Matthew McConaughey è il guru motivazionale definitivo

L’evento online tenuto dal premio Oscar Matthew McConaughey è un responso lucido e trasparente del mercato multimiliardario del life coaching. Ma è davvero tutto oro quel che luccica?

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Sul sito dell’evento l’headline recita: Perchè è ora di smettere di accostarsi, e di iniziare a vivere. È tempo di diventare la persona che devi essere.       

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Matthew McConaughey ha tenuto, lunedì 24 Aprile l’evento, online e aperto a tutti, The Art of Livin’. L’immaginario creato attorno a questo webinar descriveva l’incontro come un esperienza nel “cercare un senso dove un senso non c’è”, e nel far rivivere l’anima degli spettatori. McConaughey durante le circa sei ore di show online, alla ricerca incessante del famigerato content ha parlato della sua vita, i fallimenti, la crescita.

Con lui diversi ospiti hanno condiviso il palco, tra questi i due noti motivatori professionisti, showman e autori Tony Robbins e Dean Granzosi. Si, per capire, questo tipo di eventi è esattamente lo stesso che vediamo in Yes Man.

Il mondo del self-improvement rappresenta un mercato multimiliardario in America. Dopo la pandemia nel 2020, l’industria ha visto un calo drammatico dei proventi costringendo i guru e speaker motivazionali a spostarsi online e sui social. Questa pratica viene però fortemente tacciata di essere “accecante” per il cittadino medio, magari poco istruito, che cede alla possibilità di partecipare a corsi di questo tipo pagando cifre altissime.

E in Italia non mancano gli emulatori, da Big Luca a The President Club; guru che promettono introiti altissimi lavorando con i social col sogno di approdare nella Mecca del nuovo nascente impero Quatariota: Dubai (alla stregua del meme “sono veramente euforico”). Questo schema piramidale volto alla promessa fittizia di guadagni spropositati è crollato con la vicenda Andrew Tate, in seguito all’arresto del noto influencer per accusa di stupro, traffico di esseri umani e di associazione criminale. Ma il pericolo di Tate e dei suoi emulatori è appunto, l’engagement. Maschilismo, omofobia, razzismo, odio, liberalizzazione delle armi. Questi sono i valori che l’influencer promuoveva attraverso i suoi canali.

E per tornare al premio Oscar protagonista di The Art of Livin’, si avrebbe l’opportunità di acquistare l’esperienza con McConaughey Roadtrip: The Highway to More. Non sono mancati durante la diretta rimandi al libro Greenlights. L’arte di correre in discesa scritto da McConaughey stesso che ricalca questa sua figura mistica di rivelatore e insegnante di vita.

L’evento è stato un chiarissimo responso del contemporaneo, guardando una star milionaria che parla di sogni e rivalsa con accanto lo scorrere live incessante della chat. Ormai il pubblico in presenza è stato sostituito da un greenscreen alle spalle di Matthew McConaughey, ognuno rinchiuso dentro la sua finestra Zoom.

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