"Mi Argentina querida" Storie argentine di qua e di là dal mare

Settima edizione di "Visioni d'altrove", a Udine dal 3 ottobre al 6 novembre. Ospiti della nuova iniziativa del C.E.C.: il regista Marco Bechis e il padre del nuovo cinema argentino, Fernando Birri.

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Dal 3 ottobre al 6 novembre avrà luogo al Cinema d’Essai Ferroviario la VII edizione di VISIONI D’ALTROVE, curata da Maria Silvia Bazzoli, e interamente dedicata all’Argentina. Si apre così, un nuovo percorso del viaggio oltreoceano alla scoperta delle “altre” Americhe iniziato due anni or sono con il Cinema Afroamericano degli Stati Uniti e proseguito lo scorso anno con i Cinema dei Carabi.

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Venti i titoli in programma spaziando tra i film più recenti e i video documentari d’attualità.

Ma oltre alle visioni previsti anche incontri e approfondimenti dedicati a più temi dalla storia politica al tema dell’immigrazione, intrecciando, quindi, percorsi cinematografici e non, di ieri e di oggi.

Il cinema ha testimoniato, evocato e narrato, a più riprese, in documentari e film di finzione, l’odissea dell’emigrazione. Talvolta è stato il cinema stesso a emigrare, a essere mandato in “esilio”, o semplicemente a farsi nomade.

All’idea di un cinema nomade è legata la carriera di Fernando Birri, il regista di origine friulana, nato in Argentina, ma ritornato a vivere in Italia, a cui è dedicato un omaggio con quattro opere di straordinario spessore artistico nel ritrarre la realtà sociale argentina di un tempo. Si vedranno “La verdadera historia de la primera fundación de Buenos Aires” del 1959, realizzato con la tecnica dell’animazione utilizzando unicamente un quadro dell’umorista argentino Oski con cinquecento personaggi, ma saranno proiettati anche “Tire Dié” (1956-1958), “Los Inundados” (1961) e “La Pampa Gringa” (1963) tre opere di raro spessore artistico sulla realtà sociale argentina dell’epoca.

Nomade è anche il percorso artistico di alcuni registi italiani dallo sguardo aperto sul mondo, come Corso Salani che con “Cono Sur” si spinge nella Terra del Fuoco sulle tracce degli emigrati italiani proponendo un punto di vista molto personale che si discosta profondamente dal reportage di impronta sociologica.

Al tema dell’emigrazione e dei rapporti italo-argentini saranno presentati documenti e film di finzione, tra i quali “Emigrantes” (1949) di Aldo Fabrizi, e l’ultimo video di Benedetto Parisi, “Uno-Memorie d’Argentina” con Alberto Di Giusto.

A inaugurare il nuovo percorso del Centro Espressioni Cinematografiche Sarà il 3 ottobre, il regista Marco Bechis autore di “Garage Olimpo” e “Figli-Hijos”.

Info:

Tel.0432/299545

cec@cecudine.org

www.cecudine.org

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