MANGA/ANIME – Gundam Unicorn

Lo Unicorn Gundam in Destroy Mode

In tempo per i 35 anni del brand, si completa la serie che conclude l'arco narrativo classico dell'epopea spaziale: fra omaggio e rivisitazione, un prodotto di altissima fattura tecnica che tenta di rompere gli schemi della guerra fra terrestri e abitanti dello spazio, per gettare una luce di speranza sul futuro

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Mobile Suit Gundam Unicorn

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Molte opere che hanno fatto la storia dell'animazione giapponese hanno in comune il fatto di essere state apprezzate qualche anno dopo la loro realizzazione: la saga di Gundam, ad esempio, ha dovuto attendere la prima metà degli anni Ottanta per diventare il fenomeno oggi ben noto, in grado di produrre con regolarità una serie all'anno. La prima parte del cammino è stata dunque prudente e orientata allo sviluppo di un arco narrativo inserito nell'Era Spaziale (il cosiddetto Universal Century), che vedeva contrapposti il governo della Federazione Terrestre e gli indipendentisti delle colonie orbitanti, riuniti nel Principato di Zeon. Con il tempo, l'esigenza di attrarre un pubblico che andasse al di là dei fedelissimi e che garantisse la vendita dei modellini dei robot, ha portato la casa produttrice Sunrise a spostare parecchio in avanti le vicende (in modo da estinguere i legami di continuità con il pregresso) e ad aprire universi narrativi completamente nuovi (come quello di Gundam Wing), consegnando l'Era Spaziale al limbo dei nostalgici.

 

Tutto questo fino al 2010, quando si è deciso (con un gesto abbastanza rivoluzionario) di tornare a puntare proprio sugli affezionati che erano cresciuti con le prime avventure e che, nel tempo, avevano dimostrato di mantenere un piede ben saldo nel mercato dei modellini: è nata così Mobile Suit Gundam Unicorn, la serie OAV che conclude l'arco narrativo inventato dal regista Yoshiyuki Tomino nel 1979 e portato avanti principalmente attraverso le saghe di Gundam (la prima serie, oggi indicata come il “First Gundam”), Z Gundam, Gundam ZZ (inedita in Italia) e il lungometraggio Il contrattacco di Char. A ereditare il ruolo di Tomino è ora il regista Kazuhiro Furuhashi, ai più noto per opere come Hunter x Hunter o Le Chevalier d'Eon, mentre lo spunto della nuova storia è fornito dai romanzi dello scrittore Harutoshi Fukui, coinvolto attivamente nella versione animata.

 

La vicenda inizia agli albori dell'Era Spaziale, quando un attentato terroristico causa la morte del Primo Ministro terrestre Ricardo Marcenas, segnando alle origini un'epoca che sarà continua fonte di attriti tra gli abitanti del pianeta Terra e gli spazianoidi insediati sulle colonie. L'azione si sposta quindi in data 0096, tre anni dopo gli eventi de Il contrattacco di Char e ruota intorno al misterioso Scrigno di Laplace (appartenuto a Ricardo Marcenas), i cui segreti sarebbero in grado di minare alle fondamenta la Federazione Terrestre. Dopo averlo custodito per quasi un secolo, Syam Vist, patriarca dell'omonima Fondazione, affida a suo nipote Cardeas il compito di affidare lo Scrigno agli indipendentisti di Neo Zeon, in modo da rompere l'equilibrio che impedisce alla situazione di perenne conflitto di arrivare a una conclusione. Questa scelta, però, non fa altro che scatenare una serie di scontri fra una moltitudine di personaggi, tutti interessati a proteggere o a possedere lo Scrigno e i suoi segreti. Entrano così in gioco il governo Federale rappresentato da Ronan Marcenas (discendente di Ricardo), l'esercito federale della Londo Bell, guidato da Bright Noah (reduce dalla prima serie), la Fondazione Vist, guidata da Martha Carbine dopo la morte di Cardeas, e intenzionata a non disperdere i privilegi conservati dalla sua famiglia per quasi un secolo.

 

Lo Unicorn Gundam in Destroy ModeQuattro sono però i personaggi cardine della tenzone: per prima Audrey Burne, una giovane ragazza che vuole impedire a ogni costo la consegna dello Scrigno a Neo Zeon per timore che l'evento causi una nuova guerra. Sotto il suo aspetto determinato ma gentile si nasconde addirittura Mineva Leo Zabi, discendente della famiglia originaria di Zeon che aveva causato la guerra vista nel “First Gundam”. Poi Riddhe Marcenas, figlio di Ronan, innamorato di Audrey. Poi ancora le “Maniche”, ovvero il braccio armato di Neo Zeon guidato da Full Frontal, che si presenta come la nuova incarnazione di Char Aznable, storico antagonista della prima serie. E infine Banagher Links, figliastro di Cardeas, cui va in dono la chiave dello scrigno, il gigantesco robot Unicorn Gundam.

 

Una simile moltitudine di fronti e l'attenzione rivolta all'equilibrio fra la spettacolarità estrema delle battaglie spaziali e la fitte rete di intrighi storico-politici, non fa mai venir meno l'importanza della discendenza dal passato: ciò è reso evidente non solo dal ritorno di personaggi già noti al pubblico sotto forme più o meno nuove, ma anche da inedite figure figlie di personalità che hanno fatto la storia dell'Era Spaziale. La lunga battaglia fra terrestri e spazianoidi diventa quindi un terreno di confronto con le azioni generate da chi è venuto prima e con il loro lascito, rappresentato dalla lunga scia di morti, rancori e desideri di vendetta generati dal feroce conflitto. In questo senso Gundam Unicorn dimostra un'attenta consapevolezza alla propria natura di epigono, che non può prescindere da quanto seminato nelle serie precedenti, e che, nell'omaggiare la tradizione, deve far fare alla stessa l'atteso passo in avanti. E' per questo che l'intera vicenda è stretta fra l'omaggio al passato e il desiderio innato di rompere gli schemi per aprire nuove vie.

 

I personaggi risultano in tal modo sdoppiati in una serie di interessanti contraddizioni, all'interno di uno schema fatto di singole contrapposizioni che portano le pedine della scacchiera a scambiarsi continuamente di posto. La dicotomia Federazione/Spazianoidi del modello originario è così sottoposta a continue torsioni: alla bisogna nascono divisioni e alleanze e tutto si riassume, ancora una volta, nel dualismo interno al protagonista Banagher Links, costretto a essere l'ago della bilancia, e a gestire l'enorme potere dello Unicorn Gundam, sorta di arma definitiva, ma anche viatico per individuare e aprire lo Scrigno di Laplace e sbloccare così la situazione. Come già accadde con i New Type creati da Yoshiyuki Tomino, Banagher rappresenta allo stesso tempo il possibile modello per una nuova evoluzione umana (favorita dal suo interfacciarsi con il robot), ma anche una sorta di promemoria vivente delle umane debolezze e contraddizioni, che lo spingono a non agire, a soffrire per i drammi portati avanti dal conflitto e a chiudersi in se stesso. Pacifismo e interessi che muovono alla guerra si contrappongono nell'animo di singoli personaggi, dunque, come Banagher e Audrey, mentre il giovane Riddhe Marcenas è pure diviso fra l'osservanza ai doveri federali e ai tumulti del cuore che lo legano a Audrey e lo oppongono a Banagher.

 

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L'avventura orientata alla scoperta dello Scrigno diventa così un percorso scandito dalle tappe che hanno caratterizzato la storia dell'Era Spaziale e descrive una circolarità che solo alla fine riporterà all'origine dell'intera vicenda, rivelando tutti i segreti (ivi compresa l'identità di Full Frontal e il suo rapporto con Char Aznable). La grande visione d'insieme di Syam Vist, che sogna un progresso negato dalle continue battaglie e dalla politica repressiva della Federazione Terrestre, si accompagna perciò a dinamiche intime e personali, che investono i personaggi nel profondo. Siamo quindi perfettamente addentro alle dinamiche già mirabilmente descritte da Tomino nelle serie precedenti.

 

Ciò che cambia è un inedito sottofondo di speranza che, nonostante i drammi e le durezze del conflitto, apre la saga di Gundam a una prospettiva meno nichilista e più fiduciosa in una nuova generazione di giovani eroi capaci di affrancarsi dai dettami familiari e in grado perciò di riscrivere il destino aprendolo a nuove possibilità. Il personaggio di Audrey, in questo senso è forse quello che meglio rivela le intenzioni degli autori, per come inserisce la bellicosa famiglia Zabi in un'inedita prospettiva pacifista. Un approccio che tiene naturalmente conto del periodo storico contemporaneo, all'interno del quale il Giappone esce dalla dura crisi economica degli anni Novanta (e dai tristi cataclismi del 2011, occorsi durante la lavorazione e che hanno influenzato direttamente gli autori) e ha quindi bisogno di spinte di rinnovata fiducia verso un domani che sblocchi anche l'immobilismo di un modello produttivo, sociale e culturale, evidentemente ritenuto obsoleto da Harutoshi Fukui, come egli stessi rivela nelle note di produzione che hanno accompagnato l'uscita di ogni DVD della serie. Dopotutto, anche il “First Gundam” era figlio della crisi economica di fine anni Settanta, a dimostrazione dell'ambizione che anima una saga attenta a radiografare la situazione storica contemporanea attraverso il filtro garantito dalla fantascienza e che per questo, da sempre, unisce un taglio più direttamente spettacolare a uno più “filosofico”, che abbiamo già cercato di evidenziare negli altri appuntamenti di questa rubrica dedicati ai singoli Gundam.

 

Al di là di queste ragioni “contenutistiche”, Gundam Unicorn resta anche un mastodontico sforzo tecnico, caratterizzato da una qualità cinematografica nelle animazioni, e da disegni di grande bellezza, attenti a rinnovare la morbidezza dei design originari di Yoshikazu Yasuhiko, ben sorretti dalle coinvolgenti musiche di Hiroyuki Sawano e dal reparto sonoro “vintage”. A loro si unisce una computer graphic integrata con cura ai tanti disegni realizzati a mano. Da questo versante, l'apporto garantito da Kazuhiro Furuhashi è significativo: il regista, già noto per l'eleganza stilistica dei suoi precedenti lavori, cerca di applicare una forte chiarezza espositiva a un ritmo più elevato della media delle sue opere. In particolare, nelle ricche battaglie spaziali, il regista ha il merito di non appiattirsi sugli schemi visivi che le ultime serie di Gundam avevano riciclato in modo un po' pigro, ma cerca anzi soluzioni sempre nuove e in grado di rinnovare il piacere del gusto per le avventure spaziali, che siano perciò capaci di stupire e di risultare “credibili” in quanto non inerziali. Il tutto trova il suo momento di massima tensione visiva nelle stupefacenti trasformazioni dello Unicorn Gundam, quando passa dalla modalità normale al “Destroy Mode”, liberando tutta la sua potenza e regalandoci un piccolo capolavoro di sintesi fra animazione tradizionale e inserti CG, e quindi fra tradizione e nuove prospettive.

 

Pensata inizialmente come miniserie in 6 parti da un'ora ciascuna, Gundam Unicorn ha poi ottenuto un enorme successo, che ha portato i realizzatori ad allungarla a 7 puntate, con l'ultima di 90 minuti, editata pochi mesi fa, in tempo per i 35 anni della saga – in Italia è distribuita da Dynit in lussuose edizioni DVD e Blu-Ray Disc. Il risultato è un affresco potente e sentito, non semplicemente parassitario verso il passato: un testamento di un'epoca, ma anche un possibile re-inizio per una saga determinata a continuare il suo percorso.

 

 

CRONOLOGIA GUNDAM: opere ambientate nell'Era Spaziale

 

Anno 0079) Mobile Suit Gundam MS IGLOO (serie OAV, 2004) [inedito]

Anno 0079) Mobile Suit Gundam (serie tv, 1979)

Anno 0079) Mobile Suit Gundam I (film riassuntivo, 1981)

Anno 0079) Mobile Suit Gundam II: Soldati del dolore (film riassuntivo, 1981)

Anno 0079) Mobile Suit Gundam III: Incontro nello spazio (film riassuntivo, 1982)

Anno 0079) Mobile Suit Gundam: The 08th MS Team (serie OAV, 1996) [inedito]

Anno 0079) Mobile Suit Gundam: The 08th MS Team – Miller's report (OAV, 1998) [inedito]

Anno 0080) Mobile Suit Gundam 0080: War in the Pocker (serie OAV, 1989) [inedito]

Anno 0083) Mobile Suit Gundam 0083: Stardust Memory (serie OAV, 1991)

Anno 0083) Mobile Suit Gundam 0083: L'ultima scintilla di Zeon (film riassuntivo, 1992)

Anno 0087) Mobile Suit Z Gundam (serie tv, 1985)

Anno0087) Mobile Suit Z Gundam I – A New Translation – Eredi delle stelle (film riassuntivo, 2004)

Anno 0087) Mobile Suit Z Gundam II – A New Translation – Amanti (film riassuntivo, 2005)

Anno 0087) Mobile Suit Z Gundam III – A New Translation – L'amore fa palpitare le stelle (film riassuntivo, 2006)

Anno 0087) Gundam Neo Experience 0087: Green Divers (cortometraggio IMAX, 2001) [inedito]

Anno 0088) Mobile Suit Gundam ZZ (serie tv, 1986) [inedito]

Anno 0093) Mobile Suit Gundam: Il contrattacco di Char (film, 1988)

Anno 0096) Mobile Suit Gundam Unicorn (serie OAV, 2010)

Anno 0122) Mobile Suit Gundam F-91 (film, 1991)

Anno 0153) Mobile Suit Victory Gundam (serie tv, 1993) [inedito]

Anno 0223) G-Saviour (film live action, 1999) [inedito]

Anno 1014) Gundam Reconguista in G (serie tv, 2014) [inedito, in corso]

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