Mai per sempre, di Fabio Massa

In questi giorni in tour tra i vari appuntamenti estivi il nuovo film del regista di Aeffetto Domino, un melodramma a tinte noir che spinge i propri personaggi verso un destino ineluttabile

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Dopo il successo di Aeffetto Domino (2017), Fabio Massa torna dietro la macchina da presa per raccontare i segreti e le bugie di una famiglia napoletana i cui rapporti sono oscurati da un passato torbido. Luca (Fabio Massa) è un meccanico campano che gestisce una officina in Puglia e che ha come aiutante il giovane Antonio (Emiliano De Martino) in cerca di riscatto dopo essere stato in prigione. Luca vorrebbe coronare il suo sogno d’amore con la fidanzata ucraina Maria (Yuliya Mayarchuck) che fa la badante in nero perché non regolarizzata.
La madre di Luca, Silvana (Cristina Donadio), dopo la morte del marito, ha deciso di ricostruirsi una vita con l’ambiguo avvocato Saverio (Gianni Parisi) e vorrebbe che i rapporti con il figlio fossero sinceri e non conflittuali. Rispetto all’opera precedente Fabio Massa restringe il campo d’azione tra la Puglia e la Campania e approfondisce le psicologie dei diversi personaggi cercando di tenere le carte nascoste per circa due terzi di film. Se all’inizio il tono è scherzoso e romantico, con il passare del tempo le note de “La Forza del Destino” di Giuseppe Verdi trascinano la narrazione verso il melodramma e la tragedia. La dignità e l’orgoglio del giovane Luca si scontrano con un mondo fatto di opportunismi, di compromessi, di tradimenti. La nemesi di un destino inevitabile si incarna nel personaggio di Livio (Massimiliano Rossi), camionista ex fidanzato della bella Maria che inizia una escalation di violenze verbali e stalking che richiamano i drammi della cronaca nera quotidiana.

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Fabio Massa prova a condensare in 90 minuti tantissimi temi: l’immigrazione clandestina, la violenza verso le donne, il problema della disoccupazione, il tradimento degli affetti, la collusione di parte della alta borghesia con la malavita organizzata. Se in Aeffetto Domino si parlava della malattia e dell’impatto sui rapporti sentimentali e familiari con una splendida escursione nel territorio africano, in Mai per Sempre l’atmosfera è più claustrofobica e si sottolineano le ipocrisie del mondo borghese di fronte all’ingenuità di un onesto lavoratore che sopravvive fidandosi sulle proprie forze. Fabio Massa non sempre riesce a trovare il tono giusto, soprattutto quando alcuni dialoghi assumono la funzione di riassunto (apparendo poco realistici) o in alcuni momenti di overacting come la scena in ospedale e lo sfogo di Luca sotto casa del padre di Livio. Molto più convincenti il montaggio alternato tra la fuga di Maria verso la libertà e il viaggio di Luca verso il completamento della vendetta, e la caratterizzazione dei personaggi secondari come il sindaco (Massimo Bonetti) e il sibillino Don Michele (Gianni Ferreri).
Gli ultimi venti minuti di film trasformano il melodramma in noir con una serie di rivelazioni che portano il protagonista verso un vicolo cieco. Fabio Massa trova il coraggio di allontanarsi dal modello televisivo evitando la trappola della favola a lieto fine. La resa dei conti di fronte al mare si chiude con uno stupendo movimento di macchina che abbandona le tristi vicende terrene e plana sulla superficie increspata dell’acqua.

Sceneggiato dal regista con la collaborazione di Demetrio Salvi e Diego Olivares, impreziosito dagli splendidi scenari pugliesi e campani, Mai per sempre è una opera che non ha il timore di svelare il lato oscuro di certe esistenze e che riserva al suo protagonista oltre il danno di un sogno d’amore impossibile, la beffa di un tradimento familiare doloroso che ha radici antiche: è proprio dal passato che emergono quei mostri che divorano ogni ipotesi di futuro.

 

Regia: Fabio Massa
Interpreti: Fabio Massa, Yuliya Mayarchuck, Cristina Donadio, Massimo Bonetti, Massimiliano Rossi, Gianni Parisi
Distribuzione: Goccia Film
Durata: 90′
Origine: Italia, 2020

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
1 (1 voto)
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