parla di un artista confinato su un’isola per essersi preso gioco di Mussolini.
Dopo quasi quattro anni, Bonomolo è tornato a lavorare con la Tramp Limited di Ficarra e Picone e il fedelissimo Gioacchino Balistrieri, autore delle colonne sonore dei suoi corti. Maestrale è meno politico, ma ancor più intimo, con il solito tratto e i giochi di chiaroscuro, che risaltano sul bianco, lavora continuamente sulla sospensione tra ambiente e personaggi. Costruisce la sua storia attraverso ellissi narrative che fanno forza sui vuoti in cui sono ingabbiati i protagonisti, secondo uno sviluppo diacronico che non prende in considerazione un preciso spazio e tempo, e che fa perdere lo spettatore in mezzo ad un sogno che si evolve di volta in volta. L’idillio perfetto alla fine si rivela solo un altro loop temporale. Un loop dove l’unica cosa certa è che forse non esistono porti sicuri e dove tutto ricomincia da capo come in un’opera di Escher.
Il protagonista sogna, dopo aver visto una barca mentre va a lavoro, di perdersi nel mare e di lasciarsi trasportare tramite il vento del maestrale. Viaggia attraverso i ricordi che pian piano cancellano la vita terrena e ripercorre tutto ciò che è stato e tutto ciò che è. Non ha il volto e l’età di Victor Sjöström ne Il posto delle fragole (1957), ma analizza proprio come lui, ripensa alla sua vita e per un attimo si sente libero. Pian piano però lo stesso vento che ha fatto cominciare il suo viaggio inizia a minacciarlo.
La sospensione, la magia, non esiste per sempre. Si nasce, si muore e si rinasce ancora ad ogni nuovo approdo. È un serpente che si morde la coda, un uomo che sguazza nel tempo e che tramite una matita, che non conosce limiti, quel mare lo domina. Sognare è l’unica via per resistere. Questo fa l’arte ed è questo che fa Bonomolo, che con la sua matita riesce a salvare da qualsiasi mare in tempesta.