Michael Moore, in difesa di Zero Dark Thirty
Nel dibattito sulla rappresentazione della tortura
Continuano le polemiche sulla rappresentazione della tortura quale metodo per catturare Osama Bin Laden nell'ultimo film di Kathryn Bigelow, un dibattito nel quale sono intervenuti la regista e lo sceneggiatore Mark Boal e una serie di politici statunitensi.
Ora prende la parola Michael Moore, che in un lungo e approfondito post su Facebook intitolato "In difesa di Zero Dark Thirty" rifiuta la definizione di "torture porn" per come viene rappresentata la violenza degli interrogatori nel film, e dimostra come sia raffigurata senza compiacimento e senza alcuna apologia della tortura come metodo di sopraffazione.
Intanto Zero Dak Thirty (teaser, trailer, poster e foto ufficiali) già uscito in USA e in Italia a partire dal 7 febbraio 2013, si è aggiudicato numerosi premi e continua la sua corsa verso gli Oscar. (m.p.)