"Maradona – La Mano de Dios", di Marco Risi

Il regista riprende la storia di Diego Armando Maradona e la conduce fedelmente all'interno del suo cinema di eroici emarginati e repressivi complotti sociali. Vicenda preziosa e, allo stesso tempo, perfettamente marcorisiana, manovrata con la prudenza ed il rispetto riservato alle confezioni con la scritta “fragile”.

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Il punto è che da qualsiasi parte uno voglia prenderlo, il nome Maradona è già istantaneamente racconto: soltanto a citarlo, subito dopo l'immagine di gomma dell'atleta, prende forma la leggenda, la parabola, tutto il già detto di un calvario che sembra pensato apposta per farsi sceneggiatura e apologo, con le sue drammatiche discese ardite e le gloriose risalite.
Così a voler riprendere questo che è ormai a tutti gli effetti un gigantesco e radicato racconto collettivo per ri-raccontarlo – ridargli luce e forma – ci si ritrova davanti a due grandi possibilità narrative. La prima consiste nell'assecondare la storia sedimentata nella memoria popolare, limitandosi semplicemente a riassemblare in buon ordine i pezzi dell'immaginario maradoniano condiviso. La seconda, invece, è esattamente il suo contrario: spiazzare il senso comune, scegliersi un'altra visuale, far saltare in aria la struttura consolidata del racconto e poi magari rileggerlo al contrario.
E' forse la soluzione più stimolante per uno storyteller ma inevitabilmente anche la più rischiosa: e qui Marco Risi non rischia.
Il regista riprende la storia di Diego Armando Maradona così com'è – proprio come se la raccontano ancora oggi nei bar di Napoli – e la conduce fedelmente all'interno del suo cinema di eroici emarginati e repressivi complotti sociali. Nessuno spiazzamento, nulla salta per aria. Quasi non gli sembrasse vero aver trovato una vicenda così preziosa e, allo stesso tempo, così perfettamente marcorisiana – un altro "ragazzo fuori", l'ennesimo – e stesse a manovrarla con la prudenza ed il rispetto riservato alle confezioni con la scritta "fragile".
Il risultato è un romanzo di formazione ordinario e andante, scandito dai già millevolte decantati capitoli della saga del campione argentino e costruito incrociando flashback, visioni allegoriche e alcuni sequenze d'antologia televisiva, nel tentativo di imprimere alla narrazione un ritmo speciale spezzando a monte la linearità della vicenda.
Sul fondo scorre però sempre la stessa storia: quella dell'eroe indipendente, fiero e fondamentalmente buono che osò sfidare il mondo dei potenti ricevendone in cambio emarginazione e tormento. Non ci sono incrinature d'ambiguità nella costruzione del film, né i segni di un altro livello di verità da esplorare. Il solito Maradona, insomma. Ed il solito Marco Risi.

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Regia: Marco Risi
Interpreti: Marco Leonardi, Julieta Diaz, Juan Leyrado, Pietro Taricone, Eliana Gonzalez.
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 113'
Origine: Argentina/Italia 2006
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