Marie Heurtin – Dal buio alla luce: incontro con Jean-Pierre Améris

Il regista francese ha prsentato oggi a Roma il film, incentrato sulla storia di una ragazza sordocieca. In sala dal 3 marzo

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Si è svolto oggi l’incontro di presentazione del film Marie Heurtin – Dal buio alla luce- di Jean-Pierre Améris, in sala dal 3 marzo distribuito in circa 30 copie.

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Il regista ha parlato della genesi del film e cioè di come fosse interessato a portare sullo schermo la storia di Helen Keller, già trasposta al cinema nella pellicola Anna dei miracoli, ma che poi ha scoperto una storia tutta francese e cioè quella di Marie Heurtin, sordo cieca ospite di un centro di Poitiers.

Ad interpretare questo personaggio è Ariana Rivoire, alla sua prima esperienza come attrice, sorda dalla nascita.

“Prima di scegliere la protagonista abbiamo visto 200 ragazze e sul set mi sono reso conto che l’handicap non è una difficoltà. Anzi, col tempo grazie agli interpreti del linguaggio dei segni, molti attori hanno imparato a comunicare in questo modo e si respirava una bella atmosfera” ha dichiarato Jean-Pierre Améris.

Quello che emerge dal film, secondo il regista, è come spesso per conoscere gli altri le persone abbiano bisogno di toccare, sentirne gli odori ed è stato interessante “tradurre” il film con le mani.

“Filmare con la mano vuol dire filmare il mondo e io ho una forte ammirazione per l’essere umano e la sua adattabilità” ha continuato il cineasta.

L’altra grande protagonista del film è Suor Margherita, interpreta da Isabelle Carré, la quale non ha nessuna somiglianza con la vera religiosa ma che è stata scelta da Améris per la sua straordinaria abilità e propensione nel comunicare con l’altro, importante anche perché nella pellicola c’è una forte relazione carnale tra le due.

Durante l’incontro sono intervenuti anche dei rappresentanti delle associazioni Lega del filo d’oro, Issr, Cine Deaf e BigBang, i quali hanno parlato dell’importanza dell’accessibilità delle sale cinematografiche per i sordi e ciechi.

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